18/06/2019 - Lunedi 17 giugno, su convocazione dell’Assessore all’Urbanistica, Ambiente e Sviluppo Sostenibile del Comune di Aosta, Delio Donzel, si è riunito l'Osservatorio della qualità dell’aria in ambito urbano, composto, tra gli altri, da rappresentanti degli Assessorati regionali dell'Ambiente, Risorse Naturali e Corpo Forestale e Opere pubbliche, dall’Arpa, dall'ACI, da Confindustria, da Legambiente regionale, Codacons, e da altre associazioni di categoria.

L’incontro si è svolto presso il Salone del Consiglio del Municipio di Aosta e Arpa è intervenuta presentando la valutazione della qualità dell’aria nel 2018 e i primi dati del 2019 e illustrando i dati relativi al prelievo di polveri effettuati nel parcheggio pluripiano di via 1° maggio raffrontati con i dati dei deposimetri.

Presentazione Osservatorio Qualità dell'Aria - 17/06/2019

E’ stato evidenziato come, presso tutte le stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria di Aosta, le concentrazioni degli inquinanti, nel corso del 2018 e dei primi mesi del 2019, siano diminuite rispetto agli anni precedenti. Questo miglioramento generale è dovuto in gran parte al fatto che la passata stagione invernale, periodo di solito critico per la qualità dell’aria urbana, è stata caratterizzata da condizioni particolarmente favorevoli alla dispersione degli inquinanti (temperature superiori alle medie, forte vento, abbondanti piogge). Tuttavia, anche l'impegno costante che lo stabilimento della CAS continua a mettere nell'apportare continue migliorie, finalizzate alla diminuzione dell'impatto ambientale generato, ha sicuramente giocato un ruolo chiave in questo trend migliorativo. L’attenzione è poi stata rivolta ai dati provenienti dalla centralina di via 1° maggio, entrata di nuovo in funzione a gennaio 2018, al termine dei lavori di costruzione del parcheggio pluripiano. La stazione è stato dotata, a partire dal 1 gennaio 2019, di uno strumento che misura la massa delle particelle in base al loro diametro, fornendo i dati orari relativi alle diverse granulometrie (PM1, PM2,5, PM4, PM10 e PM totali). Utilizzando i dati relativi al vento, forniti dalla stazione meteorologica di Saint Christophe, è stato possibile verificare come, per quanto riguarda le particelle fini (PM1), in realtà non ci siano grandi differenze, nei diversi giorni della settimana, tra le concentrazioni misurate nelle stazioni di P.zza Plouves e quelle di Via 1°maggio. Le concentrazioni di PM10, invece, risultano essere sensibilmente più alte (soprattutto nella fascia pomeridiana, quando il vento proveniente da est è più forte) in Via 1° maggio rispetto a P.zza Plouves. In queste condizioni infatti, la stazione di Via 1° maggio si trova sottovento al vicino stabilimento della Cogne Acciai Speciali e questo fa aumentare i valori delle polveri PM10 più in questa zona che nel resto dell’aerea urbana di Aosta. 

In merito al secondo punto all’ordine del giorno, Arpa ha mostrato i dati relativi al confronto tra le quantità di metalli presenti nella polvere raccolta nel parcheggio di Via 1° maggio e quelle dei deposimetri posizionati presso le altre stazioni di misura. Ciò che è emerso è che l’impronta dei metalli nella polvere prelevata nel parcheggio pluripiano di Via 1° maggio, come era facilmente immaginabile, evidenzia la presenza di metalli emessi dall’acciaieria. In questa polvere, le analisi chimiche di laboratorio, hanno mostrato anche la presenza di idrocarburi e di elementi crostali da risollevamento, legati entrambe al transito delle auto in entrata/uscita dal parcheggio.

L’ultimo intervento della mattinata è stato quello da parte di CAS relativo alla presentazione dei progetti di miglioramento dell’impatto ambientale che verranno attuati nel corso dell’estate 2019. Per 5 settimane l’acciaieria rimarrà ferma in modo da consentire la realizzazione di due importanti interventi strutturali migliorativi sia per le emissioni di inquinanti sia per l’inquinamento acustico generato dallo stabilimento. 

Il primo intervento riguarderà la captazione delle emissioni diffuse con la sostituzione della cappa esistente con una più performante dotata di un tubo di aspirazione di diametro maggiore. La seconda miglioria, invece, prevede la costruzione della “Dog house”, un involucro posizionato intorno al forno in grado di ridurre le emissioni sonore.

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