Scopo del monitoraggio qualitativo è caratterizzare le acque dal punto di vista idrochimico, verificando l’eventuale presenza di inquinanti in concentrazioni superiori a quelle previste dalla normativa.

A tale scopo vengono effettuati periodici prelievi, a cadenza semestrale o trimestrale, dai punti della rete di monitoraggio.

Per ottenere un campione rappresentativo dell’acqua di falda bisogna effettuare uno spurgo preliminare atto ad eliminare l’acqua stagnante presente all’interno del tubo piezometrico, rimasta a contatto con l’aria atmosferica e con le pareti del tubo, avvalendosi di apposita pompa idrosommergibile.

Qualora le analisi di laboratorio evidenzino superamenti dei limiti normativi, si deve valutare sulla base delle caratteristiche del territorio – sia sotto il punto di vista geologico sia dell’esistenza d centri di pericolo - se l’origine degli inquinanti sia antropica (nel qual caso viene aperto un procedimento per sito contaminato ai sensi del D.Lgs.152/06 Parte Quarta Titolo V) o naturale. Ad esempio quest’ultima eventualità si può presentare in Valle d’Aosta per alcuni metalli (es. ferro, manganese, nichel) presenti nelle serpentiniti, rocce estesamente affioranti e diffuse sul territorio.

E' possibile consultare l'indicatore dell'RSA AMB_ACQ_006 - Stato qualitativo della falda.

Per approfondire

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