Presentazione

Descrizione

L’indicatore riporta i dati di concentrazione di cesio 137 (Cs137) su campioni di muschi e di castagne raccolti in diverse località della Valle d’Aosta.

Messaggio chiave

Sia i muschi che le castagne sono bioindicatori della presenza di radioattività in ambiente, con caratteristiche diverse rispetto alle modalità di accumulo della contaminazione dovuta alle ricadute radioattive nel corso degli anni.

I muschi e le castagne presentano ancora concentrazioni, seppur molto basse, di Cs137 (radionuclide con tempo di dimezzamento fisico di circa 30 anni) derivante dall’incidente di Chernobyl del 1986. Le concentrazioni nei muschi sono in graduale diminuzione, mentre l’andamento nelle castagne risulta soggetto ad oscillazioni.

Obiettivo

I muschi con forme di crescita “a feltro” (pleurocarpi) su superfici rocciose assorbono l’acqua e gli altri nutrienti esclusivamente dall’aria e dalle ricadute al suolo, e si prestano bene quindi per monitorare gli effetti di accumulo delle deposizioni radioattive. Essendo caratterizzati da crescita lenta e molto longevi, sono in grado di conservare memoria degli eventi passati nell’ordine di molti anni. In questo modo è possibile, raccogliendo i campioni ad intervalli di due/tre anni, costruire una serie storica di valori di contaminazione da ricadute. Inoltre, in caso di eventi incidentali che comportino rilascio in atmosfera di radionuclidi e deposizioni al suolo, questo tipo di misure permette un rapido confronto con la situazione preesistente, utilissimo per una prima valutazione delle conseguenze dell’evento.
Le castagne, al contrario, portano informazioni sulla presenza di radiocontaminazione negli strati non superficiali del terreno, dove l’albero del castagno estende le sue radici, e sul trasferimento della contaminazione radioattiva dal suolo alla vegetazione, tuttora in atto.
La diffusione di entrambe queste matrici su aree estese del territorio regionale permette inoltre di ben caratterizzare le differenze di contaminazione radioattiva sul territorio della nostra regione.
Le castagne sono anche un prodotto alimentare, pur se di valenza oggi molto diversa rispetto al passato nella composizione della dieta.  Quindi il monitoraggio radiometrico delle castagne serve anche alla valutazione della dose efficace complessiva per gli individui della popolazione.

Ruolo di Arpa

I tecnici dell’Agenzia procedono alla raccolta dei campioni di muschi e castagne e svolgono le analisi radiometriche, archiviano i dati e li elaborano.

Classificazione

Area tematica SINAnet

Radiazioni ionizzanti

Tema SINAnet

Radiazioni ionizzanti

DPSIR

S

Determinanti - Pressioni - Stato - Impatto - Risposte

Valutazione

Muschi

 Stato

buono 

 

ascendente 

Castagne

Stato

buono 

Tendenza

stabile 

Informazione sui dati

Qualità dell'informazione

Rilevanza

Accuratezza

Comparabilità nel tempo

Comparabilità nello spazio

 1 1 1 1

Proprietà del dato

ARPA Valle d'Aosta

Periodicità di aggiornamento

Biennale per i muschi, annuale per le castagne.

Data di aggiornamento

31/12/2013

Copertura temporale

Dal 1992 per i muschi e dal 2001 per le castagne.

Copertura territoriale

Stazioni di prelievo periodico di muschi e castagne in Bassa, Media e Alta Valle.

Riferimenti

Inquadramento normativo

d.lgs. 17 marzo 1995, n. 230 come modificato dal  d.lgs. 26 maggio 2000, n. 241 (Attuazione delle direttive 89/618/Euratom, 90/641/Euratom; 92/3/Euratom e 96/29/Euratom in materia di radiazioni ionizzanti) e dal d.lgs. 9 maggio 2001, n. 257 (Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 26 maggio 2000, n. 241, recante attuazione della direttiva 96/29/EURATOM in materia di protezione sanitaria della popolazione e dei lavoratori contro i rischi derivanti dalle radiazioni ionizzanti), articolo 104 “Controllo sulla radioattività ambientale”.

Il 5 dicembre 2013 è stata emanata la Direttiva 2013/59/Euratom che "stabilisce norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti, e che abroga le direttive 89/618/Euratom, 90/641/Euratom, 96/29/Euratom, 97/43/Euratom e 2003/122/Euratom". Gli Stati membri potranno conformarsi alla direttiva entro il 6 febbraio 2018.

Relazione con la normativa

La quantificazione dell’indicatore è importante per il controllo sulla radioattività ambientale, e – per quanto riguarda le castagne - utile per la determinazione dell’esposizione della popolazione.

Livelli di riferimento

Per i muschi non vi sono riferimenti normativi relativi ai limiti di radioattività.

Per quanto riguarda le castagne considerate quali alimenti vale quanto detto a proposito del latte: non esistono normative internazionali o nazionali che stabiliscano livelli di riferimento generali per la concentrazione di radionuclidi in specifici alimenti (fatta eccezione per le acque potabili, e per alcuni prodotti di raccolta spontanei), in quanto contribuenti alla dose media annua agli individui della popolazione.

