Presentazione
Descrizione
L’indicatore riguarda il livello della falda, ovvero la profondità delle acque sotterranee, che può essere espresso:
- come profondità relativa, in metri rispetto alla superficie topografica. In questo caso si parla di “soggiacenza” della falda (dato misurato in campo);
- come quota assoluta, in metri sul livello del mare, ottenuta dalla differenza tra la quota topografica dei punti di misura (pozzi o piezometri) e la soggiacenza.
Il livello della falda può essere misurato manualmente (mediante apposito sondino piezometrico) oppure in continuo (mediante appositi sensori automatici). La precisione del dato normalmente richiesta è centimetrica.
L’indicatore è determinato principalmente da fattori geologici e climatici, sui quali però si possono sovrapporre fattori antropici (in primis emungimenti da pozzi).
Messaggio chiave
I livelli freatimetrici sono sostanzialmente stabili nel tempo, ad indicare che la risorsa idrica sotterranea non è sovrasfruttata.
Obiettivo
L’elaborazione dell’indicatore consente di ricavare informazioni circa:
- andamento della superficie freatica
- confronto con situazioni precedenti (trend ascendenti/discendenti/costanti)
- identificazione e protezione delle aree vulnerabili o sovrasfruttate
- previsione delle risorse idriche quantitativamente disponibili; a tal proposito si consideri che tali previsioni necessitano di serie storiche di misura sufficientemente lunghe (ca. 10 anni)
- la simulazione del flusso delle acque sotterranee nel sottosuolo tramite appositi strumenti informatici (modellistica)
Ruolo di Arpa
L’attività descritta è svolta, sul territorio regionale, da ARPA Valle d'Aosta. Alcuni siti (aree industriali, discariche,...) sono monitorati anche dal gestore.
Classificazione
Area tematica SINAnet |
Idrosfera |
Tema SINAnet |
Qualità dei corpi idrici |
DPSIR |
S |
Determinanti - Pressioni - Stato - Impatto - Risposte
Valutazione
Stato* |
Tendenza |
*Lo stato quantitativo risulta “buono” su tutto il territorio ai sensi della normativa vigente, in quanto i livelli freatimetrici rilevati mensilmente su tutti i punti della rete di monitoraggio sono sostanzialmente stabili nel tempo.
Informazione sui dati
Qualità dell'informazione
Rilevanza |
Accuratezza |
Comparabilità nel tempo |
Comparabilità nello spazio |
1 | 1 | 1 | 1 |
Le misure manuali a cadenza mensile sono integrate dall’utilizzo di datalogger automatici che rilevano la soggiacenza giornalmente in continuo.
Proprietà del dato
ARPA Valle d'Aosta
Periodicità di aggiornamento
Mensile
Data di aggiornamento
31/12/2020
Copertura temporale
Dal 2003 per la piana di Aosta, dal 2005 per le altre porzioni di territorio
Copertura territoriale
numero dei punti di misura | numero di sensori automatici | |
Piana di Aosta | 5 mensili, 40 annuali | 3 |
Piana di Verrès | 5 mensili | 2 |
Piana di Pont St. Martin | 4 mensili | 1 |
Piana di Morgex | 2 annuali | --- |
Riferimenti
Inquadramento normativo
Direttive Europee 2000/60 e 2006/118, recepite a livello nazionale dal d.lgs. 30/2009 (attuazione della direttiva 2006/118/CE, relativa alla protezione delle acque sotterranee dall'inquinamento e dal deterioramento).
Relazione con la normativa
La normativa richiede di classificare lo stato quantitativo in “buono” (ovvero assenza di impatto da attività antropiche) o “scarso”.
Livelli di riferimento
Lo stato quantitativo “buono” di un corpo idrico sotterraneo può essere definito quando l’estrazione da pozzi, a lungo termine, non esaurisce le risorse idriche sotterranee disponibili.
Indicatori analoghi presenti in altre relazioni
Non presenti
Presentazione e analisi
I diagrammi freatimetrici visualizzano l’andamento nel tempo dei livelli di falda, evidenziando le tendenze (ascendenti, discendenti o costanti) del livello piezometrico.
Piana di Aosta: Piezometro Ao53 (Aosta Ovest)
Piana di Verrès: Pozzo Vè1Piana di Pont St. M.: Pozzo Do2
Dai grafici considerati si evince:
- la marcata regolarità del regime freatimetrico, con massimo innalzamento (minima soggiacenza) nel periodo tardo estivo e minimo innalzamento (massima soggiacenza) primaverile. Il fattore che regola questo regime è soprattutto lo scioglimento degli accumuli nevosi in quota, e solo secondariamente gli apporti provenienti dal reticolo idrografico superficiale
- la sostanziale stabilità dei livelli in anni successivi, ad indicare l’assenza di eventuali fenomeni di depauperamento della risorsa idrica sotterranea
Le carte della soggiacenza visualizzano la profondità della falda rispetto al piano campagna nel territorio in un determinato periodo.
Piana di Aosta – Giugno 2020
Dalla carta in esame si evince che la soggiacenza è minima nella parte orientale della piana e massima nella zona di Aosta nord.
Le carte delle isofreatiche visualizzano, in maniera concettualmente del tutto analoga a delle carte topografiche, l’andamento e la morfologia della superficie piezometrica (espressa in metri sul livello del mare) nel territorio in un determinato periodo.
Piana di Aosta – Giugno 2020
Dalla carta in esame si evince che la direzione principale di deflusso è orientata da ovest verso est, in accordo con il gradiente topografico del fondovalle.
Piana di Verrès – Maggio 2020
Piana di Pont St.Martin– Maggio 2020