Nell’ambito della salvaguardia della salute e dell’ambiente, la regione Valle d’Aosta, con la legge regionale 20/1994, ha voluto regolamentare il flusso internazionale di mezzi pesanti sul territorio regionale. Con la Decisione del Consiglio Regionale n°3342/2008 è stato fissato in 1600 come TGM il numero massimo di mezzi pesanti in transito attraverso il tunnel del Monte Bianco: questo volume di traffico consente di limitare l’impatto sulla qualità dell’aria. L'indicatore di pressione ambientale che è stato scelto è il biossido di azoto (NO2): quest’inquinante viene monitorato dalla centralina di misura per la qualità dell’aria posta a bordo strada ad Entrèves, lungo la via di accesso al traforo, a documentare la situazione di massimo impatto. Nel grafico sotto riportato sono sintetizzati (Figura 1) i dati relativi dal 2005.

Figura 1
Figura 1
 
Come si può notare, il trend delle concentrazioni di NO2 è positivo: dai 43 µg/m3 registrati nel 2005, si è passati, nel 2016, a 35,9 µg/m3, rispettando così il limite normativo fissato in 40 µg/m3. A questo miglioramento contribuisce l’evoluzione del parco autoveicolare, con particolare riferimento ai mezzi pesanti. Il grafico sotto riportato (Figura 2) mostra chiaramente come, a partire dal 2002, i mezzi pesanti che rispettano gli standard europei sulle emissioni inquinanti sia andato via via aumentando, tanto che, nel 2015, la maggior parte dei TIR che sono transitati attraverso il tunnel del M. Bianco è risultata appartenere alle classi euro 5 ed euro 6. 
 
Figura 2 
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