06/03/2018 - Il periodo invernale è quello che presenta livelli di inquinamento più elevati, in particolare per le concentrazioni di polveri sottili. Questo aumento è dovuto alla concomitanza, da un lato delle condizioni sfavorevoli alla dispersione (alta pressione, venti deboli e assenza di precipitazioni) e, dall’altro, all’aumento delle emissioni, con la situazione del traffico prenatalizio congestionato e l’accensione prolungata dei riscaldamenti domestici. Volendo fare un confronto tra i primi mesi della stagione invernale (dicembre e gennaio) dei due ultimi anni, esaminiamo i dati di PM10 della stazione di monitoraggio di Piazza Plouves, in quanto sito di fondo urbano rappresentativo della città di Aosta. Entrambi gli anni, 2016 e 2017, si sono conclusi con un mese di dicembre particolarmente positivo dal punto di vista della qualità dell’aria: nel 2016 non vi è stato alcun superamento del valore limite giornaliero di PM10 (50.5 µg/m3 )   e  nel 2017 se ne è registrato solo uno, il giorno 7 dicembre. Il mese più critico è stato gennaio 2017, dove si sono registrati ben 11 superamenti della media giornaliera (35 consentiti in un anno solare, 17 misurati in tutto il 2017) mentre nel mese di gennaio 2018 non ne sono stati registrati. Mai come in questo caso la meteorologia fa sentire il suo peso nel determinare la presenza, nonché la quantità, di sostanze inquinanti nell’atmosfera. L’inizio dell’anno 2017, infatti, è stato caratterizzato da un lungo periodo di marcata stabilità atmosferica (ben 22 giorni di totale assenza di vento) che ha determinato un progressivo accumulo di polveri nell’aria. A ciò, si sono aggiunti fenomeni di trasporto di masse di aria inquinata provenienti dalla pianura padana che si sono sovrapposte a quelle locali, portando il PM10 a valori di concentrazione inusuali per il capoluogo regionale. Tuttavia, nonostante il gennaio piuttosto “disastroso”, in realtà, il 2017 si è poi concluso con una media annuale di PM10 di 20 µg/m3, ben al di sotto limite normativo di 40 µg/m3, L’inizio del 2018, invece, è stato caratterizzato sia da temperature meno rigide sia da una maggiore variabilità meteorologica, con giorni di vento proveniente da ovest di intensità moderata. In più, il mese di gennaio di quest’anno si farà ricordare anche per l’elevata piovosità che ha “ripulito” l’aria della nostra città (176 mm  di pioggia caduti nel giro di 17 giorni): l’insieme di queste condizioni ha fatto diminuire l’accumulo delle sostanze inquinanti e favorito la loro dispersione. …L’ottimo inizio di quest’anno fa ben sperare in un 2018 di aria pulita in Valle! 

 
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