23 maggio 2024 - Prenderà il via martedì prossimo, 28 maggio, PM2024, l’XI Convegno Nazionale sul Particolato Atmosferico organizzato dalla Società Italiana di Aerosol, in collaborazione con Arpa Piemonte e l’Università di Torino.

Il convegno metterà a confronto per alcuni giorni le più autorevoli comunità scientifiche sui temi legati al particolato atmosferico, che spaziano dalla composizione chimica alle dinamiche di trasformazione e di trasporto in atmosfera, dal monitoraggio ai modelli di diffusione e di caratterizzazione delle sorgenti, dalla tossicità agli effetti sulla salute e, in generale, dalle strategie di intervento alla gestione delle problematiche in materia.

Per questo, oltre che al mondo della ricerca scientifica nel campo della conoscenza ambientale, il convegno intende rivolgersi a tutti quei soggetti che in diversa misura sono chiamati ad operare in questo contesto, dal legislatore alle amministrazioni locali alle aziende dedicate allo sviluppo di tecnologie di controllo e abbattimento, fino al mondo dei media e dell’informazione.

Il convegno vede 73 poster e 87 interventi su modellistica, source apportionment, tossicità ed effetti sulla salute, emissioni e altri approfondimenti sulla qualità dell’aria.

Scarica qui il programma completo.

I contributi di ARPA Valle d'Aosta

Diversi sono i contributi di ARPA Valle d'Aosta, presentati sotto forma di poster o oral presentation.

Source apportionment dell’aerosol in tempo reale da misure ottico-fisiche con strumentazione automatica in Valle d’AostaH. Diémoz, I. Tombolato,  A. Bellini, T. Magri, C. Désandré, M. Pignet, M. Zublena, F. Barnaba, L. Ferrero

Lo studio presenta un nuovo metodo sviluppato presso la nostra Agenzia per individuare le fonti emissive del particolato. Il metodo consente di ricavare questa informazione con risoluzione oraria, anziché giornaliera, e di estendere l'analisi delle sorgenti anche in siti dove non è disponibile una caratterizzazione chimica del PM.

Telerilevamento attivo e passivo diurno e notturno dell’aerosol in un sito alpino: risultati e applicazioni a supporto del monitoraggio ambientale - Annachiara Bellini, Henri Diémoz, Manuela Zublena, Africa Barreto, Monica Campanelli, Francesca Barnaba

Il contributo dimostra in che modo le tecniche di telerilevamento passivo e attivo dell’aerosol, soprattutto se impiegate sinergicamente, possano dare un importante supporto all’interpretazione delle osservazioni a terra del particolato (PM), e quindi alle valutazioni per la qualità dell'aria.


Valutazione delle condizioni meteorologiche che influenzano il trasporto di aerosol dalla Pianura Padana alla stazione di alta quota Testa Grigia (3480 m s.l.m.), a Plateau Rosa, Valle d’Aosta, Italia - Noemi Ambrosi, Lorenzo Giovannini, Dino Zardi, Henri Diémoz, Stefania Gilardoni, Paolo Bonasoni, Francesco Apadula, Eros Mariani, Antonello Provenzale

Le stazioni di misura di alta quota sono generalmente considerate rappresentative delle condizioni atmosferiche di fondo della troposfera libera. Tuttavia, anche queste aree incontaminate possono essere influenzate dal trasporto di inquinanti a diverse scale spaziali. Da settembre 2021, presso la stazione di alta quota di Plateau Rosa (3480 m s.l.m.) sono condotte misure continue di aerosol  finalizzate ad analizzare le distribuzioni dimensionali delle particelle di aerosol misurate presso questa stazione con l’obiettivo di comprendere le condizioni meteorologiche favorevoli al loro trasporto verso il sito di osservazione.

Caratterizzazione inorganica del particolato PM2.5 in aree Alpine di medio-alta quota della Valle d’Aosta - caso studio dei siti La Thuile e Plateau Rosà - Irene Genna, Henri Diémoz, Stefano Bertinetti, Mery Malandrino

Il contributo presenta un'analisi dell'origine del PM che raggiunge due siti di alta e altissima quota della nostra regione (La Thuile-Les Granges, 1640 m s.l.m.; Plateau Rosa, 3500 m s.l.m.). Il metodo si basa sulla caratterizzazione chimica elementare del particolato PM2.5 collezionato presso questi due differenti siti valdostani. Sono distinti i contributi delle sorgenti locali e delle sorgenti remote, in particolare la Pianura Padana.


