Quanto ozono c'è nell'atmosfera?A partire dal mese di ottobre 2016, lo studente Amedeo Romagnolo, che frequenta il terzo anno della Laurea Triennale in Fisica dell'Università di Torino, ha iniziato, presso l'ARPA Valle d'Aosta, uno stage della durata di circa tre mesi, finalizzato al confronto di due metodi diversi di misura - Direct Sun (DS) e Zenith Sky (ZS) - della concentrazione di tutto l'ozono presente da terra fino agli strati più alti dell'atmosfera. I dati utilizzati per lo studio sono forniti dallo spettrofotometro Brewer, che può misurare l’ozono sulla base della radiazione ultravioletta (UV) ricevuta direttamente dal sole (DS) o diffusa allo zenith verso terra lungo la direzione verticale (ZS). La seconda modalità, permette misure anche quando il sole non è direttamente visibile, ad esempio in inverno in zone vallive (quando il sole è coperto dalle montagne) o alle alte latitudini (notte polare), o in condizioni di cielo nuvoloso.

L'importanza di questo tipo di studio deriva principalmente dalla ben nota diminuzione dell'ozono alle medie latitudini e al Polo Sud (“buco dell'ozono antartico”) causata da alcuni composti inquinanti di origine antropica rilasciati in atmosfera.

Il problema è estremamente importante in quanto una riduzione dell'effetto schermante dell'ozono comporta un conseguente aumento dei raggi UV che giungono sulla superficie della Terra. Nell'uomo, l'eccessiva esposizione a questi raggi è correlata a una molteplicità di effetti avversi, come, ad esempio, il cancro della pelle. I raggi ultravioletti possono causare, inoltre, una inibizione parziale della fotosintesi delle piante, provocando un rallentamento della crescita e, dunque, una diminuzione dei raccolti nelle coltivazioni. I raggi UV possono, infine, anche diminuire l'attività fotosintetica del fitoplancton che si trova alla base della catena alimentare marina, causando di conseguenza uno scompenso notevole a carico degli ecosistemi oceanici. Viste l'attualità, nonché l'importanza, del monitoraggio dello strato di ozono alle medie latitudini e ai poli, lo studio affrontato nel corso dello stage necessiterà sicuramente di approfondimenti futuri e rappresenterà il punto di partenza per lo sviluppo di nuove indagini scientifiche sull’argomento.

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