Presentazione
Descrizione
L’indicatore quantifica la presenza sul territorio delle infrastrutture per il trasporto dell’energia elettrica (elettrodotti ad alta tensione e cabine primarie), in riferimento all’estensione dello spazio interessato.
Messaggio chiave
L’estensione della rete di linee ad alta tensione e la presenza di cabine di trasformazione primarie sono pressoché invariate rispetto agli anni precedenti.
Obiettivo
L’indicatore ha lo scopo di visualizzare e quantificare le lunghezze delle linee elettriche ad alta tensione e il numero delle cabine primarie di trasformazione dell’energia da alta a media tensione in relazione alla superficie del territorio regionale. Inoltre, confronta il dato regionale con le informazioni delle altre regioni italiane e con la media nazionale, da cui si evidenziano le differenze legate alle conformazioni territoriali.
La pubblicazione di queste informazioni risponde ad una forte istanza conoscitiva della popolazione a seguito dei timori che i campi elettromagnetici possano avere effetti dannosi per la salute, che ha portato alla emanazione di leggi, nazionali e regionali, che prevedono l’istituzione di catasti delle sorgenti.
Ruolo di Arpa
L’ARPA raccoglie le informazioni relative all’estensione e al tracciato delle linee nonché delle cabine primarie ai fini del rilascio dei pareri richiesti dall’amministrazione regionale e della verifica del rispetto della normativa sulla protezione della popolazione dall’esposizione ai campi elettromagnetici.
Classificazione
Area tematica SINAnet |
Radiazioni non ionizzanti |
Tema SINAnet |
Campi elettromagnetici |
DPSIR |
D |
Determinanti - Pressioni - Stato - Impatto - Risposte
Valutazione
Stato |
Tendenza |
Informazione sui dati
Qualità dell'informazione
Rilevanza |
Accuratezza |
Comparabilità nel tempo |
Comparabilità nello spazio |
2 | 1 | 1 | 1 |
Si è dato un punteggio medio alla rilevanza perché la pressione sull’ambiente è data dalla corrente che transita nelle linee e non dalla mera presenza della linea: lo sviluppo delle linee è un indicatore indiretto. Per quanto riguarda l’accuratezza si attribuisce un valore alto in quanto l’indicatore è stato costruito partendo dai dati forniti direttamente dai gestori degli impianti. Le modalità di costruzione dell’indicatore sono ripetibili nel tempo. La comparabilità nello spazio risulta elevata perché lo stesso dato è fornito da tulle le agenzie d’Italia per popolare l’Osservatorio CEM di ISPRA
Proprietà del dato
Dati forniti ad ARPA dai gestori degli impianti.
Periodicità di aggiornamento
Aggiornamento continuo
Data di aggiornamento
31/12/2015
Copertura temporale
Dal 1999
Copertura territoriale
L’attività svolta dall’ARPA in questo ambito è estesa in modo omogeneo a tutta la regione
Riferimenti
Inquadramento normativo
- l. 22 febbraio 2001, n. 36 (Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici, elettromagnetici), articolo 7 (Catasto Nazionale) e articolo 8, comma 1, lettera d) che introduce i catasti regionali.
- l.r. 15 dicembre 2006, n. 32 (Disposizioni in materia di elettrodotti).
- l.r. 28 aprile 2011, n. 8 (Nuove disposizioni in materia di elettrodotti. Abrogazione della legge regionale 15 dicembre 2006, n. 32.)
Relazione con la normativa
La quantificazione dell’indicatore deriva dall’istituzione dei Catasti regionali degli impianti.
Livelli di riferimento
Non applicabile
Indicatori analoghi presenti in altre relazioni
Lo stesso indicatore, con valenza nazionale, è presentato sull’annuario dei dati ambientali redatto da ISPRA e con valenza regionale nelle relazioni stato ambiente delle altre regioni italiane.
Indicatori correlati nella presente relazione
- TER_NIR_003 - Numero di pareri rilasciati in riferimento a sorgenti di campo elettrico e magnetico a bassa frequenza (50 Hz): elettrodotti
- TER_NIR_004 - Monitoraggio, sia mediante simulazioni numeriche sia mediante rilievi strumentali, di campi elettromagnetici generati da elettrodotti
- TER_NIR_A02 - Monitoraggio delle cabine secondarie MT/BT di uso civile su tutto il territorio regionale della Valle d'Aosta (Approfondimento)
Presentazione e analisi
LUNGHEZZA DELLE LINEE ELETTRICHE AD ALTA TENSIONE NORMALIZZATA ALLA SUPERFICIE REGIONALE
Nella colonna “Italia” viene indicata la media nazionale.
SVILUPPO IN km DELLE LINEE ELETTRICHE AD ALTA TENSIONE, SUDDIVISE PER TENSIONE, E PUNTO DI INSTALLAZIONE DELLE CABINE PRIMARIE
Dati forniti dai gestori degli elettrodotti Terna e Deval.
TENSIONE | SVILUPPO |
380000 V | 130 km |
220000 V | 240 km |
40-150 kV | 250 km |
Cabine Primarie | N. 17 |
Commenti
La Valle d’Aosta è tra le regioni italiane con maggiore sviluppo delle linee elettriche a 220 kV rispetto alla superficie regionale.
Come si deduce dalla mappa, linee elettriche ad alta tensione e cabine di trasformazione primarie si concentrano nelle aree di fondovalle, insieme alla maggior parte delle infrastrutture, dove è maggiore la densità di popolazione, generando situazioni di forte prossimità tra elettrodotti ed edifici.
L’estensione della rete delle linee elettriche ad alta tensione sul territorio regionale non ha subito variazioni significative negli ultimi anni.