Nell’ambito della Delibera Regionale n. 1900 del 10/07/2009, l’Amministrazione regionale ha incaricato ARPA  di implementare un modello numerico preliminare delle acque sotterranee per la piana di Aosta,  sviluppato con la consulenza scientifica dell’Università Milano Bicocca e sulla base di numerosi dati stratigrafici, idrogeologici e meteorologici a disposizione di ARPA.

Un modello numerico di flusso è essenzialmente uno strumento in grado di riprodurre su computer, tramite apposito codice (MODFLOW, sviluppato dal Servizio Geologico Americano), l’andamento della falda in funzione delle reali voci di bilancio idrico sotterraneo, quali gli scambi tra fiume e falda, i prelievi dai pozzi e l’alimentazione del sistema (apporti da reticolo superficiale, sotterraneo e meteorici).
Il modello viene dapprima tarato sula base delle reali misure di campo (es. misura dei livelli nei piezometri, portate dei corsi d’acqua) nonchè dei dati meteorologici (es. infiltrazione) e stratigrafici (es. conducibilità idraulica del sottosuolo); quando l’andamento della falda simulato dal modello riproduce con buona approssimazione quello reale (derivante dall’elaborazione dei livelli dei piezometri) Esso può successivamente  essere usato per simulare futuri scenari di evoluzione dell’andamento della falda, costituendo un prezioso mezzo di gestione quantitativa e qualitativa della risorsa idrica, particolarmente utile a livello previsionale per supportare delicate scelte gestionali quali ad es.:

 

  • la valutazione dell’ubicazione ottimale di un nuovo pozzo e la quantificazione del suo impatto sulla risorsa idrica totale;
  • l’interferenza tra pozzi nuovi e pozzi, o contaminazioni, preesistenti;
  • l’effetto esercitato da eventi meteorici particolari (es. anni siccitosi) sulla disponibilità idrica sotterranea;
  • la definizione delle fasce di rispetto dei pozzi;
  • lo studio di problematiche relative al trasporto di contaminanti in falda;
  • lo studio della reimmissione in falda in sistemi geotermici aperti (studio dell’impatto termico);

Bisogna considerare che un modello può essere aggiornato man mano che si acquisiscono nuove conoscenze relative al sistema idrogeologico, al fine di acquisire progressivamente maggiore capacità previsionale sul lungo termine; a tale proposito, l’obiettivo che ci si pone ora è quello di affinare le valutazioni riguardanti ad es. l’incidenza dei cambiamenti climatici sulle riserve idriche sotterranee, o casi complessi di trasporto degli inquinanti in falda da contaminazioni presenti sul territorio.

1 distribuzione conducibilita

2 piezometria simulata

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