10/08/2021 - Il 9 agosto si è svolta la conferenza stampa per l'uscita dell'ultimo rapporto di valutazione dell'IPCC sui cambiamenti climatici. Questo rapporto dà un quadro ancora più preciso ed aggiornato sul clima passato, presente e futuro, e fornisce nuove evidenze, ormai inequivocabili, sulla responsabilità delle attività umane verso il riscaldamento del pianeta.

AR6 Climate Change 2021

Le nuove evidenze dimostrano inoltre, in modo indiscutibile, che le attività umane stanno rendendo gli eventi climatici estremi, come le ondate di calore, le forti piogge e la siccità, più frequenti e gravi. Sono tutti dati fondamentali per capire cosa si può e si deve fare.

Alluvione ValFerret 2018

Effetti dell'alluvione in Val Ferret nell'agosto 2018 fotografati dal drone

Sappiamo da decenni che, purtroppo, la terra si sta riscaldando e i dati sono noti già dai precedenti rapporti IPCC, ma le azioni messe in atto per la riduzione delle emissioni di CO2 e degli altri gas serra, responsabili dell'aumento delle temperature, sono ancora troppo deboli.

Il rapporto rivela che "i recenti cambiamenti climatici, emersi a partire dagli ultimi decenni del secolo scorso, sono diffusi, rapidi, si stanno intensificando e sono senza precedenti se guardiamo alla storia di migliaia di anni". L'amara considerazione è quindi che l'emergenza climatica è già una realtà, nonostante i numerosi allarmi lanciati dalla comunità scientifica nei precedenti rapporti.

Ciò che però emerge chiaramente da questo ultimo rapporto è che "a meno che non ci siano riduzioni immediate, rapide e su larga scala delle emissioni di gas serra, limitare il riscaldamento a circa 1,5°C o addirittura 2°C sarà un obiettivo fuori da ogni portata. Tuttavia, se riuscissimo a raggiungere l'obiettivo di emissioni nette a zero intorno al 2050, potremmo contenere il riscaldamento globale entro i due gradi."

Ghiacciaio Rutor

Ghiacciaio del Rutor

Queste indicazioni erano già note, tuttavia il rapporto riflette "sforzi straordinari in circostanze eccezionali" e con nuove evidenze scientifiche fornisce un contributo inestimabile ai negoziati sul clima che si svolgeranno il prossimo novembre a Glasgow (COP26). Si spera infatti che le indicazioni contenute nel rapporto fungano da "toolbox" per i paesi aderenti all'Accordo di Parigi, per definire il loro livello di ambizione nella riduzione delle emissioni di gas serra.

Per approfondire:

https://www.ipcc.ch/

https://ipccitalia.cmcc.it/climate-change-2021-le-basi-fisico-scientifiche/

https://youtu.be/z149vLKn9d8

https://www.lifegate.it/sesto-rapporto-ipcc-prima-parte

https://www.cmcc.it/it/articolo/i-cambiamenti-climatici-sono-diffusi-rapidi-e-si-stanno-intensificando

 

Inger Andersen

"Non possiamo cancellare gli errori del passato, ma siamo qui ora e se non agiamo noi, chi lo farà?"

Inger Andersen
Direttrice esecutiva del Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente

(Credit photo: ullstein bild via Getty Images/ullstein bild)

 

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