Presentazione

Descrizione

L’indicatore riporta il numero, la tipologia e la provenienza geografica  delle richieste di intervento per disturbo da rumore in ambiente di vita, la tipologia di sorgente che ne è all’origine, nonché il riscontro dei superamenti dei limiti normativi.

Messaggio chiave

L’ARPA della Valle d’Aosta ha ricevuto, dal 1992 al mese di dicembre 2013, 326 richieste di intervento per rumorosità considerata disturbante. Di queste il 43,3% (141 richieste) è da imputare a locali di  intrattenimento come discopub, discoteche, bar e ristoranti, il 14,4%  (47 richieste) ad attività artigianali e il 10,1% (33 richieste) ad altre attività commerciali di vendita. Dai controlli effettuati emerge un effettivo problema di inquinamento acustico, poiché le situazioni che producono il superamento dei valori limite differenziali di immissione di rumore in ambiente abitativo sono più dell'80% di quelle valutate.

Obiettivo

L’indicatore quantifica l’attività di controllo con misurazioni del rispetto dei limiti vigenti (l. quadro 447/1995) in ambiente esterno e/o all’interno degli ambienti abitativi con distinzione fra le diverse tipologie di sorgenti (attività produttive, attività di servizio e/o commerciali, cantieri, manifestazioni temporanee, infrastrutture stradali, ferroviari...).
Nella grande maggioranza dei casi, le richieste di intervento per disturbo da rumore riguardano il rumore immesso all’interno delle abitazioni. In questi casi si applicano i valori limite differenziali previsti dall’articolo 4 del d.p.c.m. 14 novembre 1997.
Le situazioni di non conformità vengono quantificate attraverso la percentuale di sorgenti controllate per cui si è riscontrato almeno un superamento dei valori limite fissati dalla normativa vigente.
L'indicatore, descrivendo l’impatto dell’inquinamento acustico attraverso i controlli effettuati a seguito di lamentele da parte dei cittadini, fornisce importanti indicazioni sulle cause principali di disagio e deterioramento della qualità della vita percepite dalla popolazione per effetto dell’esposizione a rumore.
Esso riguarda tutto il territorio valdostano ed ha  una buona copertura temporale poiché sono state analizzate  le richieste e i controlli a partire dall’anno 1992 (primo anno di attività in Valle d'Aosta nel campo dell’acustica) fino al 2013. L’indicatore ha come ulteriori obiettivi la quantificazione delle variazioni nel tempo delle tipologie di sorgenti sonore che producono lamentele e il monitoraggio del loro numero a seguito dell’entrata in vigore di provvedimenti legislativi preventivi. Sulla base di quanto previsto dalla l.r. 9/2006, e ribadito in seguito dall’art. 14 della successiva l.r. 20/2009 sull’inquinamento acustico, l’ARPA Valle d’Aosta  interviene per la verifica del rispetto dei limiti di rumore ambientale su richiesta del Corpo Forestale regionale, delle amministrazioni comunali e non più su chiamata diretta da parte di cittadini, come avveniva in passato. Ciò ha di fatto introdotto un filtro ed un’ufficialità che possono aver influito sul numero di richieste di intervento pervenute all’Agenzia.

Ruolo di Arpa

Sin dalla sua istituzione l’ARPA riceve richieste di intervento scritte da parte dei cittadini per segnalazioni di rumore disturbante e svolge i rilievi fonometrici per la verifica del rispetto dei valori limite di rumore vigenti in ambiente di vita. A seguito dell’entrata in vigore della legge regionale, l’ARPA effettua attività di vigilanza e controllo a supporto di Comuni, Corpo Forestale della Valle d’Aosta ed altri organi di Polizia Giudiziaria e non più su diretta richiesta dei cittadini.

Classificazione

Area tematica SINAnet

Rumore

Tema SINAnet

Rumore

DPSIR

I/R

Determinanti - Pressioni - Stato - Impatto - Risposte

Valutazione

Stato

scarso

Tendenza

stabile

Informazione sui dati

Qualità dell'informazione

Rilevanza

Accuratezza

Comparabilità nel tempo

Comparabilità nello spazio

1 1 1 1

 

Proprietà del dato

ARPA Valle d'Aosta

Periodicità di aggiornamento

Annuale

Data di aggiornamento

31/12/2013

Copertura temporale

Dal 1992

Copertura territoriale

L’attività svolta dall’ARPA in questo ambito è estesa in modo omogeneo a tutta la regione.

