Anche in questa edizione, gli indicatori sono presentati in schede e organizzati in capitoli secondo lo schema interpretativo illustrato nell’introduzione.

Per ogni indicatore si riportano diversi riquadri di organizzazione dell’informazione.

 

Presentazione

Figura 1 Esempio di Presentazione di un indicatore


Figura 1 Esempio di Presentazione di un indicatore

Il riquadro di Presentazione (Figura 1) contiene:

  • una breve descrizione di qual è l’argomento della scheda
  • il messaggio chiave trasmesso, cioè una breve sintesi dei contenuti
  • l’obiettivo che si vuole raggiungere introducendo quell’indicatore: a quale domande di conoscenza si risponde, perché è stato introdotto quell’indicatore
  • il ruolo dell’ARPA. Questa informazione è rilevante perché nella maggior parte dei casi l‘Agenzia produce l’informazione, ma in altri casi elabora informazioni di altre fonti.


Le voci riportate in grassetto sono una novità di questa edizione, introdotta inseguito all’esperienza precedente e all’esigenza di rendere più leggibile e meno schematica la presentazione dei dati.

 

Classificazione

Accanto alle informazioni di Presentazione, viene riportata l’appartenenza dell’indicatore alle aree tematiche del Sistema Informativo Ambientale nazionale, il SINAnet, a sua volta facente parte, a livello europeo, di EIOnet, la rete di informazione ed osservazione ambientale (Environment Information and Observation network) dell’Agenzia Europea.

L’elenco di tutte le Aree Tematiche e Temi SINAnet è riportato nella Tabella 1, estratto dall’annuario dei dati ambientali 2012 dell’Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale (ISPRA). Ogni indicatore considerato nella Relazione viene classificato secondo l’Area tematica SINAnet e il Tema ambientale di riferimento, Figura 2.

guida lettura tab1

Tabella 1– Aree tematiche e Temi SINAnet. Da Annuario ISPRA 2012, disponibile su sito http://annuario.isprambiente.it/

 

Figura 2 Esempio di Classificazione di un indicatore


Figura 2 Esempio di Classificazione di un indicatore

Oltre alla classificazione tematica, viene considerata anche la posizione dei vari indicatori (ovvero degli argomenti e degli ambiti d’azione che ne costituiscono l’oggetto) rispetto allo schema Determinanti – Pressioni – Stato – Impatti – Risposte che esprime le relazioni sussistenti in ambiente tra cause, effetti, e retroazione degli effetti sulla cause.
Le categorie DPSIRe le loro relazioni reciproche costituiscono una presenza costante nella reportistica ambientale attuale.

 

 

Riferimenti

Figura 3 esempio di riquadro dei riferimenti


Figura 3 esempio di riquadro dei riferimenti

Il riquadro dei riferimenti introduce l’indicazione puntuale e dettagliata della normativa ambientale specifica, e, laddove disponibili, dei valori limite o dei livelli di riferimento in vigore. Precisa se il legame con la normativa è diretto, cioè se la quantificazione dell’indicatore è richiesta direttamente dalla normativa o se, comunque, è necessario per adempiere alla normativa, oppure se il legame è indiretto.
La normativa è considerata a livello europeo, nazionale e regionale.
Il confronto con i valori limite è, naturalmente, evidenziato anche nella parte di elaborazione e presentazione di ogni indicatore.
Dove l’informazione è disponibile, vengono elencati anche indicatori analoghi presenti in altre relazioni europee, nazionali o regionali.
In Figura 3 è riportato un esempio.

 

Valutazione

Figura 4 Esempio di riquadro della Valutazione


Figura 4 Esempio di riquadro della Valutazione

Il riquadro della Valutazione, Figura 4, riporta in formato grafico elementi di giudizio, da parte degli esperti che l’hanno compilata, inerenti allo stato e alla tendenza. Per il primo parametro sono utilizzati disegni di faccine sorridenti, neutre o imbronciate per dare rispettivamente valutazioni buone, sufficienti o scarse. Nel secondo caso si utilizzano frecce in salita, piatte o in discesa per indicare una tendenza al miglioramento, alla stabilità o al peggioramento dello stato dell’ambiente limitatamente all’indicatore in esame.

 

Informazione sui dati

Il riquadro di Informazione sui dati contiene una serie di informazioni che consentono di dare il giusto peso ai contenuti dell’indicatore. Esso riporta:

Figura 5 Esempio di Informazione sui dati


Figura 5 Esempio di Informazione sui dati

  • La qualità dell’informazione: in questa edizione si è cambiato l’approccio rispetto alle precedenti adottando quello utilizzato da ISPRA nell’Annuario dei dati ambientali. Vengono valutati quattro parametri: Rilevanza, cioè aderenza dell’indicatore rispetto alla domanda di informazione relativa alle problematiche ambientali, Accuratezza, data da elementi quali l’affidabilità delle fonti dei dati o la validazione dei dati, la Comparabilità nel tempo, cioè la completezza della serie nel tempo, consistenza e omogeneità della metodologia di costruzione dell’indicatore nel tempo e la Comparabilità nello spazio, cioè l’uso di metodologie, di costruzione dell’indicatore, simili o uguali nelle varie regioni/province unitamente all’affidabilità all’interno delle stesse. A ciascuna componente viene assegnato un punteggio da 1 a 3 (1 = nessun problema, 3 = massime riserve).  Il risultato, derivato dalla somma con uguali pesi dei punteggi attribuiti a rilevanza, accuratezza, comparabilità nel tempo e nello spazio, definisce la qualità dell’informazione rappresentata graficamente con un numero progressivo (da 1 a 3) di stelle, secondo il seguente codice: punteggio da 4 a 6 corrisponde a 3 stelle, da 7 a 9 2 stelle,  da 10 a 12 1 stella.
  • La proprietà del dato: indica chi è il proprietario del dato, in genere l’ARPA medesima, ma non sempre.
  • La periodicità di aggiornamento: indica con quale cadenza l’indicatore viene aggiornato.
  • La data di aggiornamento: indica la data dell’ultimo aggiornamento di cui l’indicatore riporta i dati.
  • La copertura temporale: indica a partire da quando sono raccolti i dati riportai nell’indicatore.
  • La copertura territoriale: indica la copertura del dato rispetto al territorio regionale.


Finora sono stati elencati gli elementi fissi per tutti gli indicatori, le informazioni preliminari ai contenuti. Chiaramente, dopo questi riquadri vengono inseriti i contenuti veri e propri in formati liberi, diversi per ogni indicatore: testi, tabelle e grafici di diverso tipo vengono utilizzati per rappresentare al meglio i contenuti.

Indicatori correlati presenti nella presente relazione

guida lettura fig6


Figura 6 Esempio di Indicatori correlati nella presente relazione

Il riquadro indicatori correlati nella presente relazione, inserito solo sulla versione online, riporta i link agli indicatori presenti nella medesima edizione della relazione la cui lettura può essere interessante in relazione al contenuto dell’indicatore in esame.

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