Descrizione

L'ozono è un gas presente naturalmente nella stratosfera (dai 15 a 60 Km di altezza) dove costituisce un'importante fascia protettiva: esso, infatti, è in grado di schermare la radiazione ultravioletta proveniente dal sole, nociva per gli esseri viventi.

L'ozono troposferico che, invece, si trova negli strati più bassi dell'atmosfera, è una sostanza inquinante, dannosa per l'uomo e per l'ambiente.

Effetti sulla salute e sull'ambiente

Gli impatti principali dell’inquinamento da ozono sono a carico della salute umana. Il bersaglio  prevalente dell'ozono è l'apparato respiratorio. Gli effetti possono essere acuti (a breve termine) con diminuzione della funzionalità respiratoria, e croniche (a lungo termine). Le elevate concentrazioni estive di ozono danneggiano visibilmente le piante e la vegetazione, soprattutto le latifoglie, i cespugli e le colture. Una prolungata esposizione all’ozono può provocare la diminuzione della crescita della vegetazione e può incidere, inoltre, sulla vitalità delle piante sensibili.

Origine

L’ozono è un inquinante secondario: non viene emesso direttamente in atmosfera, ma si forma quando la radiazione solare reagisce con inquinanti già presenti nell'aria. Si forma per ossidazione di COV (Composti Organici Volatili) in presenza di NOx (gas prodotto durante la combustione - es. gas di scarico dei veicoli) e luce del sole. La formazione di ozono dipende generalmente dalla disponibilità di NO.

I processi all'origine della formazione dell'ozono sono molto complessi: negli ambienti urbani inquinati, ad esempio, l'NO appena emesso può combinarsi rapidamente con l'ozono e ridurne la concentrazione. A causa di questa e di altre reazioni chimiche, un calo delle emissioni di NO può provocare aumento delle concentrazioni di ozono nelle città. In questi casi, le concentrazioni dell'ozono dipendono dalla presenza dei COV, che diventano gli elementi da contenere allo scopo di ridurre le concentrazioni dell'ozono. Le massime concentrazioni attese sono nelle aree suburbane, sottovento agli agglomerati urbani, nei luoghi ove non agisce la rimozione locale da parte dell’ossido di azoto (NO).La situazione può diventare ancora più complessa in quanto il "miscuglio" fotochimico può passare dalla situazione di COV-dipendenza a quella di NOx-dipendenza, a causa dei processi atmosferici, man mano che le masse di aria si allontanano da una conurbazione.

Riferimenti normativi

In materia di qualità dell'aria ambiente il testo attualmente in vigore a livello italiano è il Decreto Legislativo 13 agosto 2010 n. 155 Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa.

 Riferimento Parametro Valore limite
Valore obiettivo per la protezione della salute umana Massimo giornaliero della media mobile su 8 ore consecutive 25 volte/anno (come media su 3 anni) di giorni di superamento del valore di 120 µg/m3
Valore obiettivo per la protezione della vegetazione
AOT40 calcolato sulla base dei valori di 1 ora da maggio a luglio
18000 µg/m3*h media su 5 anni
Soglia di informazione
Media oraria
180 µg/m3
Soglia di allarme
Media oraria (per 3 ore consecutive) 240 µg/m3
Obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana Massimo giornaliero della media mobile su 8 ore consecutive
120 µg/m3
Obiettivo a lungo termine per la protezione della vegetazione
AOT40 calcolato sulla base dei valori di 1 ora da maggio a luglio 6000 µg/m3*h

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