immagine satellite

Immagine da satellite che mostra l'arrivo della massa d'aria carica di polveri dalla Pianura Padana

10/02/2020 - A partire dalla giornata del 9 febbraio la strumentazione delle stazioni di misura della qualità dell’aria ha registrato un graduale aumento di polveri (PM10) presso tutte le stazioni della Valle (vedi Fig 1 – stazione di Aosta Piazza Plouves).

L’arrivo di uno strato elevato di polveri è stato prontamente evidenziato nel pomeriggio di domenica dal Lidar-ceilometer (vedi Fig 2), uno degli strumenti ottici posti presso l’area di monitoraggio della sede ARPA e contemporaneamente dagli strumenti di misura di particolato della stazione di Aosta Piazza Plouves.

I grafici sotto riportati si riferiscono alle misure di concentrazione al livello del suolo condotte con misuratore ottico di particelle e alle misure nell’atmosfera sovrastante (fino a 15 km dal suolo) eseguite con un LIDAR-ceilometer (www.alice-net.eu). Le immagini descrivono un graduale aumento delle polveri fini (in particolare PM1) ulteriormente rafforzato dall’arrivo di masse d’aria cariche di aerosol negli strati atmosferici a quota maggiore provenienti dalla Pianura Padana.

Il valore più alto rilevato dalle stazioni di misura è quello della stazione di Donnas: la Bassa Valle, infatti, risente maggiormente dell’influenza di masse d’aria provenienti dal Piemonte, fenomeno che in questo caso ha contribuito a far aumentare il valore di polveri fino a raggiungere i 41 µg/m3 (media giornaliera). L'analisi da satellite conferma che la sorgente principale delle masse inquinate risulta essere la Pianura Padana, che si somma ad un contributo dovuto alle sorgenti locali. La natura delle polveri rilevate è probabilmente di origine secondaria, cioè  polveri più fini (principalmente PM1) che si formano in atmosfera attraverso processi chimico-fisici a partire da gas precursori. Queste particelle molto piccole sono considerate più pericolose in quanto riescono ad arrivare nelle parti più profonde dell’apparato respiratorio.

La pioggia sopraggiunta nelle ore notturne di lunedì non ha fatto diminuire la presenza in atmosfera del particolato, tanto che il cielo continua ad avere l’aspetto “lattiginoso” così poco frequente nella nostra regione. L'arrivo di forti raffiche di foehn nel pomeriggio ha ripulito l'intero fondo valle. L’importanza di monitorare i fenomeni di trasporto delle polveri su larga scala è legata al fatto che essi hanno influenza , sia sull'aumento dell'inquinamento, sia sul clima (interazioni delle particelle con la radiazione solare e formazione di nubi) e sugli ecosistemi in alta quota, oltre che sulla visibilità e l'aspetto del paesaggio. 

palaspm200209 plouvesFig 1 - Aumento repentino delle concentrazioni di polveri fini presso la stazione di Piazza Plouves (domenica 09/02/2020)arrivo lidar 3Fig 2 - Nel pomeriggio (domenica 09/02/2020) si vede l'arrivo di una massa d'aria carica di polveri fini che si estende dal suolo a quote intorno ai 2000mparticolato secondariofoehn

Fig 3 - Nel primo pomeriggio di lunedì 10 febbraio forti raffiche di vento (Foehn) fanno diminuire le concentrazioni di polveri. 

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