A chi è rivolto: studenti dei corsi di laurea magistrale o laureati in Scienze Ambientali, Scienze Naturali, Scienze Biologiche e Scienze Forestali che abbiano inserito nel proprio piano di studi insegnamenti relativi a biomonitoraggio degli idrosistemi, basi statistiche ed elaborazione di dati sperimentali.

I macroinvertebrati bentonici (o macrobenthos)sono popolamenti animali (insetti, crostacei, molluschi, anellidi, platelminti) che vivono , per almeno una parte del loro ciclo vitale, su substrati disponibili dei corsi d’acqua utilizzando meccanismi di adattamento in grado di resistere alla corrente. Hanno dimensione generalmente superiore al millimetro di lunghezza e sono quindi visibili a occhio nudo.
Il macrobenthos è un buon indicatore dello stato di qualità delle acque: i diversi gruppi presentano, infatti, differenti sensibilità all’inquinamento oltre che diversi ruoli trofici. Essendo poco mobili indicano con precisione le eventuali alterazioni dell’ambiente e hanno un ciclo vitale lungo che permette di rilevare impatti minimi protratti nel tempo.

Esistono numerosi metodi di bioindicazione basati sull’analisi del macrobenthos. In Italia fino all’abrogazione del D.Lgs 152/1999, il metodo di riferimento è stato l’Indice Biotico Esteso (I.B.E.) (Ghetti, 1997). Successivamente, il D.Lgs 152/2006 (che recepisce la Direttiva Quadro delle Acque 2000/60/CE) e i successivi decreti attuativi hanno previsto l’utilizzo del sistema di classificazione MacrOper basato sul calcolo dell’indice STAR ICMi (Buffagni A., Erba S., 2007; 2008).

Da oltre 10 anni, ARPA alimenta la base dati relativa alla qualità delle acque superficiali in Valle d’Aosta e gestisce la rete di monitoraggio correlata. Le componenti naturali (pendenza, litologia, granulometria, esposizione, ecc.) e le pressioni antropiche a carico dei corpi idrici (scarichi, opere idrauliche, derivazioni, ecc.) influenzano la presenza e la distribuzione delle unità sistematiche di macrobenthos. Ai fini gestionali sarebbe importante poter distinguere e quantificare gli effetti delle caratteristiche naturali e antropiche dei corsi d’acqua sulle comunità di macrobenthos per capire come condizionano il giudizio di qualità dei torrenti regionali.

Il lavoro di tesi si articola nelle seguenti fasi:

  1. ricerca bibliografica relativa all’auto-ecologia e alla corologia dei taxa di benthos in ambito montano;
  2. selezione dei parametri che influenzano maggiormente la composizione delle comunità macrobentoniche nei torrenti regionali;
  3. partecipazione a campionamenti per valutare l’influenza dei metodi di applicazione degli indici sulla base dati;
  4. strutturazione del geodatabase su cui effettuare le analisi;
  5. analisi statistica dei dati raccolti e rappresentazione cartografica mediante software dedicati (GRASS, ESRI ARC Gis, R);
  6. stesura del report finale di tesi.

Considerata la natura sperimentale della tesi, i contenuti saranno definiti con maggior dettaglio con l’avanzamento delle fasi di lavoro. È previsto un colloquio per approfondire gli argomenti proposti e il profilo degli studenti.

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