Presentazione

Descrizione

L’indicatore rappresenta la stima delle emissioni regionali di gas climalteranti, della loro distribuzione spaziale ed evoluzione temporale e dei contributi delle diverse tipologie di sorgente. 

Messaggio chiave

Le emissioni di  metano e protossido d’azoto sono particolarmente legate all’attività di allevamento del bestiame, molto sviluppata in Valle d’Aosta, mentre quelle di anidride carbonica vengono prodotte principalmente da trasporti e riscaldamento domestico. L’andamento di tali emissioni registra un trend piuttosto stabile negli ultimi anni. 

Obiettivo

L’obiettivo degli indicatori inerenti alle emissioni dei diversi inquinanti considerati è stimare, a partire dai dati relativi alle sorgenti locali (posizione geografica ed entità delle emissioni), le quantità di sostanza emessa annualmente (in tonnellate/anno) sia sull’intero territorio regionale sia su riquadri di 500 m di lato e confrontarne il quantitativo procapite in Valle d’Aosta con il dato nazionale.  
I principali gas climalteranti sono l’anidride carbonica (CO2), il metano (CH4) ed il protossido d’azoto (N2O).
L’attenzione generale verso la presenza in atmosfera dei gas responsabili dell’effetto serra è cresciuta enormemente nell’ultimo decennio, in relazione alle variazioni e alla rapidità degli aumenti della temperatura media in molte zone della superficie terrestre, ai conseguenti effetti di variazione sul clima e agli impatti conseguenti sull’ambiente e territorio. L’energia radiante proveniente dal sole viene in parte assorbita dalla superficie terrestre ed in parte riemessa verso l’alto sotto forma di radiazioni infrarosse (radiazioni termiche); una notevole parte di queste radiazioni viene assorbita e poi nuovamente emessa verso la terra dalle molecole dei gas serra presenti nell’atmosfera; il fenomeno è del tutto naturale e chiamato “effetto serra”, termine con cui viene definito il ruolo svolto dall’atmosfera nel processo di riscaldamento della superficie.
Quando le emissioni di queste tre sostanze sono sommate per esprimere la globalità delle emissioni di gas serra, esse vengono “pesate” a seconda del loro “Global Warming Potential” (GWP, potenziale di riscaldamento globale), che rappresenta l'effetto combinato del tempo di permanenza in atmosfera di ogni gas e la relativa efficacia specifica nell'assorbimento della radiazione infrarossa emessa dalla Terra, è una misura di quanto un dato gas serra contribuisca al riscaldamento globale rispetto alla CO2. 

I GWP per i gas serra riportati nell’Inventario Regionale sono:

Sostanza GWP
CO2 1
CH4 21
N2O 310

Le fonti di emissione sono il riscaldamento domestico, i trasporti e l’allevamento.

Ruolo di Arpa

ARPA Valle d'Aosta è responsabile della gestione dell'Inventario regionale delle emissioni inquinanti in aria, i cui dati sono utilizzati per la compilazione del presente indicatore. 

Classificazione

Area tematica SINAnet

Energia

Tema SINAnet

Energia

DPSIR

P

Determinanti - Pressioni - Stato - Impatto - Risposte

Valutazione

Stato

n.a.

Tendenza

stabile 

Informazione sui dati

Qualità dell'informazione

Rilevanza

Accuratezza

Comparabilità nel tempo

Comparabilità nello spazio

1 2 2 2

 

Proprietà del dato

ARPA Valle d'Aosta

Periodicità di aggiornamento

Biennale

Data di aggiornamento

31/12/2010

Copertura temporale

Dal 2000

Copertura territoriale

L’informazione derivante dal presente indicatore riguarda tutta la regione. 

Riferimenti

Inquadramento normativo

  • l. 1 giugno 2002, n. 120 (Ratifica ed esecuzione del Protocollo di Kyoto alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, siglato a Kyoto l’11 dicembre 1997).
  • l. 15 gennaio 1994, n. 65 (Ratifica Convenzione Quadro UE su cambiamenti climatici).
  • l.r. 30 gennaio 2007, n. 2 (Disposizioni in materia di tutela dall'inquinamento atmosferico ed approvazione del Piano regionale per il risanamento, il miglioramento ed il mantenimento della qualità dell'aria per gli anni 2007/2015).

Relazione con la normativa

La quantificazione dell’indicatore è necessaria per il sistema di valutazione integrata della qualità dell’aria, richiesto dalla normativa. Essa discende inoltre da richieste di riduzione delle emissioni contenute in accordi internazionali ed è esplicitamente prevista dal Piano regionale per il risanamento, il miglioramento e il mantenimento della qualità dell’aria (legge regionale 2/2007): “QA2.c – Aggiornamento dell’inventario delle emissioni”.