Riferimenti

Inquadramento normativo

  • d.p.c.m. 1 marzo 1991 (Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambiente abitativi e nell’ambiente esterno)
  • art. 14 della l. quadro 26 ottobre 1995, n. 447 (Legge quadro sull’inquinamento acustico)
  • d.p.c.m. 14 novembre 1997 (Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore)
  • l.r. 30 giugno 2009, n. 20 (Nuove disposizioni in materia di prevenzione e riduzione dell’inquinamento acustico. Abrogazione della legge regionale 29 marzo 2006, n.9.)
  • d.g.r. 2 novembre 2012, n 2083 (Approvazione delle disposizioni attuative della legge regionale 30 giugno 2009, n. 20 recante “Nuove disposizioni in materia di prevenzione e riduzione dell’inquinamento acustico. Abrogazione della legge regionale 29 marzo 2006, n. 9) - art. 2 comma 1, lettere a), b), d) e g)

Relazione con la normativa

La quantificazione dell’indicatore non è richiesta direttamente dalla normativa, ma  è collegata alla posizione di livelli limite o di riferimento normativi.

Livelli di riferimento

Le richieste di intervento per disturbo da rumore riguardano, nella grande maggioranza dei casi, il rumore immesso all’interno delle abitazioni. In questi casi, si applicano i valori limite differenziali introdotti dell’articolo 4 del d.p.c.m. 14 novembre 1997: la differenza tra il rumore all’interno degli ambienti abitativi in presenza e in assenza della sorgente considerata disturbante non deve superare, a parità delle altre condizioni acustiche, 5 dB di giorno (06-22) e 3 dB di notte (22-06).

Indicatori analoghi presenti in altre relazioni

Lo stesso indicatore, con valenza nazionale, è presentato sull’annuario dei dati ambientali redatto da ISPRA e con valenza regionale nelle relazioni stato ambiente delle altre regioni italiane.

Presentazione e analisi

Tipologia di sorgenti considerate disturbanti che hanno dato origine alle richieste di intervento:
N. totale di richieste di intervento per disturbo da rumore, periodo 1992 - 2013:    326

Num Tot Richieste Intervento 1213

Commenti

I locali considerati di intrattenimento come discopub, discoteche, bar e ristoranti hanno dato origine in questi venti anni, nel loro insieme, a 141 richieste di intervento su 326 (43,3 %). Di queste, 127 sono relative alla diffusione di musica ritenuta disturbante, e in alcuni casi anche al contributo antropico degli avventori, mentre le restanti 14 si riferiscono alla rumorosità di impianti tecnologici a supporto dell’attività.

Seguono le attività artigianali e le attività commerciali di vendita che hanno prodotto, rispettivamente, 47 (14,4 %) e 33 (10,1 %) richieste di intervento per rumorosità disturbante.

 

Distribuzione territoriale e stagionale delle richieste di intervento legate al rumore da attività d’intrattenimento musicale

Distrib Ter stag richieste intervento 1213

Commenti

Le dimensioni dei grafici a torta sono proporzionali al numero di richieste pervenute da ogni località.

La statistica ha considerato, oltre ai locali che forniscono intrattenimento musicale, altri pubblici esercizi di aggregazione, anche all’aperto, quali ristoranti e bar, il cui contributo può essere fornito anche in termini di rumore antropico. Non sono stati considerati in questa indagine i concerti dal vivo e altre attività temporanee, in quanto, benché possano dare luogo a lamentele momentanee alle forze dell’ordine, la loro breve durata, nella maggior parte dei casi, non origina segnalazioni formali scritte.

Le richieste di intervento pervenute a seguito del disturbo provocato da attività di intrattenimento musicale sono state suddivise in base alla data di arrivo in due periodi distinti dell'anno, tenendo conto dei mesi di maggior affluenza turistica specifici della regione Valle d’Aosta: alta stagione (estate e inverno) e bassa stagione (primavera e autunno).

