E' stata installata oggi sulla cima Monte Bianco, ed è già operativa, la stazione meteorologica più alta d'Europa. Il progetto nasce dalla collaborazione tra Associazione Ev-K2-CNR e ARPA Valle d’Aosta.  Il sito di installazione si trova sul versante italiano della montagna a 4750 m di quota, sulle rocce affioranti dalla calotta glaciale della cima.   

La stazione, testata a lungo nei laboratori della Hortus Srl, misura temperatura, umidità relativa, pressione, radiazione solare ad onda corta e lunga sia in arrivo dall'alto che riflessa dal ghiacciaio, livello neve, velocità e direzione del vento.  E' inoltre equipaggiata con un datalogger a range esteso di temperatura fornito da Campbell Scientific e con un pluviometro Pluvio 2 della OTT fornito dalla Corr-Tek Idrometria srl per la misura della precipitazione solida che verrà effettuata per la prima volta con questo strumento di avanguardia ad una quota così elevata.
Il progetto nasce nel 2014. Lo scorso anno Umberto Morra Di Cella (ARPA VDA), Marcello Alborghetti (Ev-K2-CNR) e Mauro Reguzzoni (Hortus Srl) avevano ancorato alle rocce il basamento che oggi sostiene la stazione.

Le difficili condizioni meteorologiche autunnali del 2014 però hanno impedito di completare il lavoro, conclusosi oggi. Le operazioni di volo e di installazione sono state complesse e spettacolari. Questa mattina la stazione è stata trasportata già premontata, appesa al gancio baricentrico dell'elicottero, dall’hangar di Courmayeur alla vetta, dove con una delicata operazione è stata agganciata al suolo.

Grazie alla collaborazione con Umbriameteo, la stazione ha una webcam che trasmetterà in tempo reale le immagini della vetta della montagna, queste saranno visibili sui siti di Umbriameteo, Ev-K2-CNR e ARPA VDA.
Tramite connessione GPRS, anche  i parametri meteorologici sono acquisiti in tempo reale e visibili a breve in formato grafico sui siti ARPA VDA ed Ev-K2-CNR. La stazione è anche dotata di un sistema di telemetria satellitare Iridium che permette di fare valutazioni diagnostiche e interventi sul sistema in caso di difficoltà di connessione sulle reti mobili terrestri.

I dati raccolti forniranno preziose informazioni utili anche ai fini di migliorare la sicurezza in montagna. L'Associazione Ev-K2-CNR detiene un primato unico tra le installazioni di stazioni d'alta quota, dall'Africa sul Rwenzori al Pakistan nell'area del K2 al Nepal nell'area dell'Everest dove è stato anche monitorato il clima del Colle Sud dell'Everest, a 8000 m di quota.

Le fasi di installazione sono state seguite da Umberto Morra Di Cella (ARPA VDA), Gian Pietro Verza ed Elisa Vuillermoz (Ev-K2-CNR), Mauro ed Edoardo Reguzzoni (Hortus SRL) con il supporto della Guide Alpine Valdostane.

Parallelamente a questa operazione, ARPA VDA ed Ev-K2-CNR installeranno anche un prototipo di stazione di monitoraggio della qualità dell’aria sulla vetta del Mont Emilius, dove ARPA VDA aveva già condotto delle campagne di monitoraggio climatico.  La stazione misurerà, oltre ai parametri meteo, le concentrazioni di Black Carbon, Ozono e particolato atmosferico. Questo tipo di stazione di monitoraggio della qualità dell'aria è estremamente compatto, facilmente trasportabile e alimentato a pannelli solari, queste caratteristiche hanno permesso di utilizzarla per una campagna biennale sull'altopiano del Deosai, in Pakistan a 4000 metri di quota.
Si ringraziano i Comuni di Courmayeur e CHarvensod che hanno fornito le autorizzazioni per l’installazione delle stazioni e i partner Hortus, SRl, Corrtech, Campbell Scientific  e Umbriameteo che insieme ad ARPA VDA e Ev-K2-CNR hanno permesso la realizzazione di questo importante quanto ardito progetto.

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Stazione meteo - foto di Umberto Morra di Cella (ARPA VdA)

Installazione della stazione meteo

Installazione della stazione meteo - foto di Pietro Taldo (RAI VdA)

Installazione della stazione meteo

Attività tecnico-scientifica ad alta quota - foto di Pietro Taldo (RAI VdA)

lavori di installazione della stazione meteo

Altissima concentrazione e lavoro di precisione - foto di Pietro Taldo (RAI VdA)

attività di ricerca e scenari mozzafiato

Scienza e natura - foto di Pietro Taldo (RAI VdA)

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