La Giunta regionale della Valle d'Aosta ha pubblicato alcune delibere in materia di inquinamento acustico da sorgenti fisse e mobili.
La principale è la DGR 2083/2012, organizzata su 3 allegati che trattano dei seguenti argomenti:
Allegato A: criteri tecnici per la predisposizione della classificazione acustica del territorio, per l’individuazione delle aree meritevoli di particolare tutela acustica, per la delimitazione delle aree remote di alta montagna e procedura per l’approvazione dei piani di classificazione acustica;
Allegato B: criteri per la predisposizione della mappatura acustica del territorio; casi per la predisposizione dei piani di risanamento comunali e delle imprese e procedura per la loro approvazione; criteri e modalità per la predisposizione dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore delle infrastrutture di interesse regionale e comunale;
Allegato C: casi, criteri e modalità semplificate per la predisposizione della relazione di previsione di impatto acustico e per la valutazione previsionale di clima acustico.
La DGR 1262/2010 disciplina invece, insieme all’art. 13 della L.R. 20/2009, le attività temporanee quali spettacoli e manifestazioni e cantieri edili. La DGR determina i casi e i criteri di esenzione dall’obbligo di autorizzazione per lo svolgimento di particolari attività, in considerazione della natura occasionale o della durata limitata delle stesse, e indica anche le modalità di presentazione e i contenuti delle domande per l'autorizzazione allo svolgimento delle altre attività temporanee.
La DGR riporta i seguenti principali contenutii:
- Devono intendersi attività temporanee occasionali rumorose quelle che si esauriscono in un arco di tempo limitato o che si svolgono in modo non permanente nello stesso sito;
- Le attività, che non rientrino nei casi di esenzione di cui al paragrafo 4, o che producono un superamento dei limiti di zona individuati dalla classificazione acustica comunale dell’area o i limiti differenziali di immissione, sono sempre tenute a richiedere al Comune l'autorizzazione e, se del caso, l’autorizzazione in deroga.