Presentazione
Descrizione
L’indicatore riporta le concentrazioni medie decadali di spore fungine (Alternaria e Epicoccum) e pollini prodotti da diverse specie vegetali, rilevate nella stazione di monitoraggio di Aosta – Saint Christophe, nell’anno 2014.
I quattro colori, bianco, giallo, arancione e rosso, associati ai valori di concentrazione media rilevata nella decade, stanno ad indicare quattro classi di concentrazione, assente/molto bassa, bassa, media e alta e sono gli stessi utilizzati nel bollettino pollinico settimanale, pubblicato sul sito ARPA VdA.
Viene anche proposta, per le spore fungine e i pollini considerati, una tabella sintetica con le seguenti informazioni:
- giorno di inizio stagione pollinica;
- giorno di fine stagione pollinica;
- indice pollinico stagionale;
- picco di concentrazione massima raggiunta;
- giorno di picco della concentrazione.
Messaggio chiave
Sono riportate le concentrazioni medie decadali dei principali pollini e spore fungine, rilevate nella piana di Aosta (Stazione di Saint Christophe, 545 m s.l.m.), unitamente ad un'informazione visiva, il colore, legata al livello di concentrazione raggiunto, e ai più importanti parametri descrittivi della stagione pollinica.
Obiettivo
L’obiettivo dell’indicatore è dare evidenza, su scala annuale, delle concentrazioni di pollini e spore rilevate nella piana di Aosta. L’attenzione al monitoraggio dei pollini ha una valenza legata all’impatto che i pollini hanno sulla popolazione in termini di manifestazioni allergiche.
Il granulo pollinico, o polline, è una struttura biologica di dimensioni microscopiche, molto complessa, contenente il gametofita maschile, il cui ruolo è quello di diffondere il materiale genetico delle piante a seme (Angiosperme e Gimnosperme).
I pollini oggetto del monitoraggio aerobiologico sono prodotti, nella maggioranza dei casi, da piante anemofile, che affidano al vento il loro polline, piccolo e leggero, perché possa raggiungere i fiori distanti anche decine di chilometri. Le piante si garantiscono una maggior probabilità di successo dell’impollinazione attraverso la liberazione di elevate quantità di granuli pollinici. Questa produzione massiccia è la principale causa del manifestarsi delle pollinosi o allergie ai pollini. Il meccanismo allergenico viene indotto dalle componenti strutturali del granulo, in particolar modo da proteine e glicoproteine, che sono in grado di provocare la produzione di immunoglobuline specifiche (IgE) e il successivo rilascio di istamina nelle mucose dei soggetti sensibilizzati. Le IgE appartengono ad una famiglia di anticorpi prodotti dall'organismo durante una reazione allergica o in seguito ad un'infezione parassitaria. In caso di reazioni allergiche, un organismo è in grado di produrre IgE specifiche per la sostanza che ha scatenato la reazione.
I pollini compaiono in periodi ed in quantità diverse a seconda del tipo di pianta che li produce. La loro presenza dipende inoltre dalle caratteristiche climatiche e da fattori meteorologici, come temperatura, vento, soleggiamento e pioggia, che hanno un’influenza non solo sui meccanismi fisiologici che inducono la pianta a produrre il polline, ma anche sul loro trasporto dalla sorgente al luogo di arrivo.
Le concentrazioni polliniche sono generalmente alte in giorni caldi e soleggiati, basse in giorni freddi e piovosi. Concentrazioni basse si hanno anche quando la sorgente pollinica è bagnata a causa di una pioggia recente o per la nebbia, mentre alte concentrazioni si rilevano quando la sorgente è asciutta e riscaldata.
Parallelamente al monitoraggio dei pollini, ARPA monitora le spore di alcune muffe.
Le muffe, o miceti, svolgono nell´ecosistema un ruolo fondamentale: la decomposizione ed il riciclaggio delle materie organiche prodotte da varie fonti biologiche, di origine animale e vegetale. I miceti, durante il loro ciclo di vita, producono le spore che rappresentano le cellule specializzate deputate alla riproduzione e alla diffusione delle specie fungine.
