Presentazione

Descrizione

L'indicatore riporta la durata e l'anomalia del ciclo di vita (ciclo fenologico) del larice (Larix decidua)

Messaggio chiave

Il clima influisce sul ciclo di sviluppo delle piante e il riscaldamento globale causa l'anticipo lo sviluppo primaverile e il ritardo dell'ingiallimento autunnale. Il monitoraggio della fenologia vegetale fornisce quindi indicazioni sulle tendenze climatiche. I dati delle fenologia del larice (Larix decidua) mostrano che negli ultimi otto anni lo sviluppo primaverile è stato generalmente (6 anni su 8) anticipato rispetto alla media con alcuni anni eccezionalmente precoci (2007 e 2011). L'ingiallimento autunnale ha mostrato invece variazioni molto più contenute. 

Obiettivo

L’obiettivo di questo indicatore è presentare i risultati del monitoraggio dell'effetto dei cambiamenti climatici sul ciclo di vita (fenologia) del larice, una delle specie arboree più rappresentative dell'ambiente alpino della Valle d'Aosta.
La fenologia vegetale è lo studio delle fasi di sviluppo della vegetazione. L'inizio e la fine della stagione vegetativa delle piante sono fenomeni fortemente controllati dalle condizioni climatiche annuali: in primavera, l'aumento della temperatura e l'allungamento delle giornate determinano il rinverdimento, mentre in autunno la diminuzione della temperatura e l'accorciarsi delle giornate causano l'ingiallimento e la caduta delle foglie. La fenologia vegetale è un ottimo indicatore dell'impatto del riscaldamento climatico perché è in grado di evidenziare sia l'effetto delle condizioni climatiche stagionali/annuali sia l'effetto di trend di medio-lungo periodo. 

Ruolo di Arpa

ARPA VdA provvede alla realizzazione delle osservazioni in campo e alle elaborazioni dei dati necessarie alla realizzazione dell'indicatore

Classificazione

Area tematica SINAnet

Biosfera

Tema SINAnet

Foreste

DPSIR

S

Determinanti - Pressioni - Stato - Impatto - Risposte

Valutazione

Stato*

Non applicabile 

Tendenza*

Non applicabile 

* La serie di dati è ancora troppo breve per evidenziare tendenze statisticamente significative.

Informazione sui dati

Qualità dell'informazione

Rilevanza

Accuratezza

Comparabilità nel tempo

Comparabilità nello spazio

 1

 

Proprietà del dato

ARPA Valle d'Aosta

Periodicità di aggiornamento

Annuale

Data di aggiornamento

Gennaio 2013

Copertura temporale

2005 - 2012

Copertura territoriale

Le osservazioni fenologiche che consentono l'elaborazione dell'indicatore sono eseguite su 60 piante  in una foresta di larice localizzata nel comune di Torgnon ad una quota compresa tra 2050 e 2140 m slm. I dati derivanti da tale sito possono  considerarsi rappresentativi di quanto accade a livello regionale soprattutto quando espressi in termini di anomalie (fig 3)

Riferimenti

Inquadramento normativo

L’indicatore non ha riferimenti normativi 

Relazione con la normativa

L’indicatore non ha riferimenti normativi 

Livelli di riferimento

I dati della fenologia del larice osservati in Valle d'Aosta forniscono risultati simili al “index du printemps” elaborato da Meteo Suisse sulla base di rilievi eseguiti a scala nazionale e su molteplici specie arboree e arbustive. Come in Valle d'Aosta, anche in Svizzera negli ultimi anni è stato osservato uno sviluppo primaverile della vegetazione generalmente anticipato con la presenza di anni eccezionalmente precoci come il 2007 e il 2011. Risultati simili sono stati anche osservati  dalla rete PhenoClim che conduce osservazioni nelle Alpi nord-occidentali francesi.

Indicatori analoghi presenti in altre relazioni

Questo indicatore è incluso nel rapporto redatto dal gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC), viene citato nell' Annuario 2011 ISPRA ed è compreso tra gli indicatori del rapporto dell'Agenzia Ambientale Europea (EEA) “Impacts of Europe's changing climate”

Presentazione e analisi

L'indicatore presenta i risultati degli otto anni di monitoraggio della fenologia del larice (Larix decidua) condotto seguendo un protocollo di osservazione specifico. Lo sviluppo primaverile viene descritto in cinque fasi definite in base alla lunghezza degli aghi e alla loro espansione. La senescenza autunnale (l'insieme dei processi di degradazione, ingiallimento e caduta delle foglie) è descritta in cinque fasi basate sulla colorazione predominante e sulla diffusione sulla chioma del fenomeno di decolorazione.

FIG 1 INDICATORE FENOLOGIA small

Fig 1: Fasi di sviluppo primaverile e senescenza autunnale nel larice; i riquadri rossi indicano le fasi utilizzate per definire l'inizio e la fine della stagione vegetativa.

I dati relativi alle osservazioni delle fasi primaverili ed autunnali delle singole piante vengono elaborati al fine di ottenere le date di inizio e di fine della stagione vegetativa a livello dell'intero sito di monitoraggio. La durata della stagione viene calcolata come il numero di giorni compresi tra la fine e l'inizio. Le variazioni delle date di inizio e fine della stagione, osservate tra un anno e l'altro, consentono di quantificare l'effetto dei cambiamenti climatici sulla fenologia.

