Presentazione

Descrizione

Il presente indicatore si basa sui dati di concentrazione di biossido di zolfo in atmosfera, misurate nelle stazioni di monitoraggio distribuite sul territorio regionale e raccolti da ARPA VdA. Per ogni sito sono stati calcolati i seguenti parametri statistici richiesti dalla normativa vigente:

  • n. di superamenti del valore medio giornaliero di 125 µg/m3
  • n. di superamenti del valore medio orario di  350 µg/m3
  • valore medio annuo per la potezione degli ecosistemi

Poichè negli ultimi anni non si sono verificati superamenti dei limiti normativi, vengono presentate le serie storiche dei il valori massimi della media giornaliera e della media oraria misurati negli ultimi anni.

Messaggio chiave

Fino a pochi anni fa, era considerato come uno dei principali inquinanti atmosferici a causa degli effetti evidenti sull’uomo e sull’ambiente. Ultimamente, la sua significatività in Italia e in Europa si è sensibilmente ridotta grazie alle notevole riduzione delle emissioni dovuta all’utilizzo di combustibili a basso e bassissimo tenore di zolfo.

Obiettivo

L’obiettivo è fornire un’informazione sullo stato della qualità per quanto attiene all’entità delle concentrazioni di biossido di zolfo e al rispetto dei valori limite stabiliti dalla normativa vigente  per tale inquinante.

Il biossido di zolfo (SO2) è un gas incolore, dall’odore acre e pungente e molto solubile in acqua. E’ un inquinante primario che, una volta immesso in atmosfera, permane inalterato per alcuni giorni e può essere trasportato a grandi distanze, contribuendo al fenomeno dell'inquinamento transfrontaliero. Esso è all’origine della formazione di deposizioni acide, secche e umide, e alla formazione del particolato fine secondario.
Le principali sorgenti sono costituite dagli impianti di produzione di energia, dagli impianti termici di riscaldamento, da alcuni processi industriali e, in minor misura, dal traffico veicolare.


L’SO2 è in inquinante nocivo per la salute umana e per l’ambiente.
A causa dell'elevata solubilità in acqua, l’SO2 viene assorbito facilmente dalle mucose del naso e dal tratto superiore dell'apparato respiratorio. In atmosfera, la SO2, attraverso reazioni con l’ossigeno e le molecole di acqua, contribuisce all’acidificazione delle precipitazioni, con effetti negativi sulla salute dei vegetali. Per tale motivo la sua misura è espressamente richiesta dalla normativa europea e italiana.

Ruolo di Arpa

ARPA è responsabile della rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria che raccoglie i dati  utilizzati per la compilazione del presente indicatore.

Classificazione

Area tematica SINAnet

Atmosfera

Tema SINAnet

Qualità dell'aria

DPSIR

S

Determinanti - Pressioni - Stato - Impatto - Risposte

Valutazione

Stato

buono

Tendenza

stabile

Informazione sui dati

Qualità dell'informazione

Rilevanza

Accuratezza

Comparabilità nel tempo

Comparabilità nello spazio

1 1 1 1

 

Proprietà del dato

ARPA Valle d'Aosta

Periodicità di aggiornamento

Annuale

Data di aggiornamento

31/12/2013

Copertura temporale

Dal 1995

Copertura territoriale

1 sito fisso di monitoraggio: Aosta-Piazza Plouves

Indicatori correlati nella presente relazione

Riferimenti

Inquadramento normativo

  • Dlgs. 13 agosto 2010, n.155 (Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa)
  • dir. 2008/50/CE del Parlamento europeo e del consiglio del 21 maggio 2008 relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa

Relazione con la normativa

La quantificazione di tale indicatore è esplicitamente richiesta dalla normativa vigente.

Livelli di riferimento

RIFERIMENTO PARAMETRO VALORE
SO2 Valore limite per la protezione della salute umana Media giornaliera Massimo 3 giorni all’anno di superamento della media giornaliera di 125 µg/m3
Valore limite per la protezione della salute umana Media oraria Massimo 24 ore all’anno di superamento della media oraria di  350 µg/m3
Soglia di allarme Media oraria (su tre ore consecutive) 500 µg/m3
Livelli critici per la protezione degli ecosistemi Media annuale e Media invernale (1° ottobre – 31 marzo) 20 µg/m3

Indicatori analoghi presenti in altre relazioni

Lo stesso indicatore, con valenza nazionale, è presentato sull’annuario dei dati ambientali redatto da ISPRA e con valenza regionale nelle relazioni stato ambiente delle altre regioni italiane.

Presentazione e analisi

Sintesi dei dati di concentrazione di SO2 rilevati nel 2013

Aosta Piazza Plouves
Tipologia di sito Fondo Urbano
Massima media oraria nell’anno 182
Massima media giornaliera nell’anno 27
n. di superamenti del valore giornaliero di 125 µg/m3 0
n. di superamenti del valore orario di  350 µg/m3 0
media annua 5

 

Andamento dei valore massimo giornaliero di SO2 misurato nell'anno (µg/m3) per i siti fissi di monitoraggio regionali. Periodo 2005-2013.

So2 max media giornaliera 1213

 

Andamento dei valore massimo orario di SO2 misurato nell'anno (µg/m3) per i siti fissi di monitoraggio regionali. Periodo 2005-2013.

So2 max media oraria 1213

 

Commenti

Negli ultimi anni i limiti normativi sulla media orarie e sulla media giornaliera non sono mai stati superati:  le concentrazioni misurate risultano basse e relativamente costanti  a seguito del miglioramento delle caratteristiche merceologiche dei gasoli e degli oli combustibili e della diffusione del metano e GPL per il riscaldamento.
Ad Aosta, dove vi è la presenza di un impianto industriale riilevante, si evidenziano concentrazioni massime orarie significative ma comunque ampiamente inferiore ai riferimenti normativi.

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