I fattori che influenzano la maggiore o minore presenza di spore fungine in aria sono molteplici, in particolare la temperatura e l'umidità relativa dell'aria. La produzione e il rilascio delle spore fungine è comunque favorita da una temperatura dell'aria compresa tra 18 e 32°C, da una umidità relativa superiore al 65% e da condizioni di calma di vento. Normalmente si riscontra una concentrazione più alta di spore fungine nelle aree rurali rispetto all'ambiente urbano.
La forma delle spore può variare molto (sferica, elissoidale, piriforme, fusoidale, clavata). Esse hanno dimensioni generalmente molto piccole e si disperdono facilmente in aria durante il periodo di sporulazione che, nella nostra regione, inizia dalla tarda primavera e si protrae fino all´autunno. Le concentrazioni massime si registrano solitamente ad estate inoltrata.
Le spore maggiormente allergizzanti sono tra le più piccole, con dimensioni comprese tra 3 e 30 µm. Sono facilmente trasportate dal vento anche a grandi distanze e, facendo parte del particolato atmosferico inalabile dall´uomo, sono in grado di raggiungere le vie respiratorie profonde, causando, analogamente ai pollini, i sintomi dell´allergia.
All’interesse del monitoraggio pollinico legato alle manifestazioni allergiche, si aggiunge e si rafforza, con l’estendersi della serie storica, un suo importante ruolo nello studio delle variazioni, su lunga scala temporale, dei cicli di vita dei vegetali, in relazione alle variazioni climatiche: si rimanda per gli approfondimenti all’apposita scheda (RSA 2011 - AMB_CEB_A03 Monitoraggio aerobiologico).
Ruolo di Arpa
ARPA svolge il monitoraggio dalla fase di campionamento all’analisi secondo un metodo standardizzato (UNI 11208:2004 “Metodo di campionamento e conteggio dei granuli pollinici e delle spore aerodispersi). Gli operatori sono stati adeguatamente formati e sono regolarmente sottoposti a verifiche di precisione e di accuratezza del dato analitico fornito.
Classificazione
Area tematica SINAnet |
Tutela e prevenzione |
Tema SINAnet |
Ambiente e benessere |
DPSIR |
S |
Determinanti - Pressioni - Stato - Impatto - Risposte
Valutazione
Stato |
Non applicabile |
Tendenza |
Non applicabile |
Informazione sui dati
Qualità dell'informazione 


Rilevanza |
Accuratezza |
Comparabilità nel tempo |
Comparabilità nello spazio |
1 | 1 | 1 | 1 |
Proprietà del dato
ARPA Valle d'Aosta
Periodicità di aggiornamento
Annuale (raccolta dei dati continua)
Data di aggiornamento
31/12/2014
Copertura temporale
Dal 1999
Copertura territoriale
2 siti di monitoraggio: Saint Christophe e Cogne in frazione Gimillian.
Riferimenti
Inquadramento normativo
Nessun riferimento legislativo specifico.
Norma tecnica di riferimento per le determinazioni polliniche: UNI 11208:2004 “Metodo di campionamento e conteggio dei granuli pollinici e delle spore aerodispersi".
Relazione con la normativa
Riferimento generale alla caratterizzazione delle particelle aerodisperse.
Livelli di riferimento
Non applicabile.
Indicatori analoghi presenti in altre relazioni
Presentazione e analisi
L’ARPA Valle d’Aosta possiede due stazioni di monitoraggio aerobiologico: una ubicata a Saint Christophe (tetto sede dell’Agenzia a 545 metri s.l.m.) e una a Cogne (fraz. Gimillian a circa 1785 metri s.l.m.). Il campionatore di Aosta è attivo tutto l'anno. Per quanto riguarda il campionatore di Cogne, rimesso in funzione nel corso del 2013, non sono ancora disponibili tutti i dati necessari ad una elaborazione completa.
