4 luglio 2022 - Si è tenuto lunedì 4 luglio l'evento on-line di presentazione del Rapporto del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA) “Città in transizione: i capoluoghi italiani verso la sostenibilità ambientale” che propone, per la prima volta, una lettura trasversale della qualità dell’ambiente urbano attraverso tre diverse chiavi interpretative - vivibilità, circolarità e resilienza ai cambiamenti climatici - valutandone l’evoluzione negli ultimi anni.

L’evento è l’occasione per presentare i prodotti realizzati, la metodologia di valutazione adottata e i principali risultati emersi, con l’obiettivo di promuovere un confronto tra esperti e amministratori sulle sfide ambientali emergenti nei capoluoghi di regione italiani.

Città in transizione: i capoluoghi italiani verso la sostenibilità ambientale

Città in transizione: i capoluoghi italiani verso la sostenibilità ambientale. Documento di valutazione integrata della qualità dell’ambiente urbano. Documento di sintesi

Aosta vivibile - sintesi

Un quadro eterogeneo contraddistinto da miglioramenti in alcuni ambiti e situazioni di sostanziale stabilità in altri è quanto emerge dagli indicatori osservati al fine di caratterizzare la vivibilità del capoluogo valdostano.

  • Il primo dato positivo è riferito alla qualità dell’aria che mostra nel periodo 2013-2020 un trend in diminuzione delle concentrazioni di PM10.
  • Il settore della mobilità e dei trasporti mostra un aumento consistente della densità di piste ciclabili dal 2011 al 2014 (19,4%) e una costante diminuzione della percentuale delle auto con standard Euro 0-3 che si attesta, nel 2020, su una quota pari ad un terzo rispetto ai valori del 2015.
  • La disponibilità di aree pedonali mostra, invece, un andamento stabile nell’ultimo decennio, attestandosi su 5,9 m2/100 abitanti, uno dei valori più bassi fra quelli osservati nel campione.
  • Una situazione stabilmente positiva viene rilevata nel settore delle acque, dove nel periodo 2009- 2018 l’intero carico organico prodotto dalla città risulta depurato e conforme alle norme di emissione previste dalla normativa di riferimento.
  • Possibili margini di miglioramento possono essere individuati nel settore relativo all’inquinamento acustico nel quale si denota, negli anni 2015-2019, un andamento fluttuante, ma tendente all’aumento, del numero di sorgenti di rumore controllate con superamento dei limiti normativi ogni 100.000 abitanti.
  • Sul fronte del verde urbano si segnalano valori di disponibilità pro capite di verde pubblico fruibile (17,7 m2/ab) sostanzialmente invariati nel quinquennio 2015- 2019 e una limitata percentuale di aree naturali protette (0,4%), in linea con i valori più bassi del campione, compensati, tuttavia, dalla presenza di aree verdi facilmente raggiungibili in massimo 15/20 minuti a piedi o in bicicletta dal centro della città.

Aosta circolare - sintesi

Sul fronte della circolarità Aosta mostra trend postivi in due settori: rifiuti e mobilità.

  • In sensibile crescita la percentuale della raccolta differenziata che nel 2019 raggiunge il 69,2% grazie ad un incremento piuttosto costante nel quinquennio 2015-2019 con valori del 2,8% nell’ultimo anno. Questi dati collocano Aosta tra i comuni del campione con il più elevato valore di questo indicatore.
  • In aumento la produzione di rifiuti organici (+60%) tra il 2015 e il 2019.
  • In crescita la quota di auto elettriche ed ibride sul totale parco auto che è passata dallo 0,2% del 2015 all’1,2% del 2020.
  • Margini di miglioramento possono essere individuati nelle infrastrutture verdi che fanno registrare dal 2011 superfici invariate destinate ad orti urbani con valori che si attestano su 1,2 ha nel 2019 e un’incidenza di circa il 2% sul verde pubblico totale.
  • Contenute le perdite di superfici agricole, naturali e seminaturali che, solo nel periodo 2019-2020, superano l’ettaro a causa del consumo di suolo. Aosta fa registrare un consumo di suolo netto pro capite che varia da circa 0,2 m2/ab nel 2015-2016 a circa 0,3 m2/ab nel 2019-2020 in corrispondenza del maggior seppur lieve consumo di suolo registrato nel periodo.
  • Sul fronte della risorsa idrica, si registra l’aumento dell’erogazione giornaliera pro capite di acqua per uso potabile nel periodo 2012-2018, che si attesta su livelli sensibilmente più elevati rispetto al valore nazionale (215 l/ab/g) con il picco della serie pari a 296 l/ab/g raggiunto nel 2018.
  • A fronte del dato positivo di raccolta differenziata, si riscontra la crescita della produzione pro capite di rifiuti urbani totali (+5,7% nel periodo 2015-2019, con un valore di 479 kg/ab nel 2019).
  • Si rileva una diminuzione della domanda di trasporto pubblico locale dal 2011 al 2019 (-61%) che ha raggiunto il valore minimo di 12,5 passeggeri annui/ab, che delinea una bassa propensione dei cittadini all’utilizzo di questa forma di trasporto.

Aosta resiliente - sintesi

I miglioramenti riscontrati sul fronte della resilienza ai cambiamenti climatici nel periodo considerato sono ascrivibili esclusivamente al segnale positivo mostrato dall’indicatore impermeabilizzazione su suolo non consumato (aree naturali o seminaturali) che mostra un andamento decrescente, fatta eccezione per il 2020 in cui si registra un lievissimo incremento. Aosta risulta tra i comuni con il più basso livello di impermeabilizzazione del suolo tra quelli analizzati, pari a 1 ha tra il 2015 e il 2020.

  • Sul fronte della risorsa idrica, sebbene Aosta presenti valori al di sotto del dato nazionale in tutto il periodo considerato (2012-2018), si registrano comunque perdite idriche totali in distribuzione che si attestano su circa il 30% nel 2018, valore più elevato registrato dal 2015.
  • In tema di infrastrutture verdi, il 51% di superficie vegetata di proprietà pubblica e privata sulla superficie urbanizzata si mantiene stabile nel tempo (2016-2020) e in linea con i valori intermedi del campione. Tale andamento non mostra, pertanto, una tendenza all’aumento di superfici permeabili e vegetate così importanti per l’adattamento agli impatti dei cambiamenti climatici (rischi di allagamento e/o alluvione, isole di calore urbano).
  • Gli indicatori relativi alla struttura socio-demografica descrivono, nel loro complesso, la capacità di risposta della popolazione di fronte ai pericoli di natura climatica quali ondate di calore, eventi di precipitazione intensa, siccità:
    • la popolazione di età < 5 anni caratterizza una fascia di popolazione particolarmente sensibile ai cambiamenti climatici che è attualmente in decrescita (dal 4% del 2016 al 3,5% del 2020);
    • la popolazione di età > 65 anni descrive un’altra porzione fragile della popolazione, attualmente in aumento (dal 26,7% del 2016 al 27,8% del 2020);
  • Tali andamenti suggeriscono la necessità di approntare politiche di adattamento attente, in particolare, alla categoria di popolazione meno giovane e finalizzate ad aumentarne la capacità di risposta rispetto alle criticità di natura climatica.
  • ll reddito medio per contribuente, che fornisce indicazioni sulla ricchezza della popolazione cui si accompagna il potenziale livello di accesso a servizi, opportunità e informazioni, con 23.994 € nel 2018 mantiene Aosta in linea con i valori intermedi del campione.
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