Presentazione

Descrizione

L’indicatore riporta le concentrazioni medie decadali dei pollini prodotti da diverse specie vegetali, rilevate nella stazione di monitoraggio di Aosta – Saint Christophe, nell’anno 2012.

Messaggio chiave

Sono riportate le concentrazioni medie decadali dei principali pollini campionati in Valle d’Aosta rilevate nella piana di Aosta (Stazione di Saint Christophe) alla quota di 545 m s.l.m.

Obiettivo

L’obiettivo dell’indicatore è dare evidenza su scala annuale delle concentrazioni di pollini e spore rilevate nella piana di Aosta (Stazione di Saint Christophe) alla quota di 545 m s.l.m. L’attenzione ai monitoraggi dei pollini ha, storicamente, una valenza legata all’impatto che i pollini hanno sulla popolazione in termini di manifestazioni allergiche.  
Il granulo pollinico (polline) è una struttura biologica di dimensioni microscopiche, molto complessa, contenente il gametofita maschile, il cui scopo è quello di diffondere il materiale genetico delle piante a seme (Angiosperme e Gimnosperme).
I pollini oggetto del monitoraggio aerobiologico sono prodotti, nella maggioranza dei casi, da piante anemofile, piante che affidano al vento il loro polline, piccolo e leggero,  perché possa raggiungere fiori e piante distanti anche decine di chilometri. Le piante si garantiscono una maggior probabilità di successo dell’impollinazione attraverso la liberazione di elevate quantità di pollini. Questa produzione massiccia è la principale causa del manifestarsi delle pollinosi o allergie ai pollini.  Il meccanismo allergenico viene indotto dalle componenti strutturali del granulo, in particolar modo da proteine e glico-proteine,  che sono in grado di provocare la produzione di IgE (sigla per indicare l'immunoglobulina E) specifiche e il successivo rilascio di istamina nelle mucose dei soggetti sensibilizzati. Le IgE sono di una famiglia di anticorpi prodotti dall'organismo durante una reazione allergica o in seguito ad un'infezione parassitaria. In caso di reazioni allergiche, un organismo è in grado di produrre IgE specifiche per la sostanza che ha scatenato la reazione.
I pollini compaiono in periodi ed in quantità diverse secondo del tipo di pianta che li produce.  La loro presenza dipende inoltre dalle caratteristiche climatiche e da fattori  metereologi, come temperatura, vento, soleggiamento e pioggia, che hanno un’influenza non solo sui meccanismi fisiologici che inducono la pianta a produrre il polline, ma anche sul loro trasporto dalla sorgente al luogo di arrivo.
Le concentrazioni polliniche sono generalmente alte in giorni caldi e soleggiati, basse in giorni freddi e piovosi. Concentrazioni basse si hanno anche quando la sorgente pollinica è bagnata a causa di una pioggia recente o per la nebbia, mentre alte concentrazioni si rilevano quando la sorgente è asciutta e riscaldata
Parallelamente al monitoraggio dei pollini, ARPA monitora le spore di alcune muffe.
Le muffe, o miceti, svolgono nell´ecosistema un ruolo fondamentale: la decomposizione ed il riciclaggio delle materie organiche prodotte da varie fonti biologiche, di origine animale e vegetale. I miceti, durante il loro ciclo di vita, producono le spore che rappresentano  le cellule specializzate deputate  alla riproduzione e  alla diffusione delle specie fungine.
I fattori che influenzano la maggiore o minore presenza di spore fungine in aria sono molteplici (temperatura dell´aria, umidità relativa, ecc…) e generalmente si riscontra una concentrazione più alta di spore fungine nelle aree rurali rispetto a quelle rilevate in ambiente urbano. La crescita delle spore fungine è comunque favorita da una temperatura dell´aria di 18 - 32°C, da una umidità relativa superiore al 65% e da condizioni di calma di vento.
La forma delle spore fungine può variare molto (sferica, elissoidale, piriforme, fusoidale, clavata, ecc…), le dimensioni sono generalmente molto piccole e si disperdono facilmente in aria durante il periodo di sporulazione che, nella nostra regione, inizia dalla tarda primavera e si protrae fino all´ autunno; le massime concentrazioni si registrano solitamente ad estate inoltrata.
Le spore maggiormente allergizzanti sono tra le più piccole, da 3 a 30 μm: esse sono facilmente trasportate dal vento anche a grandi distanze e, facendo parte del particolato atmosferico inalabile dall´uomo, sono in grado di raggiungere le vie respiratorie profonde, causando, analogamente ai pollini, i sintomi dell´allergia.
All’interesse del monitoraggio pollinico legato alle manifestazioni allergiche, si aggiunge, e si rafforza con l’estendersi della serie storica, un importante ruolo dello studio della variazione su lunga scala temporale dei cicli di vita dei vegetali in relazione alle variazioni climatiche: si rimanda per gli approfondimenti all’apposita scheda.

