Presentazione

Descrizione

L’indicatore quantifica la somma delle correnti medie annuali transitanti negli elettrodotti AT, suddivisa per categoria di tensione nominale (380, 220 e 132 kV).

Messaggio chiave

Complessivamente la corrente transitante negli elettrodotti della Valle d’Aosta nel biennio 2010-2011 è rimasta pressoché invariata rispetto al biennio precedente e dell’ordine di grandezza di 4000 A/anno, confermando una stabilizzazione rispetto al periodo precedente.

Obiettivo

L’indicatore ha lo scopo di fornire il valore della quantità di corrente media annuale transitante negli elettrodotti ad alta tensione presenti sul territorio regionale, suddividendo l’informazione in base alle categorie di tensione nominale degli stessi. Poiché il campo magnetico generato dagli elettrodotti è proporzionale alla corrente transitante e, quindi, variabile nel tempo, la conoscenza dell’andamento della corrente nel tempo è un dato fondamentale per poter valutare l’esposizione della popolazione al campo magnetico a bassa frequenza (50Hz). L’ARPA riceve annualmente dal gestore i dati di corrente campionati ogni 15 minuti per tutti gli elettrodotti di alta tensione: il valore medio annuo riportato nel presente indicatore dà una rappresentazione di insieme degli andamenti nel tempo di tali correnti.

Ruolo di Arpa

L’Agenzia raccoglie i dati per le valutazioni sulla popolazione esposta sia a titolo conoscitivo sia ai fini della verifica dei limiti che la legge prevede per la tutela della popolazione dall’esposizione al campo magnetico generato da elettrodotti.

Classificazione

Area tematica SINAnet

Radiazioni non ionizzanti

Tema SINAnet

Campi elettromagnetici

DPSIR

P

Determinanti - Pressioni - Stato - Impatto - Risposte

Valutazione

Stato

Non applicabile

Tendenza*

stabile

* Se valutato in riferimento all’insieme delle linee a 132, 220 e 380 kV nel biennio 2008-2009

Informazione sui dati

Qualità dell'informazione

Rilevanza

Accuratezza

Comparabilità nel tempo

Comparabilità nello spazio

1 1 1 1

L’indicatore risponde correttamente all’esigenza di valutare le pressioni dovute agli elettrodotti. Per quanto riguarda l’accuratezza si attribuisce un valore alto in quanto l’indicatore è stato costruito partendo dai dati forniti direttamente dai gestori degli impianti e caricati sul catasto delle sorgenti. Le modalità di costruzione dell’indicatore sono ripetibili nel tempo. La comparabilità nello spazio risulta elevata perché lo stesso dato è fornito da tutte le agenzie d’Italia per popolare l’Osservatorio CEM di ISPRA.

Proprietà del dato

Dati forniti ad ARPA dai gestori degli impianti

Periodicità di aggiornamento

Aggiornamento annuale

Data di aggiornamento

31/12/2012

Copertura temporale

Dal 2005

Copertura territoriale

L’attività svolta dall’ARPA in questo ambito è estesa in modo omogeneo a tutta la regione

Riferimenti

Inquadramento normativo

  • l. 22 febbraio 2001, n. 36 (Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici, elettromagnetici), articolo 7 (Catasto Nazionale)  e articolo 8
  • d.m. 8 luglio 2003 (Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dall’esposizione ai campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti.)

Relazione con la normativa

La quantificazione dell’indicatore non è richiesta direttamente dalla normativa, ma deriva dalla fornitura dei dati di corrente, da parte dei gestori delle linee, derivante da obbligo di legge.

Livelli di riferimento

Non applicabile

Indicatori analoghi presenti in altre relazioni

Non presenti

Presentazione e analisi

Somma delle correnti medie annuali transitate negli elettrodotti ad alta tensione suddivise per tipologia di linea

 elettrodotti 1212

Commenti

Gli elettrodotti a 380 kV importano corrente dalla Francia verso l’Italia ed attraversano la Valle d’Aosta senza derivazioni sul territorio regionale. Gli elettrodotti a 220 kV importano corrente dalla Svizzera verso l’Italia e trasportano anche la maggior parte della corrente prodotta sul territorio regionale dalle numerose centrali idroelettriche. Infine, quelli a 132 kV garantiscono sia il trasporto della corrente prodotta sul territorio regionale verso il resto del territorio nazionale sia la distribuzione interna regionale.
Gli andamenti della corrente sono, pertanto, influenzati sia dalla richiesta nazionale di energia elettrica sia dall’andamento della produzione delle centrali idroelettriche. I trend individuati a livello regionale sono in linea con quelli forniti dal gestore della rete nazionale per l’intero territorio italiano. In particolare, la riduzione della corrente transitante negli elettrodotti a 380 e 220 kV registrata dal 2008 è confermata anche negli anni successivi e nel 2012.

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