14/09/2018 - Ad un mese dal crollo del ponte Morandi di Genova, dopo un primo intervento in condizioni di emergenza, proseguono le attività di monitoraggio dei colleghi di Arpa Liguria, che oggi sono prevalentemente focalizzate sulle tematiche di interesse ambientale, con risvolti talvolta anche sanitari.
In un'ottica di massima collaborazione nell'ambito del Sistema delle Agenzie e del Sistema di Protezione civile, anche noi abbiamo messo a disposizione le nostre risorse per far fronte alla situazione critica che Genova, e la Liguria tutta, ha dovuto affrontare nelle ore e giorni immediatamente successivi al crollo.
A meno di 24 ore dal terribile incidente, ArpA Valle d'Aosta VdA si è messa a disposizione con proprio operatore dotato di idonea strumentazione (droni e antenne GNSS) dell’Unità mobile di comando e coordinamento di Vigili del Fuoco dove viene decisa la strategia di intervento sul sito, ruoli, responsabilità e modalità operative. Un secondo tecnico ha garantito, da remoto, il supporto per il processamento e la correzione on air di dati GNSS.
Ad ARPA VdA e Fondazione CIMA è statp assegnato il compito di predisporre la rete di appoggio a terra (materializzazione e misurazione tramite GNSS di punti utilizzati per la corretta georeferenziazione delle immagini da drone), di effettuare acquisizioni ad alta risoluzione e elaborare i dati ottenuti.
L’elaborazione dei dati acquisiti a terra e da remoto ha consentito la realizzazione in near-realtime di ortomosaici e modelli digitali della superficie (DSM) ad alta risoluzione (rispettivamente 2 cm/pixel e 7 cm/pixel) resi disponibili, attraverso il Capo DPCN, al prefetto e agli enti impegnati nelle operazioni di soccorso.
