22/04/2020 - Il 22 aprile 2020 si tiene la 50esima edizione della Giornata Mondiale della Terra, un evento che nel 1970 portò milioni di americani a manifestare per la protezione del pianeta, protestando contro l’ignoranza ambientale e chiedendo a gran voce maggior attenzione e rispetto per la Madre Terra: il primo Earth Day è riconosciuto come il più grande evento spontaneo e si è accreditato come il lancio del moderno movimento ambientalista.

A distanza di 50 anni, l’attenzione sul tema è sempre più forte, con l’affermarsi di movimenti in grado di mobilitare contemporaneamente milioni di persone in tutto il mondo, primo fra tutti il movimento FridayForFuture, fondato dalla giovane Greta Thunberg nell’agosto del 2018, che ha scosso gli animi dei ragazzi, e non solo, con la sua forma comunicativa molto dura e incisiva, e che è diventata una delle principali interpreti, nonché principale interlocutrice e al tempo stesso accusatrice dei potenti della terra, sul tema Ambiente e Futuro.

La Giornata Mondiale della Terra dell’anno 2020 ha come tema principale, inteso come “l’argomento più urgente”, le Azioni per il clima, cioè le enormi sfide – rischi da affrontare e al contempo opportunità di riequilibrio globale – su cui occorre agire per fronteggiare il cambiamento climatico in atto. Ma questo Earth Day sarà anche ricordato dalle generazioni future per il particolare contesto nel quale l’evento si svolgerà: un confinamento globale a causa della pandemia da Covid-19, che sta sottoponendo anche i Paesi tecnologicamente più avanzati ad uno stop obbligato per fronteggiare quest’emergenza sanitaria che non conosce confini.

Una “sospensione” delle attività, che in Italia si protrae ormai da più di 40 giorni, con conseguente svuotamento delle città e tangibili adattamenti che portano ad inevitabili riflessioni. E' impossibile non notare come, in poco tempo, la natura nel suo insieme stia occupando gli spazi lasciati vuoti dall’uomo: l’erba che torna a crescere tra i sanpietrini di Piazza del Campo a Siena, mamma anatra che se ne va a spasso con i suoi anatroccoli per il centro di Gallarate, cinghiali che si aggirano per il centro di Sassari, lepri che si rincorrono nei parchi di Milano, delfini che nuotano indisturbati nei porti di Trieste e Cagliari. La capacità della natura di trovare nuovi equilibri globali, anche al prezzo di estinzioni di massa, è incredibile: noi lo sapevamo in teoria, ma tendevamo a considerarci come specie umana su un’altra dimensione, ad un livello superiore... Invece, eccoci qua, chiusi in casa per cercare di tenere a distanza un organismo che vive e si riproduce solo penetrando le cellule e infettando il suo ospite.

Le ricadute del confinamento si osservano anche sulle principali matrici ambientali monitorate dalle ARPA: queste condizioni particolari di fermo forzato, offrono la possibilità di osservare i nostri territori da una prospettiva inusuale, caratterizzata da una quasi totale assenza di traffico, il fermo di molte attività produttive, l’assenza di presenze turistiche sui territori. In questo senso, si stanno raccogliendo ed interpretando dati sul rumore e sull’andamento dei principali inquinanti dell’aria e delle acque superficiali, al fine di fornire utili elementi di studio e approfondimento.

Ma la situazione attuale è una anomalia drammatica, non può e non deve essere la normalità, dobbiamo assolutamente tornare a vivere: il rischio, però, è la volontà di far sì che tutto torni come prima. Stiamo vivendo un’occasione unica di revisione dei nostri stili di vita, non sprechiamola. Evitiamo che, come scrive Pietro Greco in un bell’editoriale sulla rivista Micron che il coronavirus scacci dalla nostra memoria l’urgenza dell’azione per contrastare il cambiamento climatico e l’impatto sull’ambiente in generale: sfruttiamo la giornata della Terra 2020 come riflessioni sulle "azioni per il Clima” chiedendoci “come posso ripartire io, singolo cittadino in modo da vivere in modo più sostenibile? Usare meno l’auto? Cambiare tipo di alimentazione? Scegliere prodotti durevoli?
La Giornata Mondiale della Terra deve essere vissuta da ognuno di noi come occasione di riflessione e osservazione rispetto a ciò che, nel nostro piccolo, siamo disposti a fare per fronteggiare le grandi sfide climatiche che riguardano inevitabilmente il pianeta terra nel suo complesso, nessuno escluso. L’importanza di ogni singola azione assume un effetto moltiplicatore, e mai come in questo momento di grande emergenza sanitaria mondiale, le interconnessioni tra Ambiente e Salute, Benessere economico e Dignità sono messe in evidenza e devono imporci un livello sempre maggiore di attenzione e consapevolezza nel nostro agire da singoli, senza attendere che siano gli altri a farlo.

Un’azione che possiamo fare, approfittando anche del confinamento, è veder il documentario canadese Antropocene - L’epoca umana che approda sulle piattaforme on line, per riflettere sul nostro, a volte inconsapevole, impatto sul pianeta tanto pesante da lasciare delle tracce geologiche, ma da qualche mese a questa parte messo in dubbio da un entità primordiale come un virus. Pensiamo di rimanere sani in un mondo malato?

https://www.earthday.org/earth-day-2020/

https://www.snpambiente.it/2020/04/21/22-aprile-2020-50a-giornata-mondiale-della-terra/

https://www.snpambiente.it/2020/04/09/22-aprile-giornata-della-terra-questanno-il-clima-al-centro/

earth day blue 2499 sq 1

Valutazione attuale: 5 / 5

Stella attivaStella attivaStella attivaStella attivaStella attiva
 
We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.