Presentazione

Descrizione

L’indicatore quantifica la produzione, sul territorio valdostano, dei rifiuti derivanti da attività produttive e di servizi non assimilabili ai rifiuti urbani e non contenenti sostanze pericolose. 

Messaggio chiave

Nel periodo 2007-2010, la produzione complessiva sul territorio regionale dei rifiuti speciali non pericolosi senza C&D (Costruzione e Demolizione) si è mantenuta abbastanza costante mentre nel 2009 vi è stato un considerevole calo di produzione, a causa dalla crisi produttiva del principale impianto industriale valdostano. Nel 2011 si è verificata una lieve riduzione di produzione, mantenutasi poi costante fino al 2014. Questa diminuazione è dovuta ad una differente classificazione (da non pericoloso a pericoloso) di una particolare tipologia di rifiuto prodotto all’interno dello stesso impianto industriale. Nel 2015 si registra una nuova diminuzione del quantitativo totale prodotto probabilmente ancora legato ad una riduzione di produzione di rifiuti da parte della principale industria valdostana.

Dal 2008 la quantità di rifiuti speciali non pericolosi da C&D avviati a smaltimento è notevolmente diminuita. Tale diminuzione può essere, in parte, imputata al fatto che in base alla l.r. 31/2007, dal 30 giugno 2008, non è più possibile conferire nelle discariche di inerti presenti sul territorio regionale “terre e rocce da scavo”.
I quantitativi di rifiuti da C&D avviati a recupero hanno un andamento altalenante nel tempo, con una tendenza all’aumento negli ultimi anni (a parte lieve calo nel 2014) e questo è indice di un lento ma graduale decollo di questa tipologia di attività. 

Obiettivo

L’indicatore quantifica la produzione, sull’intero territorio regionale, di rifiuti speciali non pericolosi, cioè di rifiuti derivanti da attività produttive e di servizi non assimilabili ai rifiuti urbani e non contenenti sostanze pericolose.
Vengono quantificati in modo separato i rifiuti speciali non pericolosi derivanti da attività di costruzione e demolizione (rifiuti speciali non pericolosi da C&D). In questa particolare tipologia di rifiuti rientrano sia i classici residui derivanti da attività di demolizione e costruzione (cemento, mattoni, mattonelle e sfridi degli stessi, materiali metallici residuali), sia i materiali sedimentati sul fondo di bacini idroelettrici e che, per questioni di manutenzione dei bacini stessi, periodicamente devono essere dragati o asportati. Inoltre, per i rifiuti speciali non pericolosi da C&D, l’indicatore fornisce anche delle informazioni relative alla gestione (recupero o smaltimento).
Vengono riportati i dati dal 2007 al 2015, come produzione totale sia dei rifiuti speciali non pericolosi senza C&D sia di quelli da C&D, e dal 2012 al 2015 per i rifiuti speciali non pericolois senza C&D come produzione suddivisa per macrocategoria CER, ossia le prime due cifre di cui al codice CER (Codice Europeo dei Rifiuti) assegnato ai rifiuti, che identifica l'origine dei rifiuti stessi.

Ruolo di Arpa

Acquisizione, bonifica ed elaborazione dei dati e dell'indicatore.

Classificazione

Area tematica SINAnet

Rifiuti

Tema SINAnet

Produzione rifiuti

DPSIR

P

Determinanti - Pressioni - Stato - Impatto - Risposte

Valutazione

Stato*

medio 

Tendenza**

vedi note

* La produzione di rifiuti speciali non pericolosi è comunque costante negli anni dal 2007 al 2010 a parte il calo rilevante riscontrato nel 2009 e dovuto alla crisi produttiva del principale impianto industriale valdostano. Dal 2011 si è verificato un lieve calo di produzione totale, mantenutasi poi costante negli anni successivi, dovuto alla variazione di classificazione di una specifica tipologia di rifiuto prodotta dallo stesso impianto industriale. Nel 2015 si registra una nuova diminuzione del quantitativo totale prodotto ma tale dato è da confermare.

