Presentazione

Descrizione

L’indicatore fornisce informazioni sulla quantità e sulla distribuzione delle precipitazioni sul territorio regionale. La precipitazione cumulata rappresenta la quantità di pioggia misurata da un pluviometro in un determinato intervallo temporale. Le precipitazioni sono espresse in mm.
In questo indicatore viene presentata una sintesi delle elaborazioni effettuate dal Centro Funzionale Regionale e pubblicate nel "Rendiconto idro-meteorologico 2011".

Messaggio chiave

La distribuzione delle precipitazioni medie annuali sul territorio valdostano evidenzia una elevata variabilità dei quantitativi di pioggia cumulata dovuta alla complessa interazione tra i fenomeni meteorologici e la morfologia del territorio. Dall’analisi delle serie storiche dei dati di precipitazione si evidenzia anche una elevata variabilità temporale.
La precipitazione totale del 2011 in Valle d’Aosta è risultata in media pari a 894 mm e dal confronto con i valori degli ultimi 10 anni si può dire che è stata prossima alla media.

Obiettivo

Il sistema climatico è un sistema complesso, costituito dall’atmosfera, dalla superficie terrestre, dalla neve e dal ghiaccio, dagli oceani e dalle interazioni tra queste componenti. La componente atmosfera è particolarmente importante per la caratterizzazione del clima, definito come tempo meteorologico medio. Il clima è usualmente descritto in termini di media e di variabilità di temperatura, precipitazioni, vento in un periodo di tempo (tipicamente 30 anni, come indicato dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale).
La conoscenza della variabilità spaziale e temporale delle precipitazioni sul territorio regionale è importante anche per l’interpretazione delle misure e delle stime di altri indicatori, come il bilancio di massa dei ghiacciai, l’estensione della copertura nevosa e il contenuto d’acqua della neve, la concentrazione di pollini e spore in atmosfera.

Ruolo di Arpa

ARPA Valle d'Aosta è responsabile della rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria che raccoglie una parte dei dati di precipitazione utilizzati per la compilazione del presente indicatore.

Classificazione

Area tematica SINAnet

Atmosfera

Tema SINAnet

Clima

DPSIR

S

Determinanti - Pressioni - Stato - Impatto - Risposte

Valutazione

Stato

n.a.

Tendenza*

n.a.

*Sulle precipitazioni i segnali dei cambiamenti climatici sono meno evidenti che nel caso delle temperature.

Informazione sui dati

Qualità dell'informazione

Rilevanza

Accuratezza

Comparabilità nel tempo

Comparabilità nello spazio

 1 1 1 1

 

Proprietà del dato

ARPA Valle d’Aosta e RAVA - Centro Funzionale Regionale

Periodicità di aggiornamento

Annuale

Data di aggiornamento

31/12/2011

Copertura temporale

1995-2011 (l’anno di inizio dipende dal sito di misura)

Copertura territoriale

Le stazioni meteorologiche dotate di strumenti per la misura delle precipitazioni, appartenenti sia alla rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria di ARPA Valle d’Aosta sia alla rete di monitoraggio idro-meteorologica regionale, sono distribuite su tutto il territorio regionale. 

Riferimenti

Inquadramento normativo

Non applicabile

Relazione con la normativa

Non applicabile 

Livelli di riferimento

Non applicabile

Indicatori analoghi presenti in altre relazioni

Rendiconto idro-meteorologico 2011 – Pioggia, temperatura neve e dissesti, pubblicazione del Centro Funzionale Regionale della Regione Autonoma Valle d’Aosta.
Gli indicatori del clima in Italia nel 2011, Rapporto ISPRA Stato dell'ambiente 09/2012.

Presentazione e analisi

: Mappa della precipitazione totale annua per  il 2011

fig1 Precipitazione annuale 2011

La mappa della distribuzione spaziale della precipitazione totale del 2011 è stata ottenuta a partire dai dati misurati dai pluviometri di alcune stazioni e l’estensione a tutto il territorio è stata fatta utilizzando un algoritmo di interpolazione che considera anche l’aumento della precipitazione annuale in funzione della quota. Per le elaborazioni qui presentate sono stati utilizzati i dati di 47 pluviometri in grado di fondere la neve e che quindi consentono di misurare anche la precipitazione invernale.

