Presentazione

Descrizione

L'indicatore presenta la percentuale di territorio coperta da neve e la quantità d'acqua contenuta nel manto nevoso a livello regionale.

Messaggio chiave

La temperatura e le precipitazioni influiscono direttamente sulla permanenza della neve al suolo (SCA) e sul suo contenuto in acqua (SWE). Il monitoraggio dell'evoluzione temporale di tali parametri fornisce indicazioni dell'impatto delle variazioni climatiche sulla diponibilità idrica. La sintesi per i decisori politici redatta dal gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC 2007) afferma che “è stato osservato un recente declino della permanenza al suolo della copertura nevosa nelle Alpi e che tale declino è principalmente dovuto al riscaldamento climatico”. Il rapporto IPCC mette inoltre in evidenza come i futuri scenari di riscaldamento climatico potranno determinare un'ulteriore diminuzione delle precipitazioni ed un aumento delle temperature, influendo in modo negativo sulla permanenza della neve e sulla quantità d'acqua resa disponibile al momento della fusione primaverile.

Obiettivo

L’obiettivo di questo indicatore è presentare l'evoluzione stagionale dell'estensione della copertura nevosa e del suo contenuto di acqua. La neve riveste una grande importanza nel bilancio idrologico dei bacini alpini, i cui deflussi tardo primaverili ed estivi sono alimentati in gran parte dalla fusione delle riserve d'acqua accumulate sotto forma di neve durante la stagione invernale. Gli effetti dei cambiamenti climatici sulle precipitazioni e sulla permanenza al suolo della neve possono influenzare direttamente la disponibilità idrica in una regione come la Valle d'Aosta. La conoscenza dell'estensione della copertura nevosa e della quantità di acqua presente nel manto nevoso forniscono pertanto informazioni direttamente utilizzabili per la quantificazione della disponibilità idrica.

Ruolo di Arpa

I dati necessari all'elaborazione dell'indicatore vengono acquisiti dal sensore MODIS del satellite TERRA, dalle stazioni della rete meteorologica regionale e da rilevatori di molteplici enti (si veda la successiva sezione Presentazione ed analisi). ARPA VdA elabora i dati necessari alla realizzazione dell'indicatore 

Classificazione

Area tematica SINAnet

Idrosfera

Tema SINAnet

Risorse idriche ed usi sostenibili

DPSIR

S

Determinanti - Pressioni - Stato - Impatto - Risposte

Valutazione

Stato*

Non applicabile 

Tendenza*

Non applicabile 

* La serie di dati è ancora troppo breve per evidenziare tendenze statisticamente significative

Informazione sui dati

Qualità dell'informazione

Rilevanza

Accuratezza

Comparabilità nel tempo

Comparabilità nello spazio

 

Proprietà del dato

ARPA VdA e  Centro Funzionale della Regione Autonoma Valle d'Aosta 

Periodicità di aggiornamento

Estensione copertura nevosa: bisettimanale

Contenuto d'acqua nella neve: bisettimanale nel periodo Novembre - Maggio 

Data di aggiornamento

Settembre 2014

Copertura temporale

Estensione copertura nevosa: 2000 - 2014 

Contenuto d'acqua nella neve: 2002 - 2014

Copertura territoriale

L'estensione della copertura nevosa viene derivata da un'immagine satellitare e copre l'intero territorio regionale. La quantità di acqua contenuta nel manto nevoso viene campionata in numerosi (30-60) punti all'interno del territorio regionale e successivamente spazializzata con un modello statistico. 

Riferimenti

Inquadramento normativo

L’indicatore non ha riferimenti normativi

Relazione con la normativa

L’indicatore non ha riferimenti normativi 

Livelli di riferimento

Non applicabile

Indicatori analoghi presenti in altre relazioni

Questo indicatore è incluso nel rapporto redatto dal gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC) ed è compreso tra gli indicatori del rapporto dell'Agenzia Ambientale Europea (EEA) “Impacts of Europe's changing climate”. 