** Produzione = stabile e Gestione rifiuti C&D = ascendentela migliore gestione dei rifiuti da C&D ha consentito una diminuzione dei quantitativi di rifiuti da C&D smaltiti in discarica ed un aumento di quelli avviati a recupero.

Informazione sui dati

Qualità dell'informazione

Rilevanza

Accuratezza

Comparabilità nel tempo

Comparabilità nello spazio

1 2 2 2

I dati di popolamento di questo indicatore derivano dall’elaborazione, da parte della Sezione regionale del Catasto rifiuti dell’ARPA Valle d’Aosta, dei dati MUD (Modello unico di dichiarazione ambientale), dichiarazione annuale dei quantitativi di rifiuti prodotti e/o gestiti. La dichiarazione MUD è soggetta a notevoli errori di compilazione che, solo in minima parte, possono essere eliminati in fase di elaborazione dei dati stessi.

A partire dal 2012, il sistema di elaborazione dei dati è in parte variato in quanto sono stati considerati anche i rifiuti prodotti nell'ambito delle attività di autodemolizione/rottamazione che fino a quel momento non erano conteggiati.

I dati di produzione di rifiuti speciali non pericolosi da C&D sono calcolati da quanto dichiarato nel MUD come smaltito e/o recuperato da impianti valdostani che trattano queste tipologie di rifiuti (si stima un 100% del gestito nel nostro territorio regionale come prodotto in Valle d’Aosta ma sicuramente una parte del prodotto è, in questi ultimi anni, smaltita o recuperata fuori regione). 

Proprietà del dato

ARPA Valle d'Aosta.

Periodicità di aggiornamento

Annuale, non relativo all’anno corrente ma a due anni prima (es. nel 2017 si acquisiscono i dati relativi al 2015).

Data di aggiornamento

31/12/2015

Copertura temporale

Dal 2001

Copertura territoriale

Intero territorio regionale. I dati di produzione dei rifiuti speciali non pericolosi senza C&D sono suddivisi per sottoambiti territoriali ottimali - SubATO (Comunità Montane e Comune di Aosta). 

Riferimenti

Inquadramento normativo

  • d.lgs. 152/2006 - parte terza: Gestione dei rifiuti, imballaggi e bonifica dei siti inquinati (artt. 179, 180 e 189)
  • l.r. 31/2007 - Nuove disposizioni in materia di gestione dei rifiuti 

Relazione con la normativa

La normativa pone la riduzione della produzione di rifiuti al primo posto nella gerarchia di gestione rifiuti. 

Livelli di riferimento

Non applicabile

Indicatori analoghi presenti in altre relazioni

Lo stesso indicatore, con valenza nazionale, è presentato sull’Annuario dei dati ambientali redatto da ISPRA e con valenza regionale nelle relazioni stato ambiente delle altre regioni italiane.

Indicatori correlati nella presente relazione

Presentazione e analisi

Produzione rifiuti speciali non pericolosi senza C&D

grafico speciali np senza ced tot 1216 650

Produzione RS non pericolosi

senza C&D (kg/anno)

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014 2015
Aosta

84.337.398

84.971.085

53.055.709

80.948.786

77.248.490

75.224.603

68.015.653

69.698.926 62.056.975
C. M. Valdigne Mont Blanc

672.871

610.361

583.022

784.183

768.768

861.630

712.155

754.382 714.373
C. M. Gran Paradis

558.459

330.099

201.270

251.178

118.759

428.979

150.106

125.760 255.788
C. M. Grand Combin

357.070

198.187

69.440

73.646

305.210

156.329

171.069

151.679 196.316
C. M. Monte Emilius

13.074.496

12.344.909

9.069.142

18.574.860

12.744.269

13.687.530

14.789.189

17.637.970 21.457.971
C. M. Monte Cervino

1.769.029

1.689.594

2.672.224

2.512.118

5.276.391

5.414.817

11.098.503

8.234.994 5.037.988
C. M. Evançon

10.997.617

7.090.660

7.077.431

5.522.076

4.679.946

5.047.259

5.966.014

4.584.588 3.916.564
C. M. Mont Rose

1.614.634

2.236.451

1.992.504

2.145.901

1.623.992

2.110.981

2.150.141

1.738.592 1.611.396
C. M. Walser

80.310

10.387

31.344

27.928

53.727

48.785

90.525

31.074 44.429
Totale Valle d'Aosta

113.461.885

109.481.731

74.752.086

110.840.676

102.819.552

102.980.914

103.143.356

102.957.965 95.291.799

 

