Presentazione

Descrizione

L’indicatore fornisce informazioni sull’intensità e sulla direzione del vento misurato in alcune stazioni meteorologiche della Valle d’Aosta. L’intensità del vento è espressa in m/s e lo strumento di misura è l’anemometro. La direzione del vento, che per convenzione è sempre la direzione di provenienza, è espressa in gradi (0-360) misurati in senso orario a partire da nord e lo strumento di misura è l’anemoscopio. Secondo quanto prescritto dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale, le misure del vento devono essere fatte ad un’altezza di almeno 10 m dal suolo ed in campo aperto, per minimizzare gli effetti del suolo sul flusso. 

Messaggio chiave

Le misure del vento sono fortemente influenzate dalla posizione della stazione di misura rispetto all’orografia locale e dunque sono rappresentative di un’area di estensione limitata. Per le stazioni della Valle d’Aosta, l’orografia condiziona fortemente il regime di vento: in tutte le stazioni studiate, si vede una predominanza dei venti che spirano lungo l’asse vallivo (da monte o da valle) e, in generale, le stazioni di fondovalle hanno velocità medie inferiori rispetto alle stazioni di montagna. Inoltre, dall’analisi delle serie storiche, non si osserva variabilità significativa nelle direzioni di provenienza mentre da un anno all’altro si può vedere una variazione della velocità media. 

Obiettivo

Il sistema climatico è un sistema complesso, costituito dall’atmosfera, la superficie terrestre, la neve e il ghiaccio, gli oceani e dalle interazioni tra queste componenti. La componente atmosfera è particolarmente importante per la caratterizzazione del clima, definito come tempo meteorologico medio. Il clima è usualmente descritto in termini di media e di variabilità di temperatura, precipitazioni, vento in un periodo di tempo (tipicamente 30 anni, come indicato dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale). Il riconoscimento e la stima dei trend delle variabili climatiche devono essere effettuati attraverso l’elaborazione statistica delle serie temporali di dati rilevati dalle stazioni di monitoraggio presenti sul territorio.
I fenomeni di dispersione degli inquinanti in aria sono fortemente condizionati dall’intensità e dalla direzione del vento. Per questo motivo, le stazioni della rete di monitoraggio della qualità dell’aria di ARPA Valle d’Aosta sono state da sempre dotate di strumenti per la misura del vento per poter interpretare correttamente le misure di concentrazione degli inquinanti in aria. Ad esempio, una diminuzione delle concentrazioni di polveri è generalmente associata ad un aumento dell’intensità del vento mentre le condizioni di calma di vento, a volte associate a situazioni di inversione termica, sono favorevoli all’accumulo di inquinanti con conseguente aumento delle concentrazioni.  I dati di vento sono anche utilizzati come dati di ingresso alla catena modellistica utilizzata da ARPA Valle d’Aosta per effettuare le simulazioni di dispersione di inquinanti in aria.
La conoscenza del regime di vento è anche importante nell’ambito della previsione degli incendi boschivi o per valutare il potenziale eolico di un sito. 

Ruolo di Arpa

ARPA Valle d'Aosta è responsabile della rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria che raccoglie i dati di vento utilizzati per la compilazione del presente indicatore. 

Classificazione

Area tematica SINAnet

Atmosfera

Tema SINAnet

Clima

DPSIR

S

Determinanti - Pressioni - Stato - Impatto - Risposte

Valutazione

Stato

n.a.

Tendenza*

n.a.

*Non si osserva una tendenza evolutiva nella intensità media annua e nella distribuzione annua della direzione del vento.

Informazione sui dati

Qualità dell'informazione

Rilevanza

Accuratezza

Comparabilità nel tempo

Comparabilità nello spazio

1 1 1 3

 

Proprietà del dato

ARPA Valle d’Aosta e RAVA - Centro Funzionale Regionale

Periodicità di aggiornamento

Annuale

Data di aggiornamento

31/12/2013

Copertura temporale

1995-2013 (l’anno di inizio dipende dal sito di misura) 

Copertura territoriale

Le stazioni meteorologiche dotate di strumenti per la misura del vento, appartenenti sia alla rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria di ARPA Valle d’Aosta sia alla rete di monitoraggio idro-meteorologica regionale, sono distribuite su tutto il territorio regionale. 

Riferimenti

Inquadramento normativo

Non applicabile 

Relazione con la normativa

Non applicabile 

Livelli di riferimento

Non applicabile

Indicatori analoghi presenti in altre relazioni

Non presenti

Presentazione e analisi

Tra tutte le stazioni di misura presenti sul territorio regionale, sono state scelte due stazioni: Saint-Christophe nel fondovalle centrale e Etroubles in montagna.

 fig1

Stazione di Saint-Christophe, località Aeroporto (545 m)

fig2

Stazione di Etroubles, località Chevrière (1330 m)

Per ognuna delle stazioni scelte è stata calcolata la frequenza percentuale in classi di velocità (tabella 1), definite a partire dalla scala Beaufort.

m/s
Calma di vento v<=0.5
Bava di vento 0.5<v<=1.5
Brezza leggera 1.5<v<=3
Brezza tesa 3<v<=5
Vento moderato 5<v<=8
Vento teso 8<v<=10
Vento forte v>10

Sono stati analizzati, nel periodo considerato, tutti i dati orari di velocità e ognuno di essi è stato inserito in una classe di velocità. Le frequenze sono state poi calcolate come percentuale rispetto al numero dei dati disponibili. Le frequenze relative all’anno 2013 sono state confrontate con quelle dei dodici anni precedenti.

