06/08/2020 -  Negli ultimi giorni, la concentrazione di ozono nei bassi strati dell'atmosfera ha raggiunto picchi orari notevoli. L’ozono è un gas irritante per gli occhi, per le vie respiratorie e per le mucose in genere e, quando le sue concentrazioni raggiungono livelli elevati, favoriscono l'insorgenza di disturbi sanitari nella popolazione, nonché l'acuirsi delle patologie già presenti nei soggetti più sensibili. L’inquinamento da ozono è un fenomeno tipicamente estivo in quanto esso si forma quando la radiazione solare reagisce fotochimicamente con altre sostanze nocive già presenti nell’aria. 

Sul territorio della nostra regione, il suo monitoraggio viene effettuato a La Thuile, ad Aosta (Via Liconi e Piazza Plouves) e a Donnas dove sono presenti le stazioni di misura di Arpa dotate della strumentazione necessaria per il suo rilevamento. Presso tutti i punti di misura si osserva un aumento dei valori di ozono nelle ore pomeridiane delle giornate estive più calde e assolate e i valori massimi sono registrati nelle ore tardo-pomeridiane. Durante la notte, invece, le concentrazioni diminuiscono progressivamente via via che l’irraggiamento solare viene a mancare e l’ozono viene distrutto dagli stessi agenti inquinanti che ne hanno promosso la formazione nelle ore diurne. Per questo motivo, nelle zone rurali (Donnas, La Thuile), distanti dalle fonti dirette di emissione di inquinanti precursori, le concentrazioni di ozono non generato in loco ma portato dal vento nelle ore diurne possono raggiungere e mantenere livelli più elevati rispetto a quelli raggiunti ad Aosta.

Il grafico sotto riportato mostra i valori del massimo giornaliero della media mobile su 8h dell’ozono misurato nelle tre diverse stazioni. Il valore obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana stabilito dal Dlgs. 155/2010 è di 120 µg/m3.

ozono 2

Come si può notare nei siti di Donnas e Aosta- via Liconi (zona suburbana), nelle giornate del 9-10 luglio, e nel sito di La Thuile, nella giornata del 31 Luglio, si sono registrati valori leggermente più elevati rispetto al valore obiettivo a lungo termine. Tuttavia, è importante sottolineare, osservando i dati della tabella sotto riportata,  che quest’anno i superamenti del valore di 120 µg/m3 sono, per ora, in numero molto ridotto rispetto alle estati passate.

Anno Aosta Piazza Plouves Donnas La Thuile Aosta Via Liconi
2011 2 49 20  
2012 12 60 10  
2013 8 53 20  
2014 7 21 12  
2015 25 52 38 59
2016 20 46 18 44
2017 21 61 20 32
2018 11 42 29 26
2019 8 55 24 35
2020 (al 31 luglio) 1 4 2 6

 Tabella 1 - Numero di superamenti del valore limite fissato per l’ozono registrati nel corso degli anni

Nonostante la stagione calda non sia ancora terminata, le condizioni meteorologiche di instabilità, cielo nuvoloso e temperature tutt’altro che torride dei mesi di giugno e luglio scorsi non hanno evidentemente favorito la formazione e l’accumulo dell’ozono nella bassa atmosfera. L’ ipotesi secondo cui i bassi livelli di ozono di questa estate 2020 siano dovuti alla minore presenza in atmosfera dei cosiddetti “precursori” dell’ozono, prodotti soprattutto dal traffico veicolare che è di fatto diminuito durante l’epidemia COVID-19 e che ancora si attesta su livelli inferiori rispetto agli anni passati (turismo ridotto, smart working ,…), è ancora da approfondire e verificare. 

Detto ciò, visto che le previsioni meteo indicano che i prossimi giorni di agosto saranno piuttosto caldi e con il cielo senza nuvole, ci si possono ragionevolmente aspettare concentrazioni elevate di ozono: è quindi opportuno cercare di ridurre l’esposizione, modificando alcune abitudini di vita evitando, ad esempio, svolgere attività fisiche e sportive nelle ore centrali della giornata, quelle a maggiore insolazione. Tale cautela dovrebbe essere adottata in particolare da chi rientra nelle fasce più vulnerabili della popolazione come bambini, anziani o asmatici.

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