2013
Installazione sensore SWE
Insieme alla Ecosearch, abbiamo realizzato la prima installazione italiana del sensore GMON3 per la misura del contenuto idrico della neve (snow water equivalent, SWE) nel sito di Torgnon. La misura si basa sull'attenuazione, proporzionale alla quantità di acqua contenuta nel manto nevoso, della radiazione gamma naturalmente emessa dal terreno.
Nuova pubblicazione
Insieme a Georg Wohlfahrt del Biomet Group dell'Università di Innsbruck, abbiamo pubblicato su Geophysical Research Letters un articolo che confronta l'impatto del riscaldamento globale e della durata del giorno sulla dinamica temporale del sequestro di carbonio in pascoli delle Alpi: Wohlfahrt G., Cremonese E., Hammerle A., Hörtnagl L., Galvagno M., Gianelle D., Marcolla B., Morra di Cella U. (2013) Tradeoffs between global warming and day length on the start of the carbon uptake period in seasonally cold ecosystems. Geophysical Research Letters, doi: 10.1002/2013GL058182.
Dieci anni di ghiaccio
I primi dieci anni di vita della Cabina di regia dei ghiacciai valdostani sono stati celebrati con il convegno "10 anni di ghiaccio" (Courmayeur, 29 novembre 2013). Abbiamo portato il nostro contributo relativo allo stato di salute dei ghiacciai della Valle d'Aosta con un particolare riferimento alle tecniche utilizzate per il loro monitoraggio.
Uscita in campo con le classi del liceo scientifico Palli (Casale Monferrato)
Più di 50 studenti del liceo scientifico Palli di Casale Monferrato hanno visitato il nostro sito di monitoraggio degli scambi di CO2 nel lariceto di Torgnon - Tronchaney. Durante la visita abbiamo mostrato agli studenti la strumentazione e discusso con loro le tematiche degli scambi di CO2 tra ecosistema e atmosfera, della fenologia e del monitoraggio degli impatti dei cambiamenti climatici nelle Alpi.
Workshop "L'innovazione nel monitoraggio ambientale"
Il 16 ottobre ARPA VdA ha contribuito con una presentazione al workshop "L'innovazione nel monitoraggio ambientale" organizzato da ARPA Veneto a Padova. La mattina è stata dedicata alla presentazione dei risultati del progetto RESMIA, realizzato in partnership CIVEN (Coordinamento interuniversitario veneto per le nanotecnologie) - ARPAV (finanziato dalla Regione del Veneto) e nato dalla necessità di migliorare e innovare l'attività di monitoraggio ambientale tramite sensori e tecnologie di ultima generazione. Nel corso del pomeriggio è stato dedicato ampio spazio al confronto tra esperienze significative di monitoraggi ambientali innovativi delle matrici aria, acqua e in ambito meteo-climatico. ARPA VdA ha presentato "L'utilizzo di nuove tecnologie nella valutazione degli effetti dei cambiamenti climatici in ambiente di alta montagna".
Cambiamento climatico: la responsabilità umana è inequivocabile
L'IPCC (gruppo intergovernativo del ONU per lo studio dei cambiamenti climatici) ha recentemente pubblicato la sintesi per i policymaker del quinto report sul cambiamento climatico (AR5), frutto del lavoro congiunto di circa 800 ricercatori provenienti da 40 diversi paesi. L'ultimo trentennio ha fatto registrare valori record di temperatura dell'aria e degli oceani, di concentrazione di gas ad effetto serra, di assottigliamento delle masse ghiacciate artiche, antartiche ed alpine. Questi cambiamenti sono con una probabilità del 97% da imputare all'uomo e non a naturali fluttuazioni del sistema climatico globale.