Indicatori correlati nella presente relazione

Presentazione e analisi

L'estensione della copertura nevosa indica la percentuale del territorio regionale occupato da neve. L'elaborazione di tale dato viene effettuata a partire da immagini satellitari acquisite dal sensore MODIS con risoluzione spaziale (dimensione minima della cella alla quale sono associate le informazioni sul terreno) di 500 m e una risoluzione temporale di 8 giorni. A partire dal dato ad 8 giorni è possibile calcolare la media mensile e ricostruire la serie temporale della copertura nevosa settimanale a partire dal febbraio del 2000, data dalla quale sono disponibili le immagini satellitari. L'indicatore presenta l'andamento settimanale dell'estensione della copertura nevosa dell'utlimo anno idrologico (definito per convenzione da inizio novembre a fine ottobre dell’anno successivo) rispetto alla media del periodo 2000-2014.

Il calcolo del contenuto d'acqua del manto nevoso (SWE) si basa sulla conoscenza dell'estensione della copertura nevosa e sulla stima dell'altezza e della densità del manto nevoso effettuata con un modello matematico.
La distribuzione spaziale dell'altezza del manto nevoso si ottiene partendo dalle misure automatiche dei nivometri della rete regionale. La modellizzazione si basa sulla descrizione matematica delle relazioni che esistono tra l'altezza della neve e le caratteristiche morfologiche del terreno: ad esempio, l'altezza della neve aumenta all'aumentare della quota o diminuisce all'aumentare della pendenza. Per quanto riguarda la densità delle neve, vengono utilizzati i dati raccolti dal personale del Corpo Forestale della Valle d’Aosta e del Parco Naturale Mont Avic in appositi rilievi effettuati per la stima del SWE; a questi si aggiungono i dati raccolti dai rilevatori AINEVA e dai rilevatori del servizio MeteoMont.
La stima del SWE a scala regionale consente di conoscere la quantità totale di acqua presente nella neve sul territorio regionale e la sua distribuzione spaziale. Tale stima viene effettuata a partire dal 2002, con una cadenza settimanale, nel periodo novembre-maggio e confluisce nel bollettino idrologico predisposto dal Centro Funzionale Regionale dell'Assessorato opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica.
L'indicatore presenta l'andamento settimanale del SWE nell'ultimo anno idrologico 2013-2014 rispetto alla media degli anni precedenti a partire dal 2002.

SCA SWE evoluzione 2013 2014 ok

 

Fig 1a: Evoluzione mensile dell'estensione della copertura nevosa (SCA) dell'ultimo anno idrologico rispetto alla media del periodo 2000-2014.

Fig 1b:  Evoluzione mensile del contenuto d'acqua del manto nevoso (SWE) nell'ultimo anno idrologico rispetto alla media del periodo 2002-2014.

Il grafico mostra in blu (Fig. 1a) mostra il valore dell'estensione della copertura nevosa nell'anno considerato, in rosso è rappresentata la media del periodo 2000-2014 mentre l'area grigia indica la variabilità (deviazione standard) mensile osservata nel periodo 2000-2014.
Si assiste ad una stagione con valori di copertura nevosa al di sopra delle medie, tranne che per il mese di dicembre. Nel mese di marzo la copertura raggiunge i livelli massimi rispetto agli anni precedenti.

Il grafico mostra in blu (Fig. 1b) l'evoluzione settimanale del SWE nell'anno idrologico considerato; la linea rossa indica la media degli anni idrologici precedenti, mentre l'area grigia ne indica la variabilità. I valori sono espressi in milioni di metri cubi di acqua.
Il confronto tra l'evoluzione settimanale dell'estensione della copertura nevosa e del SWE evidenzia come i massimi valori di entrambi gli indicatori siano, per l'ultimo anno idrologico, nei mesi di febbraio e marzo. I valori di SWE sono in media con gli anni precedenti tranne che per i mesi di febbraio e marzo nei quali raggiungono i massimi dell'ultimo decennio.

 

anomaly 2013 2014

 Fig 2: Evoluzione mensile dell'anomalia di SWE nell'anno idrologico 2013-2014.


Il grafico mostra l'andamento spaziale dell'anomalia di SWE sull'intero territorio regionale. I valori in blu indicano un'anomalia positiva, ovvero valori di SWE superiori alla media storica 2012-2014 mentre i valori in rosso indicano valori inferiori alla media storica. I mesi di febbraio e di marzo 2014 sono stati caratterizzati da valori molto elevati di SWE su quasi tutto il territorio regionale tranne la nella valle centrale. Gli altri mesi sono caratterizzati da valori di anomalia positiva soprattutto nella parte orientale della regione.

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