Presentazione

Descrizione

L’indicatore sintetizza la qualità chimica delle acque di falda in ciascun pozzo di monitoraggio (pozzo o piezometro); successivamente i risultati relativi a ciascun punto sono utilizzati per la classificazione di tutto il corpo idrico.

Messaggio chiave

Lo stato qualitativo è “buono” per il 2017 in tutti i corpi idrici sotterranei, anche per la piana di Aosta che negli scorsi anni risultava costantemente in stato scarso a causa di una contaminazione da CromoVI migrata dall’area industriale di Aosta verso valle. Si sottolinea tuttavia che ciò non è ascrivibile a un reale miglioramento della qualità ambientale dell’acquifero, bensì meramente a diversi criteri di classificazione concordati con altre Regioni e ARPA a livello di bacino del Fiume Po a partire dal 2017. Di fatto la situazione della contaminazione è sostanzialmente inalterata rispetto agli anni precedenti.

Obiettivo

L'obiettivo del presente indicatore consiste nel dare informazioni sulla qualità della risorsa idrica sotterranea secondo lo standard stabilito dalla normativa, che prevede la classificazione in stato “buono” o “scarso” a seconda dell’impatto delle attività antropiche.
Inoltre, sul lungo periodo l’indicatore è finalizzato ai seguenti obiettivi:

  • conoscenza della qualità delle acque sotterranee e confronto con situazioni precedenti;
  • controllo delle risorse idriche qualitativamente disponibili;
  • previsione e controllo degli episodi di contaminazione degli acquiferi;
  • identificazione e protezione delle aree vulnerabili

Ruolo di Arpa

L’attività descritta è svolta, sul territorio regionale, interamente e unicamente da ARPA Valle d'Aosta

Classificazione

Area tematica SINAnet

Idrosfera

Tema SINAnet

Qualità dei corpi idrici

DPSIR

S

Determinanti - Pressioni - Stato - Impatto - Risposte

Valutazione

Stato*

medio 

Tendenza

stabile 

 

Informazione sui dati

Qualità dell'informazione

Rilevanza

Accuratezza

Comparabilità nel tempo

Comparabilità nello spazio

 1 1 1 1

 

Proprietà del dato

ARPA Valle d'Aosta

Periodicità di aggiornamento

Annuale

Data di aggiornamento

31/12/2017

Copertura temporale

Dal 2003 per la piana di Aosta; dal 2005 per le altre piane; dal 2015 per le conche di Chatillon e Courmayeur

Copertura territoriale

  numero di punti di prelievo e frequenza di campionamento note
Piana di Aosta 37 annuali, 10 trimestrali E’ stato introdotto un monitoraggio “supplettivo” trimestrale in modo da seguire le fluttuazioni a breve termine degli inquinanti, come raccomandato dalla normativa
Piana di Verrès 5 annuali  
Piana di Pont St. Martin 5 annuali, 1 trimestrale  
Piana di Morgex 2 annuali

 

 

Chatillon 1 annuale

 

 

Courmayeur 1 annuali

 

 

Riferimenti

Inquadramento normativo

Direttive Europee 2000/60 e  2006/118 , recepite a livello nazionale dal d.lgs. 30/2009 (Attuazione della direttiva 2006/118/CE, relativa alla protezione delle acque sotterranee dall'inquinamento e dal deterioramento).

Relazione con la normativa

Sulla base dei prelievi effettuati, la normativa richiede di classificare lo stato qualitativo in “buono” o “scarso”. 

Livelli di riferimento

La normativa indica dei livelli di concentrazione limite.

Indicatori analoghi presenti in altre relazioni

Lo stesso indicatore, con valenza nazionale, è presentato sull’Annuario dei dati ambientali redatto da ISPRA.

Presentazione e analisi

Carta dello stato chimico delle acque sotterranee

1 scas2017

 

 

Piana di Aosta

Piana di Verrès

Piana di Pont S.M.

Piana di Morgex

Stato chimico

Buono

buono

buono

buono

Impatti

Inquinamento che interessa un’estensione di territorio < 20% del totale                   

assenti

Inquinamento locale (criticità su un’estensione di territorio <20% del totale)

assenti

Inquinanti

CrVI- Mn - Ni - tetracloroetilene

assenti

CrVI

assenti

Sui due nuovi corpi idrici sotterranei individuati (conche di Courmayeur e di Chatillon) lo stato chimico non è al momento ancora attribuito.

Come si evince dalla carta, le principali criticità sono concentrate nel settore orientale della zona urbana di Aosta, nella porzione di territorio tra le aree industriali CAS – ex Cogne e la discarica di Brissogne:

  • all’interno del perimetro dell’area industriale Cogne Acciai Speciali – ex Cogne, è presente un inquinamento da Cromo VI,  rinvenuto anche al di fuori del sito, a valle dello stesso rispetto alla direzione di deflusso della falda;
  • nella zona di Brissogne si rilevano concentrazioni elevate soprattutto in Manganese e Nichel, dovute alla presenza di vecchie discariche non regolamentate (ante normativa) che inducono condizioni riducenti nell’acquifero;
  • in loc. Autoporto, nel comune di Pollein, è presente una contaminazione da tetracloroetilene.

I pozzi ad uso idropotabile del comune di Aosta, ubicati a monte, non sono interessati da nessuna di tali problematiche.
Per quanto riguarda i restanti acquiferi:

- sono in corso indagini geognostiche per individuare la sorgente della contaminazione da CrVI evidenziata nel comune di Pont St. Martin, che comunque è di estensione laterale tale da non causare la declassazione in stato "scarso" di tutta la piana;

- nel comune di Courmayeur si osserva localmente un impatto (alte concentrazioni di sodio e cloruri) sulla falda dovuto allo spargimento invernale di sale sulla strada statale. Va evidenziato che la falda non è di fatto utilizzata in quest'area.

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