17/09/2020 - Nel corso del mese di settembre, Arpa ha rilanciato il progetto della realizzazione di una campagna di misura del particolato atmosferico attraverso l’utilizzo di microcapteurs individuali, il cui avvio era stato sospeso a causa dell’epidemia pandemica.

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Microsensore di polveri persnale Airbeam 2

I dispositivi sono stati consegnati ai rappresentanti delle Associazioni che avevano aderito all’invito proposta da ARPA: Legambiente, Soroptimist e Codacons. Si tratta di microsensori portatili che sono stati acquisiti nell’ambito del Progetto BB-CLEAN INTERREG Alpine Space finalizzato allo studio dell’inquinamento legato alla combustione della biomassa per il riscaldamento domestico.

I volontari terranno i dispositivi in funzione, monitorando le concentrazioni di polveri fini presenti nell’aria che respirano nel corso di ogni momento della loro giornata. Le persone diventeranno così “parte attiva” nel monitoraggio ambientale: i valori misurati appariranno su una mappa georeferenziata, andando a integrare le misure di qualità dell’aria rilevate dalle postazioni fisse della Rete regionale di monitoraggio.

Con la realizzazione di questa campagna, Arpa vuole dare ai cittadini l’opportunità di rendersi conto di quante sono in realtà le abitudini “inquinanti” che fanno parte della nostra quotidianità. Spesso il “toccare con mano” vale più di mille parole e può, rappresentare la svolta decisiva per cambiare in modo radicale i nostri atteggiamenti.

In Italia, finora, sono state realizzate poche campagne con questo tipo di sensore. Arpa, in Valle d’Aosta, per prima ne ha lanciato l’utilizzo, impiegandoli nel corso del mese di ottobre 2019 per una campagna di monitoraggio della qualità dell’aria realizzata nel comune pilota (Saint Marcel) del progetto BB-CLEAN e poi, a febbraio 2020, nell’ambito del Progetto alternanza scuola-lavoro con i ragazzi dell’Istituto Manzetti. L’utilizzo dei micocapteurs personali rappresenta una grande opportunità: da un lato offre la possibilità di poter approfondire, con un monitoraggio di grande dettaglio, la presenza di alte concentrazioni di polveri in situazioni particolari (ad esempio sul luogo dove si sta svolgendo una castagnata o un barbecue, in un locale fumoso, ecc); dall’altro rappresenta un nuovo metodo di sensibilizzazione dei cittadini sul tema dell’aria che respiriamo.

I dispositivi verranno utilizzati dai volontari per alcune settimane e i risultati che si otterranno nel corso della sperimentazione, saranno presentati il 15 ottobre prossimo in occasione dell’evento divulgativo di medio termine del Progetto BB-CLEAN.  

 

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Rappresentanti delle Associazioni Codacons, Soroptimist, Legambiente.

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