Si riportano a titolo informativo, benchè non riferibili alla produzione locale, i limiti contenuti nel Regolamento CE 733/2008 relativo alle condizioni di importazione di prodotti agricoli originari dei paesi terzi a seguito dell’incidente verificatosi nella centrale nucleare di Chernobyl:

Prodotti agricoli eccetto prodotti lattiero-caseari e alimenti per lattanti: Cs137 + Cs134: 600 Bq/kg

Tale valore coincide con il valore limite previsto dalla Raccomandazione 2003/274/Euratom sulla protezione e l’informazione del pubblico per quanto riguarda l’esposizione risultante dalla continua contaminazione radioattiva da cesio di taluni prodotti di raccolta spontanei a seguito dell’incidente verificatosi nella centrale nucleare di Chernobyl, che qui si riporta benché non riferito alle castagne ma, limitandosi ai vegetali, alle bacche selvatiche e ai funghi selvatici: Cs137 + Cs134: 600 Bq/kg

Indicatori analoghi presenti in altre relazioni

Informazioni analoghe sono presenti in pubblicazioni di altre Agenzie italiane. Si veda ad esempio “LA RADIOATTIVITA’ AMBIENTALE IN PIEMONTE- Rapporto anno 2011” pubblicato da ARPA Piemonte.

Presentazione e analisi

CONCENTRAZIONE DI CESIO 137 NEI MUSCHI (Bq/m2)

Le concentrazioni di radioattività sono espresse in Becquerel (Bq) al m2 di superficie del tappeto di muschio.  1 Bq = 1 decadimento radioattivo al secondo.

Il campionamento è effettuato con cadenza biennale.

 1 muschi

  Pontboset Saint Oyen La Salle
  Bq/m² Bq/m² Bq/m²
1992 2707 827 445
1993 3249 925 337
1995 1089 565 320
1997 1796 362 275
1999 1195 226 305
2001 1049 98 182
2003 1581 142 90
2005 753 140 129
2007 434 63 150
2009 440 101 126
2011 426 42 70

 

La serie storica ormai ventennale di dati disponibili permette di apprezzare il generale e tendenzialmente regolare decremento della presenza di cesio 137 nei muschi. Gli effetti del decadimento del radionuclide stesso, avente come tempo di dimezzamento fisico 30 anni circa, i processi di  dilavamento prodotti dalle precipitazioni atmosferiche, nonché, sul lungo periodo, la rigenerazione dei tappeti di muschio, prevalgono sui continui ma oggi modesti apporti da parte delle deposizioni atmosferiche (vedi indicatore TER_RI_003 Concentrazione di attività di radionuclidi artificiali (Cs137) nel particolato atmosferico e nelle deposizioni (fall out)), a partire dalle ricadute al suolo e dalla intensa contaminazione iniziale nei giorni immediatamente successivi l’incidente di Chernobyl occorso il 26 aprile del 1986.
Interessante inoltre è la notevole differenza tra le concentrazioni rilevate in Bassa Valle (Pontboset) rispetto agli altri due siti di raccolta. Nella prima settimana del maggio 1986, cadde nella zona sud-orientale della Valle d’Aosta una quantità di pioggia molto superiore rispetto alle aree interne della regione, a cui appartengono gli altri due siti, comportando molto maggiori ricadute a terra dei radionuclidi presenti in atmosfera nel periodo di più intensa contaminazione.

CONCENTRAZIONE DI CESIO 137 NELLE CASTAGNE (Bq/kg)

Le concentrazioni di radioattività sono espresse in Becquerel (Bq) al kg (peso fresco) di polpa di castagna, previa asportazione di guscio e sansa. 1 Bq = 1 decadimento radioattivo al secondo.

2 castagne

N.B. Nel 2008 non sono state effettuate misure.

 

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

Media per località

 

Bq/kg

Bq/kg

Bq/kg

Bq/kg

Bq/kg

Bq/kg

Bq/kg

Bq/kg

Avise

1,6

3,0

0,3

0,7

0,3

0,1

 

0,9

Fenis

10,9

6,1

2,2

3,1

3,2

1,5

1,7

3,3

Lillianes

6,3

6,0

5,8

9,7

3,5

2,9

9,8

6,6

Pontboset

33,4

31,2

10,0

7,6

15,8

5,9

3,2

13,5

Media annuale

13,1

11,6

4,6

5,3

5,7

2,6

4,9

 

 

2009

2010

2011

Media per località

 

Bq/kg

Bq/kg

Bq/kg

Bq/kg

Avise

< 0,2

0,3

< 0,3

0,9

Fenis

1,3

1,8

1,6

3,3

Lillianes

7,5

3,3

10,7

6,6

Pontboset

12,3

4,1

11,9

13,5

Media annuale

7,0

2,4

8,1

 

 

I livelli di Cesio 137 rilevati risultano in linea con i valori riscontrati nelle castagne del vicino Piemonte (Database Sinanet RADIA-Resorad)
Anche per le castagne le concentrazioni di Cs137 dipendono dell’entità delle deposizioni nei primi giorni del maggio 1986, a loro volta dipendenti dalle precipitazioni, pertanto i campioni provenienti dalla Bassa Valle presentano valori superiori a quelli della Media e Alta Valle, date le precipitazioni più abbondanti avvenute nella zona sud-orientale della Valle d’Aosta in quel periodo.
Le concentrazioni mostrano una notevole variabilità nel corso degli anni, con una tendenza alla diminuzione non sempre evidente. Questo effetto, riscontrato anche in altre regioni, è spiegabile con i tempi collegati ai processi di trasmigrazione delle concentrazioni superficiali di radioattività agli strati più profondi del terreno, entro cui si distendono le radici dei grandi alberi di castagno.

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