L’inventario delle emissioni è una raccolta dei dati raggruppati per inquinante, per attività, per combustibile, per unità territoriale amministrativa (regione, provincia, comune), per intervallo temporale (anno, mese, giorno). A livello territoriale il dato di emissione viene riorganizzato in celle quadrate di 500 metri di lato, per poter meglio apprezzare e gestire, dal punto di vista dei metodi di calcolo, l’impatto locale.
L’inventario delle emissioni è oggetto di aggiornamento continuo, sia in relazione alle modifiche della distribuzione territoriale delle sorgenti, sia in relazione all’affinamento del dettaglio delle informazioni acquisite.
In Valle d’Aosta l’inventario delle emissioni è gestito da ARPA ed è, al momento, aggiornato a tutto il 2010. Esso è stato oggetto nel febbraio del 2008 di un interconfronto a livello nazionale, gestito da ENEA in collaborazione con ISPRA (ex APAT), nell’ambito del Programma europeo RAINS, volto ad armonizzare su scala europea gli inventari delle emissioni. L’interconfronto ha riguardato anche le metodologie di calcolo delle emissioni. I riscontri ottenuti sono stati positivi ed hanno portato alla revisione delle metodologie di calcolo per alcuni settori.
Per quantificare le emissioni degli inquinanti dalle diverse sorgenti sono state effettuate sia misure dirette (ad esempio, per gli impianti industriali, con misure a camino) sia stime basate sulla conoscenza di un indicatore di attività delle sorgenti (come ad esempio flussi veicolari per il traffico e potenze termiche per gli impianti di riscaldamento), a cui viene associato un appropriato coefficiente moltiplicativo detto “fattore di emissione”. Noti gli indicatori dell’attività considerata è possibile stimare le emissioni di inquinanti utilizzando la formula

E=AxF

dove

  • E è l’emissione prodotta per il periodo temporale considerato, espressa come massa in tonnellate o chilogrammi;
  • A è l'indicatore di attività;
  • F è il fattore di emissione per quell’attività, espresso in grammi di sostanza emessa/unità di attività.

I fattori di emissione utilizzati sono quelli riportati nell’ Atmospheric Emission Inventory Guidebook redatto nell’ambito del progetto EMEP-CORINAIR.
Gli inquinanti considerati nell’inventario delle emissioni della Valle d’Aosta sono:

  • ossidi di azoto (NOx);
  • monossido di carbonio (CO);
  • composti organici volatili non metanici (COVNM) ;
  • biossido di zolfo (SO2);
  • polveri totali sospese e frazione fine (PTS, PM10);
  • gas che intensificano l’effetto serra o clima-alteranti (anidride carbonica CO2, metano CH4, protossido di azoto N20, esafluoruro di zolfo SF6);
  • ammoniaca (NH3)
  • benzene (C6H6).

La presenza di numerose tipologie di sorgenti ha reso necessaria l’elaborazione di una loro classificazione in base a criteri univoci. In particolare, nell’ambito del progetto europeo CORINAIR è stata adottata una nomenclatura unica ed uguale per tutti detta SNAP97 (Selected Nomenclature for Air Pollution activities). Tale classificazione si basa sulla ripartizione in undici macrosettori delle attività antropiche e naturali responsabili delle emissioni in atmosfera degli inquinanti monitorati:

Macrosettore Codice SNAP
Centrali elettriche pubbliche, cogenerazione, teleriscaldamento 01
Combustione – terziario ed agricoltura 02
Combustione – industria 03
Processi produttivi 04
Estrazione e  distribuzione di combustibili fossili 05
Uso di solventi 06
Trasporti stradali 07
Altre sorgenti mobili 08
Trattamento e smaltimento rifiuti 09
Agricoltura ed allevamento 10
Natura 11

Tabella 1 - Definizioni generali dei macrosettori dalla classificazione SNAP97.

Il presente inventario contiene dati relativi a 3.066 sorgenti suddivise in 134 puntuali, 1.406 lineari e 1.526 areali; le emissioni vengono disaggregate in tutto il territorio regionale su 13.452 celle di 500 metri di lato.

L’elaborazione delle stime di emissioni in atmosfera dell’inventario regionale, oltre che dalla normativa europea, è prevista nella misura “QA2.c – Aggiornamento dell’inventario delle emissioni” del Piano regionale per il risanamento, il miglioramento e il mantenimento della qualità dell’aria (Legge regionale 30 gennaio 2007, n. 2 “Disposizioni in materia di tutela dall'inquinamento atmosferico ed approvazione del Piano regionale per il risanamento, il miglioramento ed il mantenimento della qualità dell'aria per gli anni 2007/2015”).

L’inventario regionale delle emissioni dei principali inquinanti legati all’analisi della qualità dell’aria, permette il popolamento degli indicatori che si trovano nel presente capitolo.

Le informazioni contenute e ordinate nell’inventario costituiscono una fondamentale sorgente di dati per le stime modellistiche previsionali di concentrazioni di inquinanti in atmosfera. Unendo i dati emissivi con le informazioni sulle condizioni meteo-climatiche, è possibile pervenire ad una informazione completa e continua su tutto il territorio regionale della presenza di inquinanti in atmosfera e, quindi, dell’esposizione della popolazione.

L’aggregazione spaziale delle informazioni, per maglie di 500 metri di lato (vedi Fig. 1), è in grado di descrivere le differenze tra aree urbane, zone di insediamento industriale, aree interessate dalle principali vie di traffico, comuni limitrofi e aree rurali remote.

1 celleFig. 1 – Esempio di rappresentazione grafica da inventario delle emissioni – Ossidi di azoto (NOX)

I dati di emissioni presentati hanno avuto un importante aggiornamento nel corso dell’estate 2012 con l’aggiornamento della stima delle emissioni da impianti di riscaldamento, grazie al recepimento dei risultati del censimento alla popolazione elaborato dal COA Energia e da ARPA VdA all’interno delle attività del progetto Alcotra RENERFOR, e di quelle relative alle macchine agricole grazie ai dati pervenuti dall’Assessorato Agricoltura.

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