Presentazione

Descrizione

L’indicatore quantifica l’attività di monitoraggio svolta per verificare il rispetto dei valori di riferimento previsti dalla normativa italiana riguardo alla protezione della popolazione dall’esposizione ai campi elettromagnetici a radiofrequenza, cioè generati da impianti di trasmissione radiotelevisiva o di telefonia mobile.

Messaggio chiave

L’Agenzia svolge ogni anno un elevato numero di controlli sul territorio di tipo istantaneo a cui si affiancano monitoraggi prolungati nel tempo. negli ultimi due anni, causa soprattuto la pandemia di Covid-19, il numero di interventi si è molto ridotto.

Obiettivo

La verifica del rispetto dei valori di riferimento introdotti dalla normativa nazionale inerente alla protezione della popolazione  dall’esposizione ai campi elettromagnetici è uno dei compiti che la legge quadro 36/2001 pone in capo alle ARPA a supporto delle amministrazioni locali.
L’indicatore dà evidenza dell’attività svolta dall’Agenzia nel controllo dei campi elettromagnetici generati da impianti di radiocomunicazione in fase di esercizio, al fine di verificare che essi rispettino i limiti normativi e di valutare la reale esposizione della popolazione.
I rilievi vengono eseguiti in modo periodico in siti o su aree in cui, per la presenza di impianti di potenza rilevante o per la loro intensa frequentazione, si ritiene opportuno mantenere un monitoraggio costante, oppure in località in cui, in seguito alla realizzazione di nuovi impianti, sia necessario confermare, mediante rilievi strumentali, il rispetto dei valori di riferimento previsti tramite simulazione numerica in fase di progetto.

Ruolo di Arpa

Sia la legge quadro sulla protezione della popolazione dall’esposizione ai campi elettromagnetici sia la legge istitutiva dell’ARPA pongono in capo all’Agenzia il compito dei controlli.

Classificazione

Area tematica SINAnet

Radiazioni non ionizzanti

Tema SINAnet

Campi elettromagnetici

DPSIR

R

Determinanti - Pressioni - Stato - Impatto - Risposte

Valutazione

Stato

buono

Tendenza*

Non applicabile

* Non è significativo ricercare una tendenza nel numero dei controlli eseguiti perché esso può variare notevolmente in funzione di parametri imprevedibili: installazione di impianti nuovi in aree soggette a monitoraggio, richieste dalle amministrazioni locali, campagne di studio o altro.

Informazione sui dati

Qualità dell'informazione

Rilevanza

Accuratezza

Comparabilità nel tempo

Comparabilità nello spazio

1 1 1 1

 

Proprietà del dato

ARPA Valle d'Aosta

Periodicità di aggiornamento

Continuo

Data di aggiornamento

31/12/2022

Copertura temporale

Dal 1999 (2004 per il monitoraggio prolungato)

Copertura territoriale

L’attività svolta dall’ARPA in questo ambito è estesa in modo omogeneo a tutta la regione.

Riferimenti

Inquadramento normativo

  • l. 22 febbraio 2001, n. 36 (Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici), articolo 14 (Controlli)
  • d.p.c.m. 8 luglio 2003 (Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz) - attuativo dell’articolo 4.1 della l. 36/2001 e sostitutivo del d.m.10 settembre 1998, n. 381 (Regolamento recante norme per la determinazione dei tetti di  radiofrequenza compatibili con la salute umana)
  • l.r. 4 novembre 2005, n. 25 (Disciplina per l'installazione, la localizzazione e l'esercizio di stazioni radioelettriche e di strutture di radiotelecomunicazioni. Modificazioni alla legge regionale 6 aprile 1998, n. 11 (Normativa urbanistica e di pianificazione territoriale della Valle d'Aosta), e abrogazione della legge regionale 21 agosto 2000, n. 31).

Relazione con la normativa

La quantificazione dell’indicatore non è richiesta direttamente dalla normativa, ma deriva da attività di controllo, effettuata per obbligo di legge.

Livelli di riferimento

Non applicabile

Indicatori analoghi presenti in altre relazioni

Lo stesso indicatore, con valenza nazionale, è presentato sull’Annuario dei dati ambientali redatto da ISPRA e con valenza regionale nelle relazioni stato ambiente delle altre regioni italiane.

 

Presentazione e analisi

Numero di controlli effettuati tramite rilievi strumentali, ultimi 10 anni.

numero controlli negli anni 1222

Numero di misure in banda larga di campo elettrico, ultimi 10 anni.

numero misure negli anni bl 1222

Numero dei giorni di monitoraggio prolungato in banda larga dei valori di intensità del campo elettrico, ultimi 10 anni.

numero giorni monitoraggio negli anni 1222

Numero di misure in banda stretta di campo elettrico, ultimi 10 anni.

numero misure negli anni bs 1222

 

Commenti

Il primo grafico mostra negli anni il numero di controlli mediante rilievi strumentali. Non vengono eseguiti controlli tramite modelli numerici in quanto, dall'entrata in vigore della prima legge regionale nel 2000, tutti gli impianti sono censiti nel catasto regionale e sono stati sottoposti al procedimento amministrativo di autorizzazione che prevede in via preventiva sui progetti l'espressione del parere ARPA. Tale parere viene redatto a seguito di una simulazione con modelli numerici, quindi i controlli si effettuano solo con misure presso gli impianti per i quali le simulazioni preventive avevano già mostrato il rischio di superamenti dei limiti, o su richiesta di enti o privati cittadini.

I grafici successivi riportano i dati riferiti a due tipologie di controlli:  rilievi istantanei e monitoraggi prolungati in banda larga e misure in banda stretta.
I primi forniscono il valore del campo elettrico nel solo istante di misura, i secondi permettono di conoscere l’andamento dei livelli di campo elettrico di un punto nel tempo e le bande strette permettono di individuare i contributi dei singoli impianti.

Nell'anno 2018, a seguito del finanziamento nazionale previsto dal programma CEM ministeriale (ex DM 14/07/2016), ARPA ha stipulato con la Regione Valle d'Aosta una convenzione che le ha permesso di rinnovare il parco strumenti adeguandolo alle nuove tecnologie e di attivare un contratto di collaborazione con un professionista. Ciò ha permesso di intensificare il numero di interventi di misura sia a banda larga che a banda stretta. La pandemia dovuta al Covid-19 e la fine del contratto di collaborazione con il professionista incaricato per il programma CEM, hanno drasticamente ridotto il numero di interventi effettuati dall'Agenzia.

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