22 settembre 2022 - Dal 6 al 9 settembre ricercatori, agricoltori, tecnici e funzionari delle pubbliche amministrazioni si sono incontrati per discutere degli impatti dei cambiamenti climatici sui pascoli alpini e dei possibili adattamenti.

Occasione offerta dal progetto LIFE PASTORALP - Pastures vulnerability and adaptation strategies to climate change impacts in the Alps -, guidato dall’Università di Firenze, con la partecipazione di ARPA Valle d’Aosta, Institut Agricole Régional accanto ai Parchi del Gran Paradiso e degli Ecrins in Francia.

Le esperienze

Le prime giornate sono state incentrate sulla discussione dei risultati delle azioni di monitoraggio e delle sperimentazioni portate avanti nei territori del Parco Nazionale del Gran Paradiso.

Noaschetta, Valle Orco, sperimentazione del pascolamento con asini per il mantenimento di aree pascolive aperte.

I ricercatori del Parco hanno illustrato i risultati dell’introduzione di un pascolamento, effettuato con gli asini, mirato al mantenimento di aree aperte nel sito di Noaschetta, nel comune di Noasca (TO), in Valle Orco, in un contesto di generale abbandono delle pratiche agricole e progressivo rimboschimento.

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Anche la visita al comprensorio del Dres, sopra il lago di Ceresole Reale (TO), dove operano due aziende, una di bovini di razza piemontese e l’altra di ovini, si è incentrata sulla corretta utilizzazione del pascolo ai fini produttivi, preservando allo stesso tempo la biodiversità degli habitat, in particolare della torbiera che caratterizza i pianori del Dres.

Alpeggio Prà Oursie, Champdepraz, visita dell’azienda agricola La Vallée Blanche

Alpeggio Prà Oursie, Champdepraz, visita dell’azienda agricola La Vallée Blanche

L’ultima giornata si è svolta in Valle d’Aosta, nel Parco Naturale del Mont Avic, dove gli allevatori francesi del Parc National des Ecrins hanno avuto la possibilità di conoscere la realtà dell’allevamento valdostano visitando due aziende agricole, una di fondovalle e una di alpeggio, nel comune di Champdepraz.

Argomenti trattati

Sono stati molti gli argomenti trattati: dal rapporto tra pratiche di allevamento e biodiversità alla gestione dell’acqua, dalle tecniche di trasformazione dei prodotti alla sostenibilità economica delle aziende.

Le giornate hanno offerto una grande occasione di confronto e riflessione sui diversi sistemi di allevamento che caratterizzano le aree di progetto e sulle trasformazioni in atto legate ai cambiamenti climatici.
Il coinvolgimento diretto di ricercatori, allevatori, operatori e funzionari di diversi territori ha messo a fattor comune esperienze e competenze pratiche e scientifiche, in uno scambio proficuo e arricchente dal punto di vista tecnico e umano.

Il tutto si è svolto sotto lo sguardo attento dei funzionari della Commissione europea incaricati della gestione del Programma LIFE, impegnati non solo a registrare i risultati del progetto ma anche a stimolare la rete di partner nella logica di capitalizzare le conoscenze maturate per offrire spunti che possano servire a migliorare le politiche.

Il Progetto PASTORALP offrirà altre occasioni di scambio: a dicembre presso la sede dello IAR, ad Aosta, si terrà un seminario di discussione dei risultati e degli strumenti prodotti dal progetto, a marzo 2023 si terrà al Forte di Bard la conferenza scientifica finale del progetto.

Per maggiori informazioni:

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