Presentazione

Descrizione

Il bilancio di massa glaciale evidenzia le variazioni di massa dei ghiacciai sulla base della differenza, per anno idrologico (1-ottobre/30-settembre), fra gli accumuli, costituiti dalle precipitazioni nevose invernali e primaverili e la massa persa per fusione di neve e ghiaccio (ablazione) nella stagione estiva.

Messaggio chiave

La dinamica dei ghiacciai alpini è direttamente influenzata dall'andamento meteorologico annuale e la loro evoluzione è in stretta connessione con le condizioni climatiche attuali e passate. L'entità delle precipitazioni nevose, combinata con l'intensità della fusione estiva, determina l'incremento o la riduzione di massa glaciale. A partire dal 1850 i ghiacciai delle Alpi hanno perso approssimativamente due terzi del loro volume; la riduzione della massa ha subito una accelerazione a partire dagli anni '80. La perdita di ghiaccio, oltre a indurre modificazioni degli ambienti periglaciali, con ripercussioni sulla stabilità dei versanti rocciosi e detritici e sulla frequentazione turistica ed alpinistica, determina conseguenze sul regime e sulla disponibilità della risorsa idrica.

Obiettivo

L'indicatore rappresenta le variazioni di massa di alcuni ghiacciai valdostani in relazione agli effetti dei cambiamenti climatici. Il bilancio di massa sintetizza l'effetto annuale dell'andamento delle precipitazioni e della temperatura.

Ruolo di Arpa

ARPA VdA coordina le attività di monitoraggio dei bilanci di massa nell'ambito della Cabina di Regia dei ghiacciai valdostani, provvede alla realizzazione delle misure in campo e alle elaborazioni dei dati necessari alla realizzazione dell'indicatore.

Classificazione

Area tematica SINAnet

Criosfera

Tema SINAnet

Clima

DPSIR

S

Determinanti - Pressioni - Stato - Impatto - Risposte

Valutazione

Stato

scarso 

Tendenza

scarso

 

Informazione sui dati

Qualità dell'informazione

Rilevanza

Accuratezza

Comparabilità nel tempo

Comparabilità nello spazio

 1

 

Proprietà del dato

ARPA Valle d'Aosta e Cabina di Regia dei ghiacciai valdostani

Periodicità di aggiornamento

Annuale 

Data di aggiornamento

31/12/2022

Copertura temporale

2000-2022

Copertura territoriale

Il bilancio di massa è condotto annualmente e con continuità su due ghiacciai valdostani, caratterizzati da superficie, esposizione e altimetria differenti e localizzati nella Valsavarenche (Timorion) e nella valle di La Thuile (Rutor)

Riferimenti

Inquadramento normativo

L’indicatore non ha riferimenti con elementi normativi.

Relazione con la normativa

 L'indicatore non ha riferimenti con elementi normativi.

Livelli di riferimento

I dati di bilancio di massa dei ghiacciai valdostani forniscono risultati in linea con quanto evidenziato per altri ghiacciai alpini monitorati secondo la stessa metodologia (dati raccolti dal World Glacier Monitoring Service – WGMS di Zurigo). La tendenza generale di progressiva riduzione della massa, con il conseguente arretramento frontale, è comune in tutte le Alpi e diffuso nella maggior parte dei ghiacciai delle altre catene montuose dei due emisferi.

Indicatori analoghi presenti in altre relazioni

 Questo indicatore è è compreso tra gli indicatori del rapporto dell'Agenzia Ambientale Europea (EEA)

Indicatori correlati nella presente relazione

Presentazione e analisi

L'indicatore presenta i risultati del monitoraggio del bilancio di massa del ghiacciaio di Timorion e del Rutor. Il valore di bilancio (annuale) specifico netto, che costituisce una media per l’intero ghiacciaio riferita all’unità di superficie, è espresso in millimetri di equivalente in acqua (millimeter water equivalent, mm w. e.) e può essere determinato con differenti metodi.
Il metodo glaciologico, impiegato nelle attività di monitoraggio in Valle d’Aosta, prevede la realizzazione di misure puntuali in corrispondenza di paline ablatometriche infisse nel ghiaccio come riferimento degli abbassamenti progressivi della superficie. Ogni singola palina è considerata rappresentativa di una fascia altimetrica; l’estensione all’intero corpo glaciale dei valori puntuali è realizzata assegnando i valori di massa accumulata e persa in ogni stagione, per ogni palina, ai vari settori altitudinali del ghiacciaio. La trasformazione in equivalente in acqua viene effettuata, per gli accumuli e per la neve residua a fine estate, con i valori di densità della neve misurati direttamente; per il ghiaccio si utilizza un valore standard di 910 Kg/m3. La stima del valore di accumulo è effettuata a fine periodo primaverile (fine maggio) misurando l'altezza del manto nevoso sull'intero corpo glaciale e la densità del manto nevoso in alcuni punti considerati rappresentativi delle dinamiche di evoluzione della neve. I valori di ablazione, derivati dalle letture progressive alle paline ablatometriche a fine settembre, consentono di misurare la perdita di ghiaccio e, combinati con i dati di accumulo, di registrare la presenza o meno di neve residua. L'assenza totale di neve residua a fine stagione evidenzia che l'intero ghiacciaio è stato sottoposto a fenomeno di ablazione e che ha perso la condizione di equilibrio per la quale nella parte superiore del ghiacciaio si osserva accumulo di massa e in quella inferiore perdita.

 timorion bilancio di massa 2212 

Figura 1. Diagramma del bilancio di massa del ghiacciaio del Timorion (Valsavarenche).

 rutor bilancio di massa 2212 

Figura 2. Diagramma del bilancio di massa del ghiacciaio del Rutor (Valle di La Thuile).

Le figure 1 e 2 mostrano i valori annuali di accumulo, di ablazione e di bilancio netto per la serie storica disponibile sul ghiacciaio del Timorion (2001-2022) e del Rutor (2005-2022). Tutti i valori sono riferiti all'unità (mq) di superficie. I dati ablazione e bilancio netto del 2020 relativi al Ghiacciao del Rutor sono assenti a causa di incertezze nella misura di ablazione.

Commenti
Come si può osservare, la maggior parte delle barre relative al bilancio annuale sono rosse, ad indicare che nel periodo oggetto di monitoraggio, i ghiacciai hanno perso massa coerentemente con quanto accaduto nelle Alpi e in generale a scala globale. I bilanci negativi sono stati causati da anni con elevate temperature estive che hanno favorito la fusione, da anni con ridotte precipitazioni invernali che hanno limitato l'accumulo o dalla occorenza di entambi i fenomeni. In tal senso il 2022 è emblematico ed è stato l'anno peggiore dall'inizio delle osservazioni. Ad accumuli invernali molto scarsi (barre blu) si è sommato l'effetto di temperature estive eccezionalmente alte che hanno determinato una fusione glaciale (barre gialle) più che doppia rispetto alla media storica, con un saldo negativo quasi quadruplo della media storica.

 FIGURA3 Bilancio di massa rid 

Figura 3. Ghiacciaio del Timorion – immagine delle tipiche condizioni di fine della stagione di accumulo (maggio) con il massimo di copertura nevosa.

FIGURA4 Bilancio di massa rid 

Figura 4. Ghiacciaio del Timorion – immagine tardo autunnale (ottobre) che rappresenta le tipiche condizione al termine della stagione di ablazione.

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