Presentazione

Descrizione

L’indicatore descrive la presenza sul territorio delle infrastrutture di trasmissione radiotelevisiva e di telefonia mobile sia in termini quantitativi sia in riferimento della loro distribuzione sul territorio.

Messaggio chiave

Il passaggio dalla tecnologia analogica a quella digitale per gli impianti radiotelevisivi ha portato ad una notevole diminuzione del numero degli impianti (nell’utilizzo della tecnologia analogica ogni canale corrispondeva ad una emittente mentre l’utilizzo della tecnologia digitale permette di trasmettere più emittenti sullo stesso canale). Il numero di impianti per telefonia cellulare è in lieve crescita.

Obiettivo

L’indicatore fornisce informazioni al fine di:

  • Quantificare il numero di strutture connesse ad impianti di trasmissione di segnali radio presenti sul territorio regionale.
  • Suddividerli per tipologia rapportandone il numero sia alla superficie della regione sia al numero di abitanti.
  • Confrontare il dato della Valle d’Aosta con le informazioni delle altre regioni italiane.

Questi dati fanno fronte ad una esigenza di informazione emersa dalla popolazione italiana alla fine del secolo scorso, nel momento della nascita delle grandi reti di telefonia cellulare, in seguito agli allarmi su possibili effetti dannosi per la salute dei campi elettromagnetici generati da impianti di radio-telecomunicazione. La risposta a tale istanza venuta dal governo nazionale e a seguire dalle amministrazioni locali è stata l’introduzione di norme che prevedono il catasto delle sorgenti, l’introduzione di limiti all’esposizione e la verifica del loro rispetto. L’indicatore propone in forma sintetica alcuni dei contenuti del catasto delle sorgenti.

Ruolo di Arpa

La legge regionale istituisce presso l’ARPA il catasto delle stazioni radioelettriche. Gli enti locali inseriscono in catasto le informazioni territoriali e amministrative delle stazioni di radiocomunicazione, mentre l’Agenzia inserisce i dati tecnici forniti dagli operatori.

Classificazione

Area tematica SINAnet

Radiazioni non ionizzanti.

Tema SINAnet

Campi elettromagnetici

DPSIR

D

Determinanti - Pressioni - Stato - Impatto - Risposte

Valutazione

Stato

Vedere i commenti ai dati

Tendenza

Vedere i commenti ai dati

Informazione sui dati

Qualità dell'informazione

Rilevanza

Accuratezza

Comparabilità nel tempo

Comparabilità nello spazio

2 1 1 1

Si è dato un punteggio medio alla rilevanza perché la pressione sull’ambiente è data dalla potenza e non dal numero degli impianti: il numero degli impianti è comunque un indicatore indiretto. Per quanto riguarda l’accuratezza si attribuisce un valore alto in quanto l’indicatore è stato costruito partendo dai dati forniti direttamente dai gestori degli impianti e caricati sul catasto delle sorgenti.. Le modalità di costruzione dell’indicatore sono ripetibili nel tempo. La comparabilità nello spazio risulta elevata perché lo stesso dato è fornito da tulle le agenzie d’Italia per popolare l’Osservatorio CEM di ISPRA.

Proprietà del dato

Dati forniti ad ARPA dai gestori degli impianti

Periodicità di aggiornamento

Aggiornamento continuo

Data di aggiornamento

31/12/2011

Copertura temporale

Dal 2001

Copertura territoriale

L'attività svolta dall'ARPA in questo ambito è estesa in modo omogeneo a tutta la regione.

Riferimenti

Inquadramento normativo

  • l. 22 febbraio 2001, n. 36 (Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici), articolo 4, comma 1 l.r. 4 novembre 2005, n. 25 (Disciplina per l'installazione, la localizzazione e l'esercizio di stazioni radioelettriche e di strutture di radiotelecomunicazioni.
  • Modificazioni alla l.r. 6 aprile 1998, n. 11 (Normativa urbanistica e di pianificazione territoriale della Valle d'Aosta), e abrogazione della legge regionale 21 agosto 2000, n. 31), articolo 16.

Relazione con la normativa

La quantificazione dell’indicatore deriva dall’istituzione dei Catasti regionali degli impianti.

Livelli di riferimento

Non applicabile

Indicatori analoghi presenti in altre relazioni

Lo stesso indicatore, con valenza nazionale, è presentato sull’annuario dei dati ambientali redatto da ISPRA e, con valenza regionale, nelle relazioni stato ambiente delle altre regioni italiane.

