13 giugno 2024 - Martin Allen è un personaggio unico nel campo della scienza e della tecnologia. È professore di ingegneria all'università di Canterbury in Nuova Zelanda, con un passato accademico che attraversa le università di Bristol e Oxford nel Regno Unito.
La sua ricerca si concentra sullo sviluppo di particolari dispositivi elettronici per la misura dell’esposizione al sole delle persone, ma ciò che rende speciale la sua figura è la capacità di combinare lo zelo per il lavoro e l’amore per lo sport.
Martin, infatti, non è solo uno scienziato di fama internazionale, ma anche un appassionato ciclista.
Nel corso del suo viaggio dall’Oceania alla Valle d'Aosta e al nord Italia, durante il quale ha visitato ARPA per avviare insieme a noi una collaborazione, parteciperà a diverse gare ciclistiche GranFondo tra le più dure in Europa (Sportful Dolomiti, Gavia Mortirolo, Fausto Coppi, Etape du Tour).
Durante le corse su due ruote, indosserà dosimetri elettronici che ha progettato per misurare l'esposizione ai raggi UV. Questi dispositivi, piccoli come una moneta, possono essere fissati facilmente al polso – come un orologio – o ai vestiti durante qualsiasi attività all'aperto.
Recentemente, abbiamo utilizzato gli strumenti di Allen durante uno stage presso ARPA Valle d'Aosta, in collaborazione con Sapienza – Università di Roma, e li abbiamo confrontati con la nostra strumentazione di riferimento tra le più accurate al mondo.
Martin Allen con la sua inseparabile bicicletta da corsa. Al polso indossa, come suo solito, un dosimetro per la misura della radiazione UV.
Un aspetto particolarmente affascinante della collaborazione con la nostra agenzia è il fatto che Italia e Nuova Zelanda si trovano quasi agli antipodi: hanno latitudini simili in emisferi opposti.
Questo permette di confrontare i dati di esposizione ai raggi UV nei due ambienti per ottenere risultati di grande interesse scientifico e pratico. Le misurazioni, infatti, aiutano a comprendere meglio come i diversi contesti influenzano l'esposizione personale alla radiazione solare e contribuiscono alla protezione della salute delle persone.
L’Italia (arancione) e la Nuova Zelanda (in verde, ribaltata) sono sovrapposte per un confronto.
I pallini gialli indicano la posizione delle stazioni fisse neozelandesi per la misura della radiazione UV.
In rosso sono mostrate alcune delle stazioni UV italiane: Saint-Christophe (Valle d’Aosta), Roma e Lampedusa.
Nel video, Martin accenna alle sue ricerche e alla sua passione per il ciclismo, e scopriamo come la sua tecnologia può aiutarci a comprendere meglio i rischi e i benefici dell'esposizione ai raggi UV, in Nuova Zelanda e in Italia.