Livelli di riferimento

Riduzione delle emissioni di CO2 del 20% al 2020.

Indicatori analoghi presenti in altre relazioni

Annuario ISPRA - “Emissioni di gas serra (CO2, CH4, N2O, HFCs, PFCs, SF6): trend e disaggregazione settoriale” 

Presentazione e analisi

L’informazione, rappresentata nelle mappe seguenti a scopo indicativo su scala regionale, può essere, ovviamente, letta su scala ridotta in modo da approfondire la conoscenza locale.

QUANTITA’ TOTALI ANNUE DI CH4 EMESSE NEL 2010 RIFERITE A MAGLIE DI TERRITORIO DI 500 metri DI LATO 

1 carta CH4

QUANTITA’ TOTALI ANNUE DI N2O EMESSE NEL 2010 RIFERITE A MAGLIE DI TERRITORIO DI 500 metri DI LATO

2 carta N2O

QUANTITA’ TOTALI ANNUE DI CO2 EMESSE E ASSORBITE NEL 2010 RIFERITE A MAGLIE DI TERRITORIO DI 500 metri DI LATO

 3 carta CO2

Per la CO2 vengono stimate non solo le emissioni, ma anche gli assorbimenti da parte della vegetazione (valori negativi segnati in verde).

STIMA DELLE QUANTITA’ DI CO2 TOTALI E PER SETTORE EMESSE NEL PERIODO 2005-2010

4 grafico CO2

STIMA DELLE QUANTITA’ DI GAS SERRA TOTALI E PER SETTORE EMESSE NEL PERIODO 2005-2010

5 grafico gas serra

I valori riportati nel diagramma possono differire da pubblicazioni precedenti al 2007 a causa di aggiornamenti metodologici.

Per le emissioni industriali della C.A.S. è stato utilizzato il dato del 2008 anche per gli anni precedenti in quanto per le dichiarazioni IPPC, fino al 2007 la Normativa Emission Trading chiedeva le stime di CO2 emessa solo fino alla colata continua, dal 2008 tale dato è più completo e riguarda l’intero ciclo produttivo.

EMISSIONI STIMATE PER IL 2010 - CO2

Settore tonn/anno percentuale
Trasporti 313408,10 35%
Riscaldamento domestico 401335,29 45%
Industria 107040,53 12%
Assorbimento forestale -95195,00
Altre sorgenti 76131,19 8%
Totale 802720,11

EMISSIONI STIMATE PER IL 2010 - CH4

Settore tonn/anno percentuale
Riscaldamento domestico 624,66 8%
Gestione combustibili 399,00 5%
Agricoltura e allevamento 4205,28 51%
Gestione rifiuti 2943,57 36%
Altre sorgenti 31,69 <1%
Totale 8204,20

EMISSIONI STIMATE PER IL 2010 - N2O

Settore tonn/anno percentuale
Trasporti 9,45 3%
Riscaldamento domestico 76,73 24%
Agricoltura e allevamento 232,59 72%
Altre sorgenti 3,83 1%
Totale 311,54

EMISSIONI PRO CAPITE
Confronto con dato nazionale

CO2 GAS SERRA
tonnellate emesse pro capite
Italia 14 15
Valle d'Aosta 6 8

INCIDENZA DELLE SORGENTI EMISSIVE
Confronto con dati nazionali

6 incidenza CO2

7 incidenza gas serra

Le emissioni totali di metano (CH4) e di protossido d'azoto (N2O) sono attribuite essenzialmente ai settori dell’allevamento e non hanno subito grandi variazioni nel corso degli anni.
L’anidride carbonica (CO2), che è anche un componente naturale dell’atmosfera, è principalmente emessa dai trasporti e dal riscaldamento residenziale. Tale sostanza, rispetto alle altre esaminate nell’inventario, presenta anche un termine di assorbimento dovuto al ciclo fotosintetico delle piante.

La distribuzione sul territorio regionale delle emissioni di gas climalteranti è generalmente correlata alle attività antropiche ed è quindi concentrata soprattutto nella valle centrale. Per l’anidride carbonica si evidenzia la vasta area di assorbimento, corrispondente con la presenza di boschi. L’assorbimento raggiunge l’11% delle emissioni complessive.

Le emissioni pro capite di CO2 e di gas serra sono inferiori alla media nazionale, anche per effetto del contributo dell’assorbimento da parte dei boschi. Per quanto riguarda l’incidenza delle sorgenti emissive, si evidenzia, a livello nazionale, la preponderanza del settore di produzione energetica, irrilevante a livello regionale.

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