Misure geofisiche al sito di monitoraggio del permafrost di Cime Bianche
Il 9 ottobre abbiamo realizzato, insieme ai ricercatori del Gruppo Alpine Cryosphere and Geomorphology dell'Università di Friburgo (CH), alcune misure geofisiche per la caratterizzazione del sito di monitoraggio di Cime Bianche a 3.100 m. In particolare è stata eseguita una acquisizione ERT (Electrical Resistivity tomography) ed è stata condotta una indagine sismica a rifrazione. La prima tecnica consente di determinare alcune caratteristiche del sottosuolo (fra cui la presenza di ghiaccio massivo, ghiaccio interstiziale, acqua o vuoti) introducendo nel suolo una corrente di intensità conosciuta (controllata) e misurando la differenza di potenziale fra due elettrodi posti lungo un profilo. Il secondo metodo, invece, prevede l'impiego di geofoni per la registrazione delle vibrazioni prodotte da una sorgente impulsiva di sollecitazione (un "martellone"): l'analisi delle onde di compressione (onde P) permette la ricostruzione della struttura del substrato e di alcune sue caratteristiche.
Il cambiamento climatico in Valle d'Aosta
Abbiamo redatto una sintesi che prende spunto dalle più recenti pubblicazioni scientifiche sul tema dell'effetto dei cambiamenti climatici sulle Alpi per delinearne un quadro esaustivo per la Valle d'Aosta, focalizzato in modo particolare sugli impatti per l'agricoltura.
Workshop sui giardini fenologici ad Arezzo
Il 27 Settembre si è tenuto ad Arezzo un incontro sul tema dei Giardini Fenologici. Abbiamo partecipato con un intervento dal titolo: "Il coinvolgimento delle scuole nelle osservazioni fenologiche: l'approccio dei progetti PHENOALP e e-PHENO".
Installazione di un nuovo sensore NDVI al lariceto di Torgnon
e-PHENO news: con l'obiettivo di testare strumenti diversi e valutarne l'intercomparabilità, è stato installato un sensore NDVI al lariceto di Torgnon. I dati ottenuti con il nuovo sensore saranno confrontati con il sensore NDVI Skye installato nel 2010.
Pacchetto R soilprofile
Abbiamo sviluppato un nuovo pacchetto R (software statistico open-source) per la rapresentazione grafica delle proprietà macroscopiche di profili di suolo. Il pacchetto si chiama 'soilprofile' ed è on-line.
Le piante alpine preferiscono inverni lunghi
E' stata pubblicata sulla versione online della rivista Environmental Research letters, una notizia relativa al nostro articolo che tratta l'impatto della stagione invernale sul bilancio del carbonio.
Riprese aeree con drone nella Valle di Zermatt (Vallese - CH)
Il 26 giugno siamo stati impegnati nella realizzazione di riprese aeree con drone sui versanti a monte di St. Niklaus e Herbriggen nella Mattertal (Svizzera). L'attività ha previsto la realizzazione di ortoimmagini e del modello digitale del terreno di alcuni rock glaciers e rappresenta un supporto innovativo al monitoraggio della dinamica di versanti particolarmente attivi che sono oggetto di sorveglianza e misura continua in relazione alle problematiche di dissesto generate dalla progressiva fusione del ghiaccio contenuto nel detrito. La collaborazione fra ARPA Valle d'Aosta e l'Università di Friburgo (Alpine Cryosphere and Geomorphology research groupe), nella quale si inserisce l'attività, porterà i ricercatori svizzeri nella conca di Cervinia nel mese di agosto per la realizzazione di misure di spostamento superficiale del rock glacier della Gran Sommetta.
Bilancio di massa del ghiacciaio del Rutor: misure di accumulo nevoso
Abbiamo realizzato le misure di accumulo nevoso sul Ghiacciaio del Rutor (La Thuile) in collaborazione con la Fondazione Montagna Sicura e con il supporto di alcune guide alpine. Le misure effettuate (spessore e densità del manto nevoso) consentono di stimare gli apporti dell'inverno sull'intero ghiacciaio che quest'anno mostrano un accumulo di neve superiore di 1 - 1,5 m rispetto all'anno passato. A 2.600 m di quota, in prossimità della sua fronte, il ghiacciaio risulta coperto da una coltre di oltre 3,5 m di neve. Si tratta quindi di una situazione "favorevole" alla conservazione del ghiacchiaio; tuttavia occorrerà attendere la fine dell'estate per capire se anche ques'anno, come i passati, sarà un anno "caldo" per i ghiacciai alpini. Alla campagna di misura hanno partecipato anche i tecnici valtellinesi dell'ENEL con i quali ARPA Valle d'Aosta sta collaborando per il miglioramento di un nuovo tubo carotatore destinato a facilitare e velocizzare il rilievo della densità del manto nevoso.
