Rumore: le attività dell'ARPA
Sin dalla sua istituzione avvenuta il 1° gennaio 1995 l’ARPA della Valle d’Aosta è attrezzata ed operativa nel campo del monitoraggio dei livelli acustici ambientali sul territorio della regione.
A seguito dell’emanazione della prima legge regionale n° 9/2006 e della successiva legge regionale n° 20/2009 “Nuove disposizioni in materia di prevenzione e riduzione dell’inquinamento acustico. Abrogazione della legge regionale 29 marzo 2006, n. 9.”, alle cui stesure Arpa ha partecipato attivamente, alle attività di monitoraggio e controllo si sono affiancate attività di prevenzione attarverso l'espressione di pareri nella fase di autorizzazione all'esercizio di attività rumorose.
Oltre a questo si è incrementata sempre di più negli anni l'attività di informazione e divulgazione al pubblico, attività di docenza e in generale attività di messa a punto di protocolli e linee guida per la gestione dell'inquinamento acustico.
Complessivamente l’attività di ARPA può essere suddivisa nelle seguenti principali categorie:
- Prevenzione
- Monitoraggio
- Controllo e vigilanza
- Supporto tecnico scientifico
- Informazione ambientale e divulgazione
- Partecipazione a progetti europei
Prevenzione
Questa attività viene svolta attraverso l'espressione di pareri di rispetto della normativa in materia di acustica su progetti/piani/relazioni che possono riguardare:
- la valutazione dell’impatto acustico nella realizzazione, la modifica o il potenziamento di attività rumorose, quali infrastrutture di trasporto (aeroporti, aviosuperfici, eliporti, strade di ogni tipo, ferrovie), locali pubblici, impianti sportivi e ricreativi, attività produttive in generale;
- la valutazione previsionale di clima acustico per la realizzazione di nuovi insediamenti potenzialmente sensibili al rumore, quali edifici residenziali, scuole, ospedali, parchi, ecc.;
- lo svolgimento di manifestazioni temporanee e attività di cantiere in deroga ai limiti di rumore;
- i piani comunali di classificazione acustica e di risanamento acustico;
- opere analizzate nell’ambito di procedure di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), di Autorizzazione Unica Integrata;
- aziende soggette alle procedure di Valutazione di Impatto Ambientale per l’ottenimento dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA).
I pareri tecnici rilasciati da Arpa vengono espressi generalmente su richiesta dei comuni o delle strutture regionali competenti al rilascio dei vari provvedimenti autorizzativi e sono finalizzati alla verifica della conformità della documentazione ai criteri tecnici stabiliti dalla DGR 2083/2012 e ai valori previsti dalla normativa vigente.
Monitoraggio
Fin dagli anni successivi alla sua istituzione, l’ ARPA della Valle d’Aosta si occupa di raccogliere sistematicamente informazioni sulla rumorosità ambientale attraverso un suo osservatorio acustico.
I punti di monitoraggio sono rappresentativi della varietà di condizioni di esposizione a rumore sul
territorio della nostra regione. L’acquisizione dei dati avviene attraverso rilievi settimanali, con l’utilizzo di stazioni fonometriche rilocabili.
I rilievi sono ripetuti con cadenza diversa a seconda dei casi: stagionale, semestrale, annuale, pluriennale. In molti casi, si inizia con rilievi stagionali, e, verificate le caratteristiche di variabilità del rumore in quel sito, si procede con rilievi a cadenza più diradata nel tempo.
In questo modo:
- si acquisisce una dettagliata conoscenza delle caratteristiche di rumorosità del sito
- si acquisiscono gli elementi di confronto per valutare la variazione nel tempo della situazione, anche in rapporto all’effettuazione di interventi che modificano il clima acustico di zona (insediamento di nuove sorgenti di rumore, azioni di bonifica su sorgenti esistenti...)
Chatillon - Andamento stagionale dei livelli sonori prodotti dal traffico veicolare sull'autostrada A5 TO-AO
Il fine di tale attività è la prevenzione dal degrado acustico del territorio, inteso come spazio delle funzioni del vivere collettivo, e la salvaguardia del clima sonoro naturale, che è un elemento importantissimo, e forse misconosciuto, del paesaggio.
La elevatissima ricchezza di valori naturali della Valle d’Aosta deve essere salvaguardata anche sotto il profilo dell’ambiente sonoro.
L’ARPA VdA svolge anche campagne sistematiche di caratterizzazione e mappatura acustica, per lo più su richiesta di Comuni, estese a tutto il territorio di competenza, o finalizzate alla valutazione dell’impatto di sorgenti sonore particolarmente rilevanti, come strade, autostrade, aeroporto….
Controllo e vigilanza
Le funzioni di controllo e di vigilanza del rispetto dei valori limite vigenti in ambiente di vita è attribuita dalla LR 20/2009 ai Comuni, al Corpo Forestale Valdostano e in generale agli Organi di Polizia Giudiziaria che si avvalgono della collaborazione tecnica dell’ARPA. I controlli riguardano prevalentemente la misura della rumorosità immessa in appartamenti dall’esercizio di attività rumorose e la successiva valutazione del rispetto dei limiti previsti dalla normativa vigente.
Fra i decreti attuativi della L. 447/95 di particolare rilevanza è il D.P.C.M. 14/11/1997 "Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore" che, come lo indica già il nome, fissa i valori limite previsti per ogni area della classificazione acustica del territorio comunale. L’attività di controllo e vigilanza viene invece solitamente effettuata per verificare il rumore prodotto da sorgenti sonore ritenute disturbanti da parte della popolazione.
