04/10/2019 - Con il passare degli anni, l'attenzione ai temi ambientali e allo sviluppo sostenibile è cresciuta in maniera esponenziale, anche grazie al fondamentale contributo informativo dei social network e della televisione. Questo è il tema che Arpa ha voluto approfondire nel corso del workhop per giornalisti del 28 settembre scorso e intitolato “INQUINAMENTO DELL’ARIA E CAMBIAMENTI CLIMATICI COMUNICARE INFORMATI”. L’evento, nato dalla collaborazione con gli Ordini dei Giornalisti di Valle d’Aosta, Piemonte e Liguria, regioni partner del Progetto Climaera, si è svolto nello splendido scenario del Monte Bianco e ha visto il coinvolgimento di numerosi attori dell’informazione scientifica, dai giornalisti ai tecnici dell’ambiente. Moderatore del workshop è stato Piero Bianucci, fondatore del supplemento "Tuttoscienze", uno dei primi esperimenti di comunicazione scientifica sui quotidiani nazionali.
Perché un workshop dedicato ai giornalisti? Tutto nasce dalla consapevolezza che i cittadini di oggi sono quotidianamente assaliti da un flusso di notizie continuo e costante: spesso non è facile districarsi e decidere quali siano le informazioni corrette o comunque quelle più rilevanti! In questo attuale caos mediatico, i giornalisti rivestono il ruolo fondamentale di “tramite” tra la comunità scientifica e il cittadino: anche in campo ambientale, la “notizia” è un prodotto da vendere, ma essa deve essere scientificamente solida e messa a disposizione dei cittadini nel modo giusto così da costituire un prezioso mezzo di sensibilizzazione ambientale.
I tecnici che si sono alternati sul palco nel corso del seminario hanno trattato diversi temi e fenomeni ambientali di cui ogni giorno si sente parlare (interazione tra qualità dell’aria e cambiamenti climatici, meteorologia, criosfera, buco dell’ozono,…) cercando di fornire, ai giornalisti presenti in sala, le giuste chiavi di lettura per la loro corretta interpretazione. L’obiettivo comune di scienziati e comunicatori deve esser quello di fare uno sforzo verso la creazione di una coscienza ambientale collettiva. Ad oggi sembra essere questo l’unico sistema efficace per arginare i danni fatti e migliorare lo stato del nostro pianeta. Nei prossimi mesi c’è la volontà di riproporre il workshop in Piemonte e Liguria, così da dare l’opportunità a quanti più giornalisti possibile di venire a conoscenza delle tematiche trattate.
Presentazione E. Cremonese: criosfera cambiamenti climatici