MONITORAGGIO AEROBIOLOGICO NELLA PIANA DI AOSTA
CONCENTRAZIONI MEDIE DECADALI DEI POLLINI PRODOTTI DA DIVERSE SPECIE VEGETALI (espresse come pollini/m3 di aria) - 2014
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Legenda: concentrazioni pollini (p/m3)
Assente/molto bassa | Bassa | Media | Alta |
I grafici qui riportati rappresentano la concentrazione in atmosfera (pollini/m3), calcolata per decade, dei granuli pollinici emessi dalla vegetazione durante la fase della fioritura, associate a quattro classi di concentrazione (assente/molto bassa, bassa, media e alta).
Si sottolinea che le quattro classi di concentrazione non corrispondono a dei livelli di rischio allergia. La valutazione fa riferimento alla quantità di polline delle varie specie/famiglie anemofile nell'aria e non fornisce indicazioni sulle concentrazioni polliniche "soglia" in grado di scatenare una reazione allergica.
La tabella dei valori di riferimento, relativi a ciascun polline, è riportata per intero nella Home page del sito POLLnet (I bollettini pollinici d'Italia con un clic - valori di riferimento).
CONCENTRAZIONI MEDIE DECADALI DI ALTERNARIA E EPICOCCUM (espresse come spore/m3 di aria) - 2014
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Per Alternaria vale la legenda fornita per le concentrazioni dei pollini.
Per Epicocco non sono ancora stati stabiliti i livelli di concentrazioni riferibili alle quattro classi riportate in legenda, di conseguenza non viene fornita l'informazione colorimetrica ad essi collegata.
TABELLA RIASSUNTIVA DEI PRINCIPALI PARAMETRI DESCRITTIVI DELLA STAGIONE POLLINICA 2014
AOSTA 2014 | Inizio stagione pollinica (data) | Fine stagione pollinica (data) | Indice pollinico stagionale (polline /m3) | Picco concentrazione | |
massima (polline/m3) | massima (data) | ||||
Cupressaceae | 21-feb | 21-lug | 1.648 | 61 | 8-mar |
Corylus avellana (Nocciolo) | 15-feb | 20-mar | 1.253 | 131 | 8-mar |
Ulmaceae | 24-feb | 20-mar | 518 | 76 | 8-mar |
Alnus (Ontano) | 15-feb | 7-giu | 2.436 | 198 | 27-feb |
Populus (Pioppo) | 15-mar | 11-apr | 2.977 | 335 | 19-mar |
Fraxinus | 17-mar | 3-mag | 461 | 84 | 19-mar |
Betula | 20-mar | 24-apr | 5.801 | 546 | 1-apr |
Salix | 19-mar | 27-mag | 1.174 | 175 | 7-apr |
Quercus | 1-apr | 11-mag | 4.039 | 423 | 24-apr |
Pinaceae | 30-apr | 25-giu | 5.183 | 312 | 10-mag |
Gramineae | 4-mag | 19-ago | 4.840 | 268 | 25-mag |
Polygonaceae | 12-apr | 4-set | 390 | 10 | 10-mag |
Plantaginaceae | 11-mag | 6-set | 502 | 13 | 18-lug |
Castanea sativa (Castagno) | 6-giu | 19-lug | 1.506 | 131 | 22-giu |
Urticaceae | 16-lug | 13-set | 6.324 | 191 | 17-ago |
Compositae | 23-lug | 9-set | 3.023 | 205 | 12-ago |
Chenoamarantaceae | 6-ago | 25-set | 1.500 | 87 | 21-ago |
Alternaria | 24-giu | 21-ott | 4.577 | 157 | 21-ott |
Epicoccum | 15-lug | 21-ott | 2.459 | 153 | 4-ott |
I dati presentati si riferiscono all'intero periodo di campionatura di 365 giorni (percentuale presenza dati = 100%).
La data di inizio e fine stagione pollinica sono calcolate secondo Jäger et al. (1996).
L' Indice pollinico stagionale è la somma delle concentrazioni medie giornaliere rilevate in aria durante l'intera stagione.