Ruolo di Arpa

ARPA svolge il monitoraggio dalla fase di campionamento all’analisi secondo un metodo standardizzato (UNI 11208:2004 “Metodo di campionamento e conteggio dei granuli pollinici e delle spore aerodispersi).   Gli operatori sono stati adeguatamente formati e sono regolarmente sottoposti a verifiche di precisione e di accuratezza del dato analitico fornito.

Classificazione

Area tematica SINAnet

Tutela e prevenzione

Tema SINAnet

Ambiente e benessere

DPSIR

S

Determinanti - Pressioni - Stato - Impatto - Risposte

Valutazione

Stato

Non applicabile

Tendenza

Non applicabile

Informazione sui dati

Qualità dell'informazione

Rilevanza

Accuratezza

Comparabilità nel tempo

Comparabilità nello spazio

1 1 1 1

 

Proprietà del dato

ARPA Valle d'Aosta

Periodicità di aggiornamento

Continuo

Data di aggiornamento

31/12/2012

Copertura temporale

Dal 1999

Copertura territoriale

2 siti di monitoraggio: Saint Christophe e Cogne in frazione Gimillian.

Riferimenti

Inquadramento normativo

Nessun riferimento legislativo specifico.
Norma tecnica di riferimento per le determinazioni polliniche: UNI 11208:2004 “Metodo di campionamento e conteggio dei granuli pollinici e delle spore aerodispersi".

Relazione con la normativa

Riferimento generale alla caratterizzazione delle particelle aerodisperse.

Livelli di riferimento

Non applicabile.

Indicatori analoghi presenti in altre relazioni

Non presenti.

Presentazione e analisi

L’ARPA Valle d’Aosta possiede due stazioni di monitoraggio aerobiologico: una ubicata a Saint Christophe, presso la sede dell’Agenzia, e una a Cogne (fraz. Gimillian). Il campionatore di Aosta, che è situato sul tetto della sede dell’ARPA a 545 metri s.l.m, è in funzione durante tutto l'anno. Quello di Cogne, a circa 1785 m s.l.m., non è stato attivato nel corso del 2012.

MONITORAGGIO AEROBIOLOGICO NELLA PIANA DI AOSTA

CONCENTRAZIONI MEDIE DECADALI DEI POLLINI PRODOTTI DA DIVERSE SPECIE VEGETALI (espresso come  pollini/m3  di aria) - 2012

Pollini RSA 2012

I grafici qui  riportati rappresentano la concentrazione in atmosfera dei granuli pollinici  (pollini/m3) emessi dalla vegetazione durante la fase della fioritura. Le informazioni contenute nei grafici sono così sintetizzabili:

  • febbraio: prevalenza di ontano bianco e nocciolo
  • marzo: prevalenza di frassino, betulla e pioppo
  • aprile: presenza di betulla e frassino nella prima decade, oltre a salice, quercia e platano
  • maggio: prevalenza di graminacee e pinacee
  • giugno: prevalenza di castagno e presenza di graminacee e urticacee
  • luglio: prevalenza di urticacee, graminacee e composite (artemisia)
  • agosto: prevalenza di urticacee e composite (artemisia)
  • settembre: prevalenza di artemisia (composite)
  • ottobre: concentrazioni quasi assenti di  graminacee, urticacee e artemisia

 


 

 

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