FIG 2 INDICATORE FENOLOGIA

Fig 2: Variazioni annuali della durata della stagione vegetativa nel lariceto di Torgnon

Il grafico mostra la durata della stagione vegetativa negli otto anni di monitoraggio del sito di Torgnon. La lunghezza delle barre orizzontali di diverso colore rappresenta la durata delle differenti fasi fenologiche. A partire da sinistra si vede la durata del periodo tra l'inizio dell'anno e la primavera, in cui le piante sono prive di aghi (marrone chiaro). In verde chiaro è rappresentato il periodo in cui gli aghi escono dalle gemme e si sviluppano. L'inizio e la durata di questa fase sono fortemente influenzati dalle condizioni di temperatura dei mesi tardo invernali e di inizio primavera (Mar-Apr-Mag). L'effetto di anni caldi si riflette in modo immediato e molto efficace anticipando e accellerando lo sviluppo primaverile mentre anni più freddi causano uno sviluppo più tardivo. La durata del periodo in cui gli aghi sono al massimo dello sviluppo è indicata in verde scuro. La porzione arancione rappresenta la durata del periodo in cui avviene il cambiamento di colore autunnale. Tale fase, come quella primaverile, è influenzata dalle condizioni climatiche dei mesi tardo estivi ed autunnali (Ago-Set-Ott): un autunno caldo causa un ritardo nell'inizio della senescenza mentre un autunno freddo si traduce in un anticipo della fine della stagione. La seconda porzione in marrone chiaro indica il periodo fino alla fine dell'anno in cui gli alberi sono spogli.
Nella tabella sono riportate le date di inizio e fine stagione e la durata, espressa in numero di giorni, osservate negli 8 anni.

Anno Inizio stagione Fine Stagione Durata (giorni)
2005 23 Mag 18 Ott 148
2006 21 Mag 22 Ott 154
2007 8 Mag 18 Ott 163
2008 27 Mag 16 Ott 142
2009 21 Mag 21 Ott 153
2010 25 Mag 13 Ott 144
2011 29 Apr 21 Ott 174
2012 15 Mag 19 Ott 156

FIG 3 INDICATORE FENOLOGIA

Fig 3: Anomalie nella durata della stagione vegetativa nel lariceto di Torgnon. La linea grigia rappresenta la media del periodo 2000-2010. Pallini rossi indicano una risposta fenologica causata da temperature calde mentre pallini azzurri indicano una risposta guidata da condizioni fredde. Le barre verticali indicano la variabilità (deviazione standard) nella stima della data delle singole fasi derivante dalle osservazioni condotte su 60 piante.

Il grafico mostra le stesse informazioni riportate nella figura precedente ma espresse in termini di differenza (anomalia) rispetto alla media del periodo 2000-2010 derivata dall'elaborazione di immagini satellitari. Un punto al di sopra della linea grigia indica, nel caso della data di inizio stagione, un inizio ritardato rispetto alla media degli ultimi 10 anni. Un punto al di sotto della linea grigia indica un inizio anticipato rispetto alla media. Nel caso della fine e della durata della stagione, punti al di sopra della linea grigia indicano rispettivamente, una fine posticipata e una durata maggiore rispetto alla media, mentre punti al di sotto indicano una fine anticipata e una durata minore. La lunghezza limitata delle serie temporali non consente ancora di evidenziare trend a lungo termine ma permette di evidenziare l'effetto delle condizioni climatiche degli ultimi otto anni sulla fenologia del larice. In particolare nei tre grafici, i punti colorati in rosso evidenziano anni in cui l'anomalia delle differenti fasi fenologiche è dovuta a condizioni di temperatura elevate mentre i punti in azzurro indicano l'effetto di condizioni fredde.

Commenti

I dati presentati mostrano che le più grandi variazioni rispetto alla media (fig 3) sono state osservate per le fasi di inizio della stagione vegetativa piuttosto che per le fasi autunnali: un aumento di 1° C nella temperatura media del periodo compreso tra marzo e maggio, corrisponde un anticipo di 7 giorni dell'inizio della stagione; un aumento di 1°C nelle temperature di settembre invece ha un effetto meno pronunciato e causa un ritardo della fine della stagione di circa un giorno. La primavera è quindi la stagione più sensibile alle variazioni di temperatura e quindi più vulnerabile agli effetti dei cambiamenti climatici previsti nei prossimi decenni a livello globale ed in particolare a livello alpino. La maggior sensibilità delle fasi primaverili rispetto a quelle autunnali osservata per il larice in Valle d'Aosta è comune a quanto osservato su altre specie a livello europeo e mondiale.
Negli ultimi otto anni lo sviluppo primaverile è stato generalmente (6 anni su 8) anticipato rispetto alla media, con alcuni anni eccezionalmente precoci (2007 e 2011), a seguito dell'elevata frequenza di mesi tardo invernali e primaverili con temperature più calde della media. In particolare nel 2007 e nel 2011 la stagione vegetativa è iniziata rispettivamente 15 e 25 giorni prima. Anche nel 2012 lo sviluppo è stato precoce (circa 10 giorni) a seguito soprattutto delle calde temperature di marzo (la primavera 2012 è stata 2 – 2.5°C più calda rispetto alla media 1961-1990; fonte meteo suisse)

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