Confronto tra la precipitazione totale del 2011 e la precipitazione media 2000-2010 per alcune stazioni meteorologiche.

fig2 Confronto precipitazione 2011

Utilizzando i dati delle stazioni che registrano le precipitazioni almeno dall’anno 2000, è stata calcolata la differenza tra il valore medio della precipitazione cumulata nel periodo 2000-2010 ed il valore misurato nel 2011.

Precipitazione mensile ad Aosta

fig3 revTiziana

In questo grafico sono stati confrontati i dati mensili per il 2011 (barre in verde) con i dati della serie storica. I dati della serie storica sono stati rappresentati con boxplot. Il boxplot è una rappresentazione grafica utilizzata per descrivere la distribuzione di un campione: un rettangolo suddiviso in due parti da cui escono due segmenti. La linea che lo divide è la mediana ed il rettangolo è delimitato in basso dal primo quartile Q1 ed in alto dal terzo quartile Q3. La distanza tra il terzo ed il primo quartile è una misura della dispersione della distribuzione ed il 50% delle osservazioni si trova tra questi due valori. Le linee che si allungano dai bordi della scatola, i baffi, individuano gli intervalli in cui sono posizionati i valori rispettivamente minori di Q1 e maggiori di Q3. I punti estremi dei "baffi", nel grafico qui realizzato, sono i valori massimo e minimo della distribuzione.

Precipitazione stagionale ad Aosta

fig4 revTiziana

In questo grafico sono stati confrontati i dati stagionali per il 2011 (barre in verde) con i dati della serie storica dei totali stagionali (boxplot). Le elaborazioni dei dati in base alle stagioni tengono conto della definizione di stagione meteorologica: l’inverno corrisponde ai mesi di dicembre, gennaio, febbraio; la primavera comprende i mesi di marzo, aprile e maggio; l’estate i mesi di giugno, luglio e agosto; l’autunno quelli di settembre ottobre e novembre.

Commenti

La mappa della distribuzione spaziale della precipitazione totale del 2011 mostra che le zone in cui sono state registrate le precipitazioni più abbondanti (superiori a 1000 mm) sono la Valle di Gressoney, la Valle di Champorcher e la dorsale a cavallo tra il Monte Bianco e il Gran San Bernardo. Le zone più secche sono la piana di Aosta e le aree limitrofe, per le quali sono state registrate precipitazioni complessive inferiori a 600 mm.
Dal confronto tra la precipitazione totale del 2011 e la precipitazione media del periodo 2000-2010 si osserva che nella zona del Monte Bianco le precipitazioni del 2011 sono state inferiori alla media degli anni precedenti di oltre 200 mm, mentre nelle valli di Cogne, Champorcher e bassa Valle di Gressoney sono state superiori alla media degli anni precedenti di circa 100 mm.
Relativamente alla stazione di Aosta, confrontando le precipitazioni mensili per il 2011 con i dati della serie storica, si vede che,  per quanto riguarda il 2011, i mesi di giugno, novembre e dicembre appaiono più piovosi della norma, mentre i mesi di gennaio, febbraio e aprile meno piovosi. Secondo i dati storici il mese mediamente più piovoso è ottobre, con un valore massimo di 296 mm nel 2000.
Per quanto riguarda le precipitazioni stagionali, si osserva che le precipitazioni sono generalmente più abbondanti in primavera ed in autunno, le medie primaverile e autunnale si attestano intorno a 150 mm, mentre quelle invernale e estiva intorno a 110 mm. I valori di precipitazione invernale e primaverile del 2011 risultano inferiori alla norma, considerata tra il 25° e il 75° percentile. La precipitazione estiva risulta superiore alla norma e vicina al massimo della serie storica. La precipitazione autunnale risulta nella norma.

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