Presentazione e analisi

IMPIANTI PER DIFFUSIONE RADIOTELEVISIVA E TELEFONIA MOBILE PRESENTI SUL TERRITORIO

N. postazioni per stazioni di terra per telefonia: 225

N. postazioni per stazioni di terra per radio e TV: 165

Nelle edizioni precedenti veniva riportato il numero di siti e il numero di postazioni: i primi sono le località in cui sono presenti impianti di radiocomunicazione le seconde rappresentano i singoli punti di installazione. Nel corso degli anni è stato possibile aggiungere precisione al catasto, ora ogni postazione è individuata con le sue coordinate pertanto l’informazione sui siti non viene più mantenuta ed è sostituita in toto dall’informazione sulle postazioni. Eventuali lievi incongruenze con le edizioni precedenti della relazione nascono da questa diversa modalità di conteggio.

DISTRIBUZIONE DELLE POSTAZIONI SUL TERRITORIO REGIONALE

Distribuzione delle postazioni sul territorio regionale

L’immagine è riportata a titolo di esempio, considerato che la scala di rappresentazione non consente di visualizzare tutte le postazioni. Il Sistema Informativo Radiotelecomunicazioni Valle d’Aosta (SIRVA) utilizzato da ARPA ed enti locali contiene un catasto georeferenziato che consente di ampliare il dettaglio fino alla visualizzazione puntuale di ogni postazione.

NUMERO IMPIANTI, SUDDIVISI PER TIPO

num imp per tipo

NUMERO IMPIANTI ESISTENTI / 10000 ABITANTI

Confronto con altre regioni e/o provincie:

NUMERO IMPIANTI ESISTENTI / 10000 ABITANTI

NUMERO IMPIANTI ESISTENTI /100 km2

Confronto con altre regioni e/o provincie

NUMERO IMPIANTI ESISTENTI /100 km2

COMMENTI

Rispetto agli anni precedenti si riscontra una notevole diminuzione del numero degli impianti radiotelevisivi esistenti, questa diminuzione è dovuta al passaggio dalla tecnologia analogica a quella digitale (DVB-T). Con questa conversione gli operatori hanno la possibilità di trasmettere più programmi da un medesimo impianto, con la riduzione nell’immediato del numero di impianti. Questo ha fatto sì che si siano liberate delle risorse nello spettro di frequenze disponibili per le trasmissioni televisive: queste risorse sono in via di riallocazione con la nascita di nuovi canali televisivi. A lungo termine, come si deduce dal gran numero di impianti in via di autorizzazione o già autorizzati ma non ancora attivati, il numero di impianti non sarà molto diverso da quello del periodo della tv analogica.

Per quanto riguarda la telefonia cellulare si registra un aumento di circa il 10% degli impianti rispetto al 2009, con un numero significativo di impianti in fase di autorizzazione per l’introduzione di nuove tecnologie ( non tutte saranno realizzazioni completamente nuove perché è prevista una graduale sostituzione dei sistemi che adottano le tecnologie meno recenti) . Per i prossimi anni è prevista una radicale trasformazione delle reti di telefonia cellulare che potrà portare ad un sensibile aumento degli impianti.

Il confronto con la densità di impianti per abitante o per superficie con altre regioni italiane mantiene gli andamenti già fatti registrare nel passato per la telefonia cellulare mentre rispecchia il calo numerico per gli impianti radiotelevisivi.

Risulta complesso valutare lo stato per questo indicatore perché, da una parte, non esistono, ovviamente, limiti normativi, dall’altra, anche il confronto con altre regioni risulta non agevole perché la Valle d’Aosta ha caratteristiche peculiari che incidono sul numero e la potenza degli impianti di telecomunicazione necessari per coprire tutto il territorio e garantire il servizio su piste da sci e aree di alta quota:

  • densità abitativa bassa nel suo insieme ma con popolazione concentrata nelle zone del territorio di quota più bassa
  • conformazione orografica molto complessa che rende difficoltosa la copertura radio
  • grandi flussi turistici in aree non abitative

Si nota ad esempio un numero di impianti per telefonia cellulare alto se riferito alla popolazione residente, ma in linea con il dato della provincia di Bolzano se riferita all’estensione del territorio.

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