Anche quest’anno, nelle ultime settimane, nelle principali aree urbane del bacino padano, sono state misurate alte concentrazioni di polveri, con il superamento dei limiti previsti dalla normativa vigente (50µg/m3 come soglia massima giornaliera superabile per non più di 35gg/anno). Ovviamente, anche la nostra regione è soggetta ai fenomeni climatici che rendono difficoltosa la dispersione delle polveri fini in atmosfera, ma le condizioni locali non sono paragonabili a quelle di grandi centri urbani quali Torino o Milano. Il quadro valdostano risulta positivo grazie alla minore presenza di fonti emissive, ma anche ad una programmazione, realizzata negli anni sulla base dell’applicazione del Piano regionale di risanamento dell’aria che prevedeva diverse azioni da mettere in campo da parte di Comuni, privati e aziende del territorio. Va, tuttavia, notato che la Bassa Valle risente dell’influenza di masse d’aria provenienti dal Piemonte che portano le concentrazioni di polveri a valori lievemente maggiori rispetto alla Plaine di Aosta. Se si considera il valore di polveri a partire dal mese di gennaio, la media sino al 18 dicembre 2016 risulta essere sia a Donnas che ad Aosta di 17µg/m3, a fronte di un valore limite di 40 µg/m3; per quanto riguarda, invece, il numero di superamenti, a Donnas è stato di 14 mentre ad Aosta di 11 (35 sono quelli consentiti dalla legge). Complessivamente, quindi, i valori di polveri fini si mantengono ampiamente sotto i limiti normativi.
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http://www.arpa.vda.it/it/aria/rete-di-monitoraggio-della-qualita-dellaria/stazioni-di-monitoraggio