 

AMB ATM 004 1a 1213 res

AMB ATM 004 1b 1213 res

 Distribuzione in classi di velocità

Per analizzare la direzione del vento, è stata calcolata la frequenza percentuale per ognuno degli otto settori di provenienza (tabella 2).

° nord
nord dir>=337.5 o dir<22.5
nord-est 22.5<=dir<67.5
est 67.5<=dir<112.5
sud-est 112.5<=dir<157.5
sud 157.5<=dir<202.5
sud-ovest 202.5<=dir<247.5
ovest 247.5<=dir<292.5
nord-ovest 292.5<=dir<337.5

Le frequenze relative all’anno 2013 sono state confrontate con quelle dei dodici anni precedenti.

AMB ATM 004 2a 1213 res
AMB ATM 004 2b 1213 res

 Distribuzione in settori di provenienza

A partire dai dati orari misurati negli ultimi 13 anni (2001-2013) è stato realizzato il boxplot delle velocità medie orarie per ognuna delle stazioni scelte. Il boxplot è una rappresentazione grafica utilizzata per descrivere la distribuzione di un campione: un rettangolo suddiviso in due parti da cui escono due segmenti. La linea che lo divide è la mediana ed il rettangolo è delimitato in basso dal primo quartile Q1 ed in alto dal terzo quartile Q3. La distanza tra il terzo ed il primo quartile è una misura della dispersione della distribuzione ed il 50% delle osservazioni si trova tra questi due valori. Le linee che si allungano dai bordi della scatola, i baffi, individuano gli intervalli in cui sono posizionati i valori rispettivamente minori di Q1 e maggiori di Q3. I punti estremi dei "baffi", nel grafico qui realizzato, evidenziano i valori adiacenti. Se si indica con r = (Q3-Q1) la differenza interquartilica, il valore adiacente inferiore è il valore più piccolo tra le osservazioni che risulta maggiore o uguale a Q1-1,5r. Il valore adiacente superiore, invece, è il valore più grande tra le osservazioni che risulta minore o uguale a Q3+1,5r. Pertanto se gli estremi della distribuzione sono contenuti tra Q1-1,5r e Q3+1,5r essi coincideranno con gli estremi dei "baffi", altrimenti come estremi verranno usati i valori Q1-1,5r e Q3+1,5r.

Qui si sono volute aggiungere due ulteriori informazioni: il punto che si trova all’interno del rettangolo è il valore medio annuo e lungo i baffi è stato indicato il valore massimo della velocità media oraria nell’anno considerato.

AMB ATM 004 3a 1213 res
AMB ATM 004 3b 1213 res

 Boxplot delle velocità medie orarie

Sono stati considerati tutti i dati disponibili dal 1995 al 2013 e sono state calcolate le velocità medie mensili. I dati relativi all’anno 2013 sono stati confrontati con i dati mensili mediati sul periodo 1995-2012; l’area colorata sul grafico ne indica la variabilità.

AMB ATM 004 4a 1213 res
AMB ATM 004 4b 1213 res

 Confronto delle velocità medie mensili del 2013 con quelle del periodo 1995-2012

Commenti

A Saint-Christophe per circa il 40% delle ore si hanno condizioni di calma di vento; il 70% del totale appartiene alle due classi calma di vento e bava di vento, indicando quindi un regime  di vento caratterizzato da velocità basse. A Etroubles la calma di vento si ha per meno del 20% delle ore, mentre sono più frequenti le condizioni di bava di vento (all’incirca il 30%) e di brezza leggera (tra il 20% e il 30% delle ore).

Dall’analisi delle rose dei venti, si vede in entrambi i siti che le direzioni più frequenti sono quelle corrispondenti alla direzione della valle. Si vede anche come, in condizioni di normale funzionamento della stazione, le rose dei venti non variano molto da un anno all’altro.

Nella stazione di Saint-Christophe il vento è generalmente di intensità inferiore ad Etroubles, con una velocità media annua intorno ai 2 m/s mentre ad Etroubles la velocità media annua si attesta intorno ai 3 m/s. Anche i valori massimi della velocità media oraria sono inferiori nel fondovalle rispetto ad una stazione di montagna.

In entrambe le stazioni, si conferma quanto osservato sui dati relativi al 2012, la velocità media mensile nel 2013 è risultata infatti generalmente paragonabile a quella del periodo 1995-2012. Nel 2013 i mesi di marzo e aprile sono risultati essere meno ventosi in entrambi i siti di misura. Nei mesi di luglio e agosto sono state registrate velocità superiori alla media nella stazione di Saint-Christophe, mentre nello stesso periodo nella stazione di Etroubles si osservano velocità inferiori rispetto alla media sugli anni precedenti.

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