Produzione (espressa in kg/anno) suddivisa per macrocategoria CER ossia in base  all'origine del rifiuto

Macrocategoria CER  Descrizione 2012 2013 2014 2015
01 Rifiuti derivanti da prospezione, estrazione da miniera o cava, nonchè dal trattamento fisico e chimico di minerali 148.759 797.829 256.406 302.260
02 Rifiuti prodotti da agricoltura, orticoltura, acquacoltura, selvicoltura, caccia e pesca, trattamento e preparazione alimenti 2.574.100 2.250.410 2.472.480 2.855.546
03 Rifiuti della lavorazione del legno e della produzione di pannelli, mobili, polpa, carta e cartone 5390 485 1.190 850
06 Rifiuti dei processi chimici inorganici 32 30 10 0
07 Rifiuti dei processi chimici organici 12.872 19.574 34.929 6.328
08 Rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed usa (PFFU) di rivestimento (pitture, vernici e smalti vetrati), adesivi, sigillanti e inchiostri per stampa 120.477 33.191 32.645 51.147
09 Rifiuti dell'industria fotografica 106 0 0 112
10 Rifiuti provenienti da processi termici 70.305.927 65.619.731 66.899.346 59.020.038
11 Rifiuti prodotti dal trattamento chimico superficiale e dal rivestiemnto di metalli ed altri materiali; idrometallurgia non ferrosa 175 260 0 1.500
12 Rifiuti prodotti dalla lavorazione e dal trattamento fisico e meccanico superficiale di metalli e plastica 4.835.838 2.197.983 2.172.238 2.205.793
15 Rifiuti di imballaggio; assorbenti, stracci, materiali filtranti e indumenti protettivi non specificati altrimenti 6.088.928 6.062.497 5.998.005 8.092.028
16 Rifiuti non specificati altrimenti nell'elenco 4.395.669 4.440.411 5.235.920 3.714.696
18 Rifiuti prodotti dal settore sanitario e veterinario o da attività di ricerca collegate (tranne i rifiuti di cucina e di ristorazione che non derivino direttamente da cure sanitarie) 4.287 1.243 1.520 2.020
19 Rifiuti prodotti da impianti di gestione dei rifiuti, impianti di trattamento delle acque reflue fuori sito, non chè dalla potabilizzazione dell'acqua e dalla sua preparazione per uso industriale 12.086.743 18.313.171 17.229.359 15.449.942
20 Rifiuti urbani (rifiuti domestici e assimilabili prodotti da attività commerciali e industriali nonché dalle istituzioni) inclusi i rifiuti della raccolta differenziata 2.406.611 3.406.543 2.623.917 3.589.540

La maggiore produzione di rifiuti speciali non pericolosi senza C&D si ha nel comune di Aosta, soprattutto per la presenza del principale impianto industriale valdostano, la Cogne Acciai Speciali SpA, che produce principalmente scorie di fusione e scaglie di lavorazione. Produzioni rilevanti si osservano anche nella Comunità Montana Monte Emilius, nel cui territorio, nei comuni di Brissogne e Pollein, hanno sede il più grande impianto di depurazione regionale, il centro regionale di trattamento rifiuti urbani e assimilati e lo stabilimento industriale Heineken Italia SpA, oltre a numerose attività commerciali e artigianali. Ancora produzioni di una certa rilevanza si osservano nella Comunità Montana Evançon, sede, in comune di Verrès, di alcuni impianti industriali di dimensioni medio-piccole.
Dal 2007 al 2010, la produzione complessiva sul territorio regionale si è mantenuta abbastanza costante. Solo nel 2009 si è verificato un considerevole calo a causa della riduzione dei rifiuti prodotti dalla Cogne Acciai Speciali (CAS). Tale riduzione è conseguenza della scarsa attività produttiva che la ditta ha dovuto affrontare, in quell’anno, per la crisi economica. Dal 2011, si è verificata una lieve riduzione di produzione complessiva, mantenutasi però costante fino al 2014, dovuta ad una differente classificazione (da rifiuto speciale non pericoloso a rifiuto speciale pericoloso) di una specifica tipologia di rifiuto prodotto all’interno dello stesso stabilimento CAS. Nel 2015 si registra una nuova diminuzione del quantitativo totale prodotto  probabilmente ancora legato ad una riduzione di produzione di rifiuti da parte della principale industria valdostana.