Le lamentele percepite dalla gente possono essere in primo luogo derivate da aspetti caratteristici della realtà geografica locale (prossimità sorgenti - recettori; condizioni di elevata naturalità, e quindi di elevata alterabilità, su gran parte del territorio regionale) al quale va aggiunto un fattore che, in generale, tende ad aggravare la percezione di disturbo: la identificabilità del soggetto disturbante.
A tal riguardo si rimarca che in 20 anni di attività, dal 1992 al 2012, l’ARPA ha ricevuto circa 320 richieste di intervento per rumorosità considerata disturbante. Di queste quasi la metà (il 44%) è da imputare a locali di intrattenimento come pub, discoteche, bar e ristoranti, il 14% ad attività artigianali e il 10% ad altre attività commerciali di vendita.
Elementi aggravanti nelle situazioni di disturbo da rumore sono la scarsa disponibilità di spazi fruibili per motivi orografici, che rende difficile la dislocazione di attività rumorose in zone isolate, e una evidente diffusa inadeguatezza dei criteri edilizi costruttivi per destinazioni di tipo misto di un edificio.
Dai controlli effettuati emerge un effettivo problema di inquinamento acustico poiché nell’85% dei casi di intervento si riscontra un effettivo superamento dei limiti di legge. Attraverso i controlli effettuati a seguito di lamentele da parte dei cittadini, si ottengono importanti indicazioni sulle cause principali di disagio e deterioramento della qualità della vita percepite dalla popolazione per effetto dell’esposizione a rumore.
Nel caso di controlli che evidenziano difformità rispetto ai valori limite di legge sono previste sanzioni amministrative a carico del responsabile: gli enti territorialmente competenti possono, inoltre, adottare specifici provvedimenti restrittivi (ordinanze contingibili ed urgenti, ordinanze sindacali o dirigenziali, diffide, ecc…).
Supporto tecnico-scientifico
Tra le attività dell'ARPA c'è il supporto tecnico-scientifico all'Amministrazione Regionale o ad altri Enti per la definizione e per l'attuazione della normativa e dei procedimenti amministrativi ad essa collegati.
La legge regionale 20/2009 ha istituito un vero e proprio organo composto da rappresentanti delle strutture regionali competenti in materia di ambiente e sanità, dell’ARPA e del Consiglio permanente degli enti locali, l’Osservatorio Acustico Regionale (OAR).
Esso integra i compiti già assegnati dalla LR 9/2006 ad un'originaria istituzione con il medesimo nome (quali la raccolta sistematica di informazioni sulla rumorosità ambientale, il monitoraggio dello stato di attuazione della legge attraverso la raccolta e l’aggiornamento delle informazioni derivanti dalle classificazioni e mappature acustiche e dai piani di risanamento, l’organizzazione delle informazioni in forma di indicatori e report), con il compito di svolgere attività di comunicazione, informazione e, su richiesta, di consulenza tecnica a comuni e imprese finalizzata all’attuazione degli adempimenti di legge.
Il supporto tecnico scientifico avviene anche attraverso la partecipazione a gruppi di lavoro, sia a livello regionale, che in collaborazione con ISPRA e le altre Agenzie regionali, per l’elaborazione e la stesura di linee guida interpretative inerenti alle differenti problematiche concernenti l'inquinamento acustico.
A tal riguardo l'ARPA della Valle d'Aosta ha partecipato tra gli anni 2010 e 2012 ai tavoli tecnici interagenziali sull'inquinamento acustico a supporto dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM).
vai all'elenco delle Linee Guida ISPRA in materia di Rumore Ambientale
Informazione ambientale e divulgazione
Rilevante è l´impegno dell´Agenzia anche nel campo dell´informazione che avviene attraverso la Relazione sullo stato dell’ambiente in Valle d’Aosta, la divulgazione scientifica attraverso pubblicazioni presentate a convegni e seminari nazionali e internazionali, organizzazione di iniziative specifiche sul tema dell´inquinamento acustico, attività di docenza.
Partecipazione a progetti europei
L'area operativa rumore ambientale dell'ARPA della Valle d'Aosta ha partecipato aI progetto iMonitraf! (http://www.imonitraf.org), iniziato nel mese di settembre 2009 e conclusosi nel mese di giugno 2012.
iMonitaf! ha rappresentato l’implementazione del precedente Monitraf che è stato effettuato nel triennio 2005-2008. Come evidenziato nell’ambito del precedente progetto Interreg Monitraf, le regioni interessate dal traffico veicolare transfrontaliero attuano per lo più misure individuali che spesso si ripercuotono negativamente sui volumi di traffico degli altri trafori alpini.
Con il progetto si è inteso analizzare le ripercussioni del traffico stradale interalpino e transalpino al fine di elaborare, in una prospettiva globale, dei modelli innovativi, attraverso uno scambio di “best practices”, atti a ridurre gli impatti negativi sull’uomo, sull’ambiente e sull’economia.
I principali obiettivi del progetto sono quindi stati:
- monitorare gli effetti legati al traffico stradale nello Spazio Alpino e alla sue ripercussioni sull'ambiente;
- costituire una rete dei soggetti pubblici coinvolti, riconosciuta a livello nazionale e dall’Unione Europea;
- sviluppare strategie comuni per una gestione integrata e sostenibile del traffico nelle regioni alpine.
Corridoi transfrontalieri e partners coinvolti nel progetto iMonitraf!