VI Relazione sullo Stato dell'Ambiente - 2011

Prefazione

ARPA Valle d’Aosta: sul territorio per l’ambiente. È questa l’espressione sintetica che abbiamo scelto per descrivere la nostra prospettiva di azione. La nostra “vision”. Siamo quindi in spontanea e piena sintonia con gli orientamenti delle Agenzie ambientali europee e mondiali, come è illustrato nell’Introduzione generale di questa 6° edizione della Relazione sullo Stato dell’Ambiente della Valle d’Aosta, strutturata proprio sulle dinamiche fra Ambiente-interconnessione naturale fra le cose e Territorio-spazio della presenza e attività umana.
Il Territorio ha voci multiformi, ha sue regole, afferma – esprime/impone – valori. È generatore di istanze a diversi livelli e secondo orientamenti differenti. L’Ambiente si esprime attraverso le sue proprie dinamiche e impone le condizioni che, variamente conosciute, riconosciute o considerate, hanno comunque sempre l’ultima parola.
In questa iper-complessità sono dunque necessarie informazioni, riferimenti ed esplicitazione di tendenze e prospettive: dove siamo, e perché, e che cosa viene avanti. Serve accuratezza unita ad attenzione ai problemi e alle dinamiche emergenti. Serve un confronto continuo con la ricerca e l’innovazione di strumenti e metodi, con le richieste e le preoccupazioni che vengono dalla collettività, con i regolamenti, le norme e le procedure. E bisogna saper esprimere in questo iniziativa e originalità, con le sottolineature di rilevanza che vengono dalle particolari caratteristiche del nostro territorio.
Frutto di questo impegno, la Relazione è un momento importante di un percorso operativo di conoscenza, interpretazione e informazione, di cui siamo e dobbiamo essere protagonisti e attori, non soltanto attuatori, e nel contempo è la realizzazione di un ruolo stabilito dalle leggi istitutive. Un ruolo necessario, che – cogliamo qui l’occasione per sottolineare – richiede oggi di essere inserito in un contesto rafforzato, a livello nazionale, con l’istituzione di un sistema organico delle Agenzie ambientali che possa rispondere alla necessità di riferimenti definiti, autorevoli e condivisi.
Il percorso intrapreso procede attraverso l’impegno di tutti i collaboratori dell’Agenzia nello sviluppo delle proprie competenze tematiche specifiche, congiunto con la disponibilità al dialogo e al confronto con i metodi e le prospettive di tutti. Una “contaminazione fecondante” che è richiesta dall’interconnessione sistemica dei temi e dei problemi dell’ambiente, dove la consapevolezza della forza e della necessità di una competenza specializzata si unisca a quella dei limiti inerenti alla specializzazione medesima.
Un percorso in atto è anche la nuova modalità di redazione della Relazione, incentrata sul sito dell’Agenzia – esso pure in via di riorganizzazione – e su un aggiornamento costante delle informazioni, indicatore per indicatore, che avviene non più a scadenze predefinite, bensì secondo i tempi operativi e procedurali di acquisizione delle informazioni stesse.

L’Ambiente oggi richiede una modifica delle prospettive consolidate di attribuzione di valori, un confronto aperto per una nuova definizione degli scenari globali verso cui procedere. L’uomo, partecipe dell’Ambiente di volta in volta – dal proprio punto di vista – nelle vesti di attore, fruitore, generatore di pressioni e bersaglio di impatti, deve esserne anche profondo conoscitore, in modo che le concezioni di vita, le prospettive di senso, la gestione del Territorio e delle dinamiche socio-economiche siano ispirate da una nuova e adeguata consapevolezza del proprio esser parte delle cose.
L’impegno è quello di stare positivamente su questo fronte. Impegno per noi, stante il nostro mandato istituzionale, e per tutti.

Giovanni Agnesod
Direttore generale dell’ARPA Valle d’Aosta

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