Interconfronto misure Snow Water Equivalent
Il 4 giugno, su invito dell'ENEL (Divisione Generazione ed Energy Management), abbiamo partecipato ad una giornata di interconfronto su metodi e strumenti per la stima del contenuto idrico della neve. E' stata l'occasione per un confronto sui criteri per la scelta dei punti di misura e le tecniche di misura, nonchè per il test di un nuovo tubo carotatore di cui ARPA Valle d'Aosta si è dotata recentemente e che permette di velocizzare la misura della densità del manto nevoso. Le attività, alle quali hanno preso parte anche i tecnici del Centro Nivo-Meteorologico di Bormio (ARPA Lombardia) si sono svolte nei pressi del Lago Gelt in Alta Valbondione (BG) a 2.600 m di quota.
Immagini emisferiche al lariceto di Torgnon
Durante la stagione vegetativa 2013, viene condotta una campagna di acquisizione di immagini emisferiche della volta arborea al sito lariceto di Torgnon. L'elaborazione delle immagini consente il calcolo dell'indice di area fogliare (LAI), un importante parametro strutturale del bosco che influisce sui processi fotosintetici e quindi sull'attività di sequestro di carbonio.
Campagna di misure estive al pascolo di Torgnon
Continua la campagna estiva al pascolo di Torgnon in cui misuriamo i flussi di CO2: abbiamo recentemente installato le camere per la misura della respirazione dell'ecosistema. Nell'immagine si vede una camera con cupola trasparente adatta alla quantificazione diretta dello scambio ecosistemico netto (NEE).
Intervista su Guardian Environment online
E' stato pubblicato sulla versione online della rivista inglese "The Guardian", un articolo di Kim Willsher contenente un'intervista a Edoardo Cremonese. L'articolo riguarda gli impatti del cambiamento climatico nelle Alpi.
Stazione di monitoraggio del permafrost a Cime Bianche
Innevamento ancora molto abbondante alla stazione di monitoraggio del permafrost di Cime Bianche (Valtournenche) a 3100 m slm. Le stazioni meteo sono ancora sommerse sotto 2.30 m di neve
Convegno "Simulare Conviene" ARPA Liguria
Abbiamo presentato al convegno "Simulare Conviene", organizzato a Genova da ARPA Liguria, un intervento dal titolo "La modellizzazione del contenuto idrico del manto nevoso (SWE) in Valle d'Aosta".
Rilievo drone al pascolo di Torgnon
Abbiamo realizzato il primo sorvolo con drone del pascolo di Torgnon in cui misuriamo i flussi di CO2. Nell'immagine in falsi colori è possibile notare in bianco la neve residua, in rosso acceso arbusti sempreverdi come il ginepro e in marrone e grigio il resto della vegetazione arborea ed erbacea non ancora rinverdita.
Bilancio di massa del ghiacciaio del Petit Grapillon (Val Ferret)
Abbiamo iniziato il monitoraggio del bilancio di massa del ghiacciaio del Petit Grapillon (Mont Dolent, Val Ferret): le misure di accumulo di neve mostrano spessori rilevanti, con oltre 6 m a 3.100 m di quota! E' stata inoltre completata l'installazione di 3 paline ablatometriche a diversa quota sul ghiacciaio, che saranno utilizzate in occasione delle misure autunnali come riferimento per la misura di ablazione.
Simulazione SWE regionale
L'aggiornamento alla settimana 7-14 aprile indica un notevole aumento del contenuto idrico della neve (SWE) a scala regionale. Secondo le stime è stato raggiunto un valore di 1350±100 milioni di metri cubi di acqua, valore molto vicino ai massimi simulati a partire dal 2007. Tale valore è dovuto sia alla notevole percentuale di territorio regionale occupato da neve sia alle precipitazioni avvenute nelle ultime settimane.
Nuovo articolo pubblicato su Environmental Research Letters
Abbiamo publicato sulla special issue "Weather extremes and the carbon cycle" di Environmental Research Letters un'analisi dell'impatto di una stagione nevosa particolarmente corta sul bilancio del carbonio del pascolo alpino monitorato a Torgnon: Phenology and carbon dioxide source/sink strength of a subalpine grassland in response to an exceptionally short snow season.