Premessa

Modalità di classificazione

Definizione dello stato ecologico

Risultati classificazione 2010-2015 dei corpi idrici superficiali

Con il 2015 si conclude il piano di monitoraggio dei corsi d’acqua della Valle d’Aosta, inserito nel I Piano di Gestione del Distretto Idrografico del fiume Po (I PdGPo), attuato da ARPA Valle d’Aosta, secondo la Direttiva Quadro sulle Acque, in ottemperanza al D.Lgs 152/2006 e D.M. 260/2010. La frequenza di monitoraggio è stata di una volta ogni tre anni per i corpi idrici rientranti nel monitoraggio operativo e nella rete nucleo e una volta nel sessennio per i corpi idrici facenti parte della rete di monitoraggio di sorveglianza.
Per il periodo 2010-2015, a cui il primo piano di monitoraggio fa riferimento, la classificazione per lo stato chimico è la seguente:

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Figura 5 - Distribuzione percentuale delle classi per lo stato chimico 2010-2015

Pressoché tutti i corpi idrici ricadono nella classe buono (un solo corpo idrico non è stato classificato, NC). Poiché quindi in Valle d’Aosta, a fine 2015, tutti i corpi idrici presentano uno stato chimico buono, di fatto lo stato complessivo delle acque superficiali è determinato sostanzialmente dal valore di stato ecologico.

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Figura 6 - Classificazione 2010-2015 - Stato ecologico
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Al 2015, sono stati monitorati tutti i corpi idrici in sorveglianza con frequenza sessennale e completati i cicli triennali dei monitoraggi operativi e della rete nucleo fatto salvo alcune eccezioni non classificate: T. des Laures, 0302va1 Foce e T. Arpisson, 0342va1 Foce. Tali dati non sono stati rilevati perché i corpi idrici elencati verranno monitorati nel II Piano di Gestione del Distretto Idrografico del fiume Po 2016-2021 (II PdGPo).
Su un totale di circa 1083 km classificati in questo primo piano di monitoraggio dei corsi d’acqua della Valle d’Aosta, 1056 km risultano essere in uno stato ecologico elevato o buono, corrispondente al 97,5% dell’intera rete. Solo 9 km della rete ricadono nella classe di qualità scarso o cattivo e 18 km nella classe di qualità sufficiente.

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Figura 7 - Distribuzione percentuale delle classi per lo stato ecologico 2010-2015

Nel dettaglio, i corpi idrici che raggiungono l’obiettivo di stato ecologico buono e elevato rappresentano circa il 92% (rispettivamente il 60% e il 32%), mentre quelli che ricadono nelle classi di qualità scarso e cattivo raggiungono solo il 2,9% di tutti i corsi d’acqua monitorati nel sessennio. 

Osservando l'elaborazione relativa alla distribuzione percentuale dei diversi indici che concorrono al calcolo dello stato ecologico, più incisivo pare essere il giudizio dei macroinvertebrati bentonici (indice STAR_ICMi).

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Figura 8 - Distribuzione percentuale delle classi di qualità per gli indici STAR_ICMi, ICMi e LIMeco

La percentuale di NC/NA (non classificato/non applicabile) più elevata per l’indice ICMi (diatomee epilitiche) rispetto agli altri indici è riconducibile al fatto che per i corpi idrici altamente modificati (HMWB), il cui il fondo dell’alveo è compromesso, non è possibile effettuare il prelievo delle diatomee, data la presenza di substrati fortemente modificati o artificiali: la maggior parte dei corpi idrici non indagati con l’indice ICMi ricade proprio in questa casistica.

Gli elementi chimici a sostegno, che comprendono metalli pesanti, solventi e prodotti fitosanitari che non rientrano nell’elenco delle sostanze pericolose, sono stati ricercati in tutti i siti della Dora Baltea, nel corpo idrico di foce del Torrente Evançon (corpo idrico a rischio nel 2010) e in tutti i corpi idrici probabilmente a rischio, in funzione delle pressioni rilevate.
Dei 27 corpi idrici indagati il 59,0% ricade nella classe di qualità buono e per l’attribuzione dello stato ecologico il 12,5% ha visto quindi un abbassarsi del giudizio di qualità da un elevato in Fase I a un buono in Fase II.

Al termine della Fase II, 146 corpi idrici risultano in classe elevato e sono stati quindi sottoposti a conferma mediante valutazione degli elementi idromorfologici.

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Figura 9 - Numero di corpi idrici sottoposti a conferma idromorfologica

Come si osserva nel grafico sopra riportato, per il 54,8% dei corpi idrici valutati con l’indice IDRAIM o con formulazione di un parere esperto (IDRAIM esperto) il giudizio elevato di Fase II non è stato confermato. Pertanto, il giudizio di qualità assegnato è diventato buono.

Suddividendo per tipologia i corpi idrici indagati, la maggior distribuzione tra le classi di qualità per lo stato ecologico si osserva in quelli da scorrimento superficiale (01SS1N, 01SS2N). Di seguito vengono riportati i grafici relativi ai corpi idrici con origine da scorrimento superficiale, per i quali vengono indicati il numero di corpi idrici distribuiti nelle varie classi di qualità.

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Figura 10 - Distribuzione tra le classi di qualità dei corpi idrici con origine da scorrimento superficiale

Osservando i grafici, si evidenzia che tutti i corpi idrici classificati come scarso e cattivo e pressoché tutti i corpi idrici classificati come sufficiente in questo I Piano di Gestione del Distretto Idrografico del fiume Po rientrano nella tipologia da scorrimento superficiale. Di fatto, questi corpi idrici sono quelli maggiormente soggetti, soprattutto nel periodo estivo, a periodi di mancanza d’acqua. Questa condizione incide, a volte anche in maniera significativa, sul giudizio di qualità finale. Sono, inoltre, principalmente corpi idrici altamente modificati (HMWB), cioè corpi idrici che hanno subito profonde alterazioni morfologiche e, a causa di queste, non sono più in grado di raggiungere il buono stato ecologico, ma soltanto il buon potenziale ecologico.
I corpi idrici di origine glaciale, suddivisi in 4 tipologie in base alla distanza dalla sorgente, mostrano invece una minore distribuzione tra le classi. I corpi idrici della tipologia 01GH1N e 01GH2N vengono mostrati nei grafici successivi, mentre i corpi idrici 01GH3N e 01GH4N ricadono tutti nella classe di qualità buono.

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Figura 11 - Distribuzione tra le classi di qualità dei corpi idrici con origine glaciale

 Vengono riportati di seguito nel dettaglio i risultati della classificazione per lo stato ecologico e per lo stato chimico di ciascuno dei 194 corpi idrici naturali monitorati nel periodo 2010-2015.

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Figura 12 - Risultati classificazione 2010-2015 - Corpi idrici naturali
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Bisogna, infine, segnalare il caso dei 15 corpi idrici definiti altamente modificati (HMWB). A fine 2015, in mancanza di una definizione precisa del potenziale ecologico, questi corpi idrici sono stati classificati come fossero corpi idrici naturali. A seguire il dettaglio dei risultati della classificazione ottenuti per questa tipologia di corpo idrico.

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Figura 13 - Risultati classificazione 2010-2015 - Corpi idrici HMWB

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