I valori percentuali relativi a tale suddivisione sono stati riferiti, inoltre, al territorio, al fine di caratterizzare i comuni maggiormente interessati dal disturbo sulla popolazione.

La regione Valle d’Aosta ha le caratteristiche peculiari delle regioni alpine in cui gli spazi sono limitati e circoscritti da importanti barriere morfologiche. In più, la connotazione turistica della valle d'Aosta genera in alcuni casi e ne accentua in altri, la vicinanza tra attività rumorose, quali ad esempio locali di intrattenimento musicale, ed edifici residenziali. Il risultato che emerge è che gli esposti dovuti al disturbo da rumore aumentano in alta stagione ed in modo particolare nelle località turistiche, dove confluiscono numerose persone nello stesso periodo.

 

Numero richieste di intervento annue dal 1992 al 31 dicembre 2013

Num Richieste Intervento Annue 1213

Commenti

Il numero di richieste di intervento a seguito dell’entrata in vigore della l.r. 9/2006 e della successiva l.r. 20/2009 è calato di molto rispetto a quelle pervenute negli anni successivi all’entrata in vigore della l. quadro 447/1995 sull’inquinamento acustico e del successivo d.p.c.m. 14 novembre 1997. La diminuzione è riconducibile, da un lato, alla nuova procedura secondo la quale i cittadini rivolgono i loro esposti al Corpo Forestale della Valle d’Aosta e ai Comuni (che poi chiedono supporto tecnico all’ARPA), dall’altro, ad una maggiore considerazione dell’aspetto acustico nelle pratiche di autorizzazione all’esercizio di attività rumorose attraverso gli strumenti di prevenzione previsti dalla legge regionale medesima.

Dopo il dimezzamento avvenuto subito dopo l'entrata in vigore della prima legge regionale sul''inquinamento acustico nell'anno 2006 il numero di richieste di intervento varia tra le 6/7 e le 13 all'anno. 

Percentuali di controlli effettuati dal 1992 al 31 dicembre 2013 sulle richieste di intervento pervenute

 Per Controlli 1213

Commenti

Delle 326 richieste di intervento ricevute in 20 anni di attività, in 211 casi si è proceduto alle rilevazioni fonometriche. La differenza tra il numero di richieste di intervento per rumori molesti e i controlli effettuati è dovuta, nei primi anni successivi alla legge quadro 447/1995, all’esclusione del controllo del limite di immissione differenziale per attività e comportamenti non connessi con esigenze produttive, commerciali e professionali. In questi anni l’ARPA non ha più effettuato misurazioni sulla rumorosità riguardante il rumore di vicinato, quello prodotto dagli impianti condominiali ad uso comune o privato e la rumorosità molesta prodotta dagli animali domestici. Negli anni successivi all’entrata in vigore della legge regionale la minor percentuale di intervento rispetto alle richieste è invece dovuta al fatto che, in alcuni casi, i Comuni intervengono direttamente nella risoluzione della controversia  senza  la necessità di un controllo strumentale da parte dell’ARPA.

 

Percentuali di superamenti dei livelli limite differenziali a seguito di controllo del rumore immesso in ambiente abitativo

 Per Superamenti Livelli 1213

 

Distribuzione negli anni della percentuale di superamento del valore limite differenziale

Figura 6 1213

Commenti

I grafici evidenziano come, dai controlli effettuati attraverso misurazioni fonometriche da parte dell’ARPA, si è verificato nella maggior parte dei casi il superamento dei valori limite differenziali di rumore immesso all’interno di ambienti abitativi. I controlli evidenziano un effettivo problema di inquinamento acustico e la percentuale dei superamenti non diminuisce a fronte invece di una diminuzione nel numero di sorgenti controllate.  Le sorgenti che producono il superamento del valore limite differenziale di rumore immesso in ambiente abitativo sono in grande prevalenza attività di intrattenimento, attività commerciali e altre attività produttive. Dai grafici si vede che, a seguito dell’entrata in vigore del d.p.c.m. 14 novembre 1997, che ha abbassato il livello soglia per l’applicabilità del limite differenziale, c’è stato un significativo aumento delle situazioni con verifica del livello limite differenziale e riscontro del suo superamento (valori superiori all’80%).

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva
 
We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.