06/03/2018 - L'appuntamento annuale con l'Interconfronto Snow Water Equivalent: metodi, tecniche e strumenti di misura in ambiente alpino, giunto alla sua IV edizione, si terrà in Val di Susa il 19 e 20 marzo.
Il manto nevoso assume importanza rilevante nel bilancio idrologico costituendo, nelle nostre regioni alpine, la parte preponderante degli apporti alle falde e dei deflussi superficiali e garantendo una insostituibile riserva con un fondamentale effetto di rilascio graduale al suolo.
Il monitoraggio dello SWE (Snow Water Equivalent – equivalente d'acqua della neve) si basa sull'integrazione di misure automatiche e manuali e di dati satellitari. Queste informazioni, reperite con modalità e per finalità differenti, alimentano i modelli numerici utilizzati dalle diverse Istituzioni.
La neve che si accumula al suolo nel corso della stagione invernale e primaverile è sottoposta a processi di metamorfismo che ne determinano l'evoluzione nel tempo e nello spazio. Tale variabilità è uno degli elementi che deve essere considerato nella stima della risorsa idrica immagazzinata in un determinato bacino sia per le attività di misura in campo, sia nella modellistica impiegata per la simulazione dei parametri connessi alla neve.
Scopo di questo IV appuntamento, che segue quelli di Pila (AO), Bormio (SO) e Cervinia (AO) degli scorsi anni è affrontare la tematica della variabilità spaziale della densità della neve e del suo effetto sulla stima dello Snow Water Equivalent nei bacini montani.
All’iniziativa parteciperanno, oltre ai tecnici delle agenzie ambientali dell’arco alpino (ARPA Lombardia, ARPA Veneto, ARPA Piemonte), il personale del Corpo Forestale Valdostano e i militari del Servizio Meteomont addetti alle misure di SWE, esperti di ENEL, CVA e IREN, tecnici del Centro Funzionale della VdA, esperti della Società Meteorologica Italiana, ricercatori del Politecnico di Torino e di Milano, il personale del Consorzio Forestale Alta Valle Susa e dell'Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Cozie.
