Acque reflue

Premessa

A livello normativo viene definito "scarico" qualsiasi immissione effettuata esclusivamente tramite un sistema stabile di collettamento che collega senza soluzione di continuità il ciclo di produzione del refluo con il corpo ricettore (acque superficiali, suolo, sottosuolo o rete fognaria), indipendentemente dalla loro natura inquinante, anche sottoposte a preventivo trattamento di depurazione.

La normativa, inoltre, definisce tre tipologie di acque reflue che possono essere scaricate:

  • acque reflue domestiche: acque reflue provenienti da insediamenti di tipo residenziale e da servizi e derivanti prevalentemente dal metabolismo umano e da attività domestiche;
  • acque reflue industriali: qualsiasi tipo di acque reflue scaricate da edifici od impianti in cui si svolgono attività commerciali o di produzione di beni, diverse dalle acque reflue domestiche e dalle acque meteoriche di dilavamento;
  • acque reflue urbane: acque reflue domestiche o il miscuglio di acque reflue domestiche, di acque reflue industriali ovvero meteoriche di dilavamento convogliate in reti fognarie, anche separate, e provenienti da agglomerato.

Come si evince dalla sua definizione, uno scarico può essere recapitato in diversi corpi recettori: acque superficiali, rete fognaria, suolo e sottosuolo. In Valle d'Aosta, le autorizzazione allo scarico in acque superficiali e nel suolo o sottosuolo vengono rilasciate dall'amministrazione regionale mentre quelle in rete fognaria sono rilasciate dalle amministrazioni comunali e dalle autorità di Sub-ATO (sottoambiti territoriali ottimali) per la gestione del servizio idrico integrato.

Ruolo di ARPA

ARPA Valle d'Aosta, di norma, non partecipa alle istruttorie tecniche di rilascio delle autorizzazioni agli scarichi ma acquisisce dall'Amministrazione regionale tutti gli atti autorizzativi rilasciati. Non vengono, invece, notificate all'Agenzia le autorizzazioni rilasciate dalle Amministrazioni comunali e dalle autorità di Sub-ATO. I dati relativi alle autorizzazioni rilasciate e notificate ad ARPA vengono, inseriti, in continuo in un proprio database.

Nella carta sottostante si possono visualizzare gli scarichi di acque reflue urbane con trattamento parziale ossia trattate da impianti semplici costituiti, nella maggior parte dei casi, da soli sistemi di sedimentazione (Fossa Imhoff), di acque reflue urbane con trattamento completo ossia che vengono trattate in impianti di depurazione biologici (a fanghi attivi) e di acque reflue industriali.

In questo ambito, inoltre, la nostra Agenzia supporta tecnicamente il Corpo Forestale Valdostano nelle attività di controllo ufficiale.

Normativa

A livello nazionale la normativa di riferimento è il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 ed in particolare la parte terza, titolo III e Allegato V.

A livello regionale la normativa di riferimento è la Legge Regionale n. 59 del 24 agosto 1982.

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