01/03/2019 - Nel corso della puntata di “Linea Bianca” che andrà in onda il 9 marzo 2019 alle 14 su RAI1, realizzata nel comprensorio di Breuil-Cervinia, ARPA Valle d’Aosta affronterà il tema “sole-neve”, un binomio che ispira felicità e benessere ma … non è tutto “rose e fiori”: bisogna conoscerlo, il sole, perché il sole può tradire.Accanto agli innegabili benefici che lo stare al sole ci regala (sintesi della vitamina D, maggiore produzione di endorfine, prevenzione di alcuni tumori interni,…) vi sono rischi per gli occhi, per la pelle e per il sistema immunitario. In alta montagna l’aria è più trasparente e rarefatta e assorbe meno radiazione solare, in particolare raggi ultravioletti (UV), i responsabili dell’abbronzatura. La superficie innevata, inoltre, riflette la quasi totalità della radiazione solare in arrivo e contribuisce ad amplificare gli effetti dell’esposizione al sole. Come se non bastasse, in montagna fa più freddo: non si avverte la sensazione di caldo che può essere un campanello di allarme… ed il corpo umano non ha dei “sensori” in grado di dirci quando e dopo quanto tempo stare al sole rappresenta un pericolo per la salute. Nel tentativo di fornire utili indicazioni per esporsi al sole nel modo giusto, ARPA Valle d’Aosta è stata la prima agenzia in Italia a misurare la radiazione UV e a emettere quotidianamente un bollettino di previsione dell’indice UV, un numero che riassume l’intensità e la pericolosità della radiazione UV (http://www.arpa.vda.it/it/agenti-fisici/radiazione-solare/previsioni-uv), corredato da informazioni utili per una corretta esposizione al sole a seconda del proprio fototipo (uso degli occhiali da sole, fattori di protezione della crema anti-UV, ecc.).

 

indice uv                                                                         

                                                                                      Scala cromatica associata all'Indice UV

 

In Valle d’Aosta, lo sci è una attività molto praticata da residenti e turisti, che cercano la neve anche d’estate: qual è l’esposizione reale di uno sciatore in continuo movimento e in posizione verticale sulla neve? Visti i pochi studi esistenti, ARPA non poteva non approfondire l’argomento: in collaborazione con La Sapienza-Università di Roma, ha organizzato alcune campagne pionieristiche di dosimetria personale, durante le quali sciatori e maestri di sci sono stati equipaggiati con una “diapositiva” dotata di una pellicola sensibile alla radiazione UV (dosimetro), che “registra” la dose di radiazione ricevuta nel corso di una giornata. Il conduttore di Linea Bianca ha sciato tutto il giorno con uno di questi dosimetri. Si è visto che, in alcuni casi, la dose supera il 100% della radiazione misurata da uno strumento per il fatto che, quando si scia, la neve è quasi luminosa quanto un “secondo sole”. In una giornata tipica di metà marzo, uno sciatore in alta montagna prenderà una dose di radiazione solare in media più di 5 volte maggiore rispetto a una persona che cammina in riva al mare lo stesso giorno.

 

 maestro di sci

 Maestro di sci con dosimetro per il monitoraggio della radiazione UV solare

 

 

 

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Tiziana Magri di ARPA e il conduttore di Linea Bianca Massimiliano Ossini

 

 

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Tiziana Magri di ARPA durante l'intervista con la troupe televisiva di Linea Bianca

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