Per la presenza della CAS, l’andamento della produzione complessiva sul territorio regionale rispecchia quello del Comune di Aosta.
Nella Comunità Montane Monte Cervino la produzione di rifiuti speciali non pericolosi senza C&D presenta un picco nel 2011 e tale picco è correlabile alla produzione di percolato di discarica. L'aumento significato di produzione, nel 2015, nella Comunità Montana Monte Emilius, è dovuto ad un aumento di produzione, presso il centro regionale di trattamento rifiuti urbani ed assimilati di Brissogne, di percolato e di imballaggi in plastica.

Relativamente alla produzione per macrocategoria CER, le maggiori produzioni, per tutti e quattro gli anni di rilevazione, si hanno per le macrotegorie: 10 (processi termici), che produce il 65-70% dei rifiuti speciali non pericolosi senza C&D della notra regione, 19 (impianti di gestione dei rifiuti e impianti di trattamento delle acque reflue e di potabilizzazione) e 15 (rifiuti di imballaggio, assorbenti, stracci, materiali filtranti e indumenti protettivi).

Produzione e avvio a smaltimento o recupero di rifiuti speciali non pericolosi da costruzione e demolizione (C&D) espressi in t/anno

 

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014 2015
Smaltimento  C&D

174.570

97.177

69.765

74.427

74.335

75.405

67.398

53.708 39.251
Recupero altri C&D

42.173

21.662

23.099

44.836

51.203

93.368

108.949

72.933 137.215
Recupero Fanghi

278.441

144.651

0

212.550

37.431

7.478

5.195

52.310 104.724
Produzione Totale C&D

495.184

263.489

92.864

331.813

162.969

176.250

181.541

178.952 281.189

 grafico speciali np da ced tot 1216 650

grafico speciali np da ced gestione 1216 650

La produzione di rifiuti speciali non pericolosi da costruzione e demolizione (C&D), con andamento un po’ altalenante tra 2007 e 2011, tre picchi nel 2007, 2010 e 2015 dovuti alla notevole produzione di fanghi di dragaggio da bacini idroelettrici e andamento più costante tra 2011 e 2014, è quella quantitativamente più rilevante in Valle d’Aosta.
Dal 2008, la quantità di rifiuti speciali non pericolosi da C&D avviati a smaltimento è notevolmente diminuita. Tale diminuzione può essere, in parte, imputata al fatto che in base alla l.r. 31/2007, dal 30 giugno 2008, non è più possibile conferire nelle discariche di inerti presenti sul territorio regionale “terre e rocce da scavo”.
I quantitativi di rifiuti da C&D avviati a recupero hanno un andamento altalenante nel tempo, ma si riscontra una tendenza all’aumento tra 2011 e 2013 che dopo un lieve calo nel 2014 sembra riconfermata nel 2015. Questo è indice del lento ma graduale decollo di questa tipologia di attività grazie sia alla congiuntura economica sia alle politiche di incentivo all'utilizzo dei materiali riciclati da esse derivanti portate avanti dal governo regionale in questi anni.

I fanghi di dragaggio di bacini idroelettrici sono sostanzialmente avviati a recupero attraverso il loro riutilizzo come materiali di colmazione di depressioni naturali nell’ambito di interventi di recupero ambientale. Tali fanghi vengono comunque sempre ricoperti con almeno 50 cm di terreno vegetale miscelato con concimanti o ammendanti. Le aree soggette ad intervento di bonifica agraria in cui vengono riutilizzati i fanghi si trovano, per lo più, in aree limitrofe al bacino idroelettrico da cui essi vengono asportati.

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