Presentazione
Descrizione
Il presente indicatore si basa sui dati di concentrazione di monossido di carbonio in atmosfera, misurati nelle stazioni di monitoraggio di Aosta Piazza Plouves.
Per ogni sito sono stati calcolati i seguenti parametri statistici:
- media massima giornaliera calcolata sulle 8h
Inoltre vengono presentati:
- massima media oraria nell'anno (mg/m3)
- media annuale (mg/m3)
Messaggio chiave
Le concentrazioni di monossido di carbonio misurate in Valle d’Aosta sono molto inferiori ai limiti normativi. Risulta comunque essere l’inquinante più abbondante in atmosfera. E’ l’unico inquinante le cui concentrazioni si misurano in mg/m3 (gli altri inquinanti si misurano in µg/m3 o ng/m3).
Obiettivo
L’obiettivo è fornire un’informazione sullo stato della qualità dell’aria per quanto attiene all’entità delle concentrazioni di CO e al rispetto del valore limite stabilito dalla normativa vigente per il parametro statistico “Massimo giornaliero della media mobile su 8h consecutive”
Il monossido di carbonio è l’inquinante gassoso più abbondante in atmosfera. Proviene dalla combustione di materiali organici quando la quantità di ossigeno a disposizione è insufficiente. In ambito urbano la sorgente principale è rappresentata dal traffico veicolare per cui le concentrazioni più elevate si riscontrano nelle ore di punta del traffico. Il principale apporto di questo gas (fino al 90% della produzione complessiva) è determinato dagli scarichi dei veicoli a benzina in condizioni tipiche di traffico urbano rallentato. E’ considerato un tracciante di inquinamento veicolare.
Altre fonti minori sono costituite dal trattamento e smaltimento dei rifiuti, dalle industrie e raffinerie di petrolio e dalle fonderie ed è, inoltre, prodotto nel corso di incendi.
Si tratta di un inquinante primario che ha una lunga permanenza in atmosfera (può raggiungere i quattro - sei mesi). Nocivo alla salute umana, esso raggiunge facilmente gli alveoli polmonari e, quindi, il sangue dove compete con l'ossigeno per il legame con l'emoglobina. La carbossiemoglobina così formatasi è circa 250 volte più stabile dell'ossiemoglobina riducendo notevolmente la capacità del sangue di portare ossigeno ai tessuti. Gli effetti sanitari sono essenzialmente riconducibili ai danni causati dall'ipossia a carico del sistema nervoso, cardiovascolare e muscolare, causando sintomi quali diminuzione della capacità di concentrazione, turbe della memoria, alterazione del comportamento, confusione mentale, alterazione della pressione sanguigna, accelerazione del battito cardiaco, vasodilatazione e vasopermeabilità con conseguenti emorragie, effetti perinatali.
Gli effetti sull’ambiente sono da ritenersi sostanzialmente scarsi o trascurabili.
La normativa ha stabilito un valore limite per il breve periodo (8 ore) per la salute umana.
Ruolo di Arpa
ARPA è responsabile della rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria che raccoglie i dati utilizzati per la compilazione del presente indicatore.
Classificazione
Area tematica SINAnet |
Atmosfera |
Tema SINAnet |
Qualità dell'aria |
DPSIR |
S |
Determinanti - Pressioni - Stato - Impatto - Risposte
Valutazione
Stato |
![]() |
Tendenza |
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Informazione sui dati
Qualità dell'informazione 


Rilevanza |
Accuratezza |
Comparabilità nel tempo |
Comparabilità nello spazio |
1 | 1 | 1 | 1 |
Proprietà del dato
Arpa Valle d'Aosta
Periodicità di aggiornamento
Annuale
Data di aggiornamento
31/12/2016
Copertura temporale
Dal 1995
Copertura territoriale
Nel 2016: 2 stazioni di monitoraggio in sito fisso: Aosta (Piazza Plouves), Aosta Pépinière
Riferimenti
Inquadramento normativo
- Dlgs. 13 agosto 2010, n.155 (Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa);
- dir. 2008/50/CE del Parlamento europeo e del consiglio del 21 maggio 2008 relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa.
Relazione con la normativa
La quantificazione dell’indicatore è richiesta esplicitamente dalla normativa.
Livelli di riferimento
CO | Valore limite per la protezione della salute umana |
Massimo giornaliero della media mobile su 8h consecutive |
10 mg/m3 |
Indicatori analoghi presenti in altre relazioni
Lo stesso indicatore, con valenza nazionale, è presentato sull’annuario dei dati ambientali redatto da ISPRA e con valenza regionale nelle relazioni stato ambiente delle altre regioni italiane.
Indicatori correlati nella presente relazione
Presentazione e analisi
Sintesi dei dati di concentrazione di CO rilevati nel 2016 nelle stazioni regionali
Aosta Piazza Plouves | |
Tipologia stazione e tipo zona | Fondo urbano |
Massimo giornaliero della media mobile su 8h consecutive (mg/m3) | 3.1 |
Massima media oraria nell’anno (mg/m3) | 3.8 |
Media annuale (mg/m3) | 0.6 |
Andamento del massimo giornaliero della media mobile su 8h consecutive (mg/m3) di CO nella stazione di Aosta Piazza Plouves negli ultimi 10 anni.
Commenti
Da diversi anni questo inquinante non rappresenta una criticità per il territorio valdostano: la riduzione è dovuta principalmente al miglioramento delle emissioni del parco auto circolante. Le concentrazioni misurate sono da molti anni ampiamente al di sotto del limite di legge.