Caratterizzazione chimica ed isotopica delle deposizioni atmosferiche di azoto in un sito remoto ad alta quota (2900 m s.l.m.) nelle Alpi Occidentali - Raffaella Balestrini, Henri Diémoz, Michele Freppaz, Carlo Delconte, Ioannis Matiatos

Questo contributo si concentra sullo studio, condotto in collaborazione con l'Istituto di Ricerca sulle Acque (IRSA) del CNR e Università di Torino, sul tema delle deposizioni atmosferiche di azoto e gli impatti che le stesse hanno sugli ecosistemi di alta quota, che sono estremamente vulnerabili a minime variazioni ambientali, tra cui l'apporto di nutrienti come l’azoto. In questi ecosistemi, aumenti cronici nella deposizione di azoto inorganico, sebbene lievi se confrontati con quelli di ambienti antropizzati, producono una serie di effetti che possono portare alla riduzione della biodiversità.

Il Progetto Life PrepAIR: focus sui siti piemontesi e loro relazione con la Pianura Padana - Cristina Colombi, Eleonora Cuccia, Umberto Dal Santo, Mariolina Franciosa, Guido Lanzani, Federico Petrosino, Daniela Vincenzi, Dimitri Bacco, Vanes Poluzzi, Fabiana Scotto, Arianna Trentini, Luisella Bardi, Annalisa Bruno, Elisa Calderaro, Roberta De Maria, Marilena Maringo, Sara Martini, Luca Pascucci, Francesco Romeo3, Milena Sacco, Roberto Sergi, Silvia Pistollato, Luca Zagolin, Henri Diémoz, Tiziana Magri

Nell’ambito del Progetto Life PrepAIR è stata messa in opera di una rete di misura per la caratterizzazione chimica del PM10, composta da cinque siti di fondo urbano - Torino, Milano, Vicenza e Bologna, e due siti di fondo rurale – Schivenoglia e Cavallermaggiore. Il contributo si focalizza sul confronto dei dati e la correlazione tra quanto misurato nelle stazioni piemontesi e il resto del bacino padano.

Life PrepAIR Project: PM10 monitoring in the Po Valley - E. Cuccia, C. Colombi, U. Dal Santo, M. Franciosa, G. Lanzani, F. Petrosino, D. Vincenzi, D. Bacco, V. Poluzzi, F. Scotto, A. Trentini, L. Bardi, A. Bruno, R. De Maria, M. Sacco, M. Maringo, A. Scibelli, S. Pistollato, L. Zagolin, H. Diemoz, T. Magri

Essendo il Bacino del Po un'area critica per quanto riguarda la qualità dell'aria a causa delle elevate concentrazioni di particolato atmosferico, ozono e biossido d'azoto, il Progetto LifePrepAIR, iniziato nel 2017 con il coinvolgimento di 17 partner, è stato implementato allo scopo di definire strumenti e azioni finalizzati al miglioramento della qualità dell'aria nella Valle del Po.

Confronto tra un’analisi PMF di bacino e di singolo sito nel Progetto Prepair - Cristina Colombi, Eleonora Cuccia, Umberto Dal Santo, Mariolina Franciosa, Guido Lanzani, Federico Petrosino, Daniela Vincenzi, Dimitri Bacco, Vanes Poluzzi, Fabiana Scotto, Arianna Trentini, Luisella Bardi, Annalisa Bruno, Roberta De Maria, Marilena Maringo, Milena Sacco, Silvia Pistollato, Luca Zagolin, Tiziana Magri, Henri Diémoz

Il lavoro parla dell'applicazione di una Positive Matrix Factorization, un modello teorico ottimizzato specificatamente per quantificare il contributo delle sorgenti di inquinamento, su 4 anni di dati per 5 siti del Bacino Padano individuati nell’ambito del progetto LIFE PREPAIR. Vengono dunque discussi vantaggi e svantaggi di una soluzione unica per i 5 siti e viene presentato il confronto tra le soluzioni ottenute, evidenziando i risultati più stabili o più variabili ed il carattere più locale o più uniforme a livello di bacino dei fattori ottenuti.

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A Torino, dal 28 al 31 maggio 2024, presso NH Hotel Santo Stefano, si terrà il PM2024, l’XI Convegno Nazionale sul Particolato Atmosferico, organizzato dalla Società Italiana di Aerosol, in collaborazione con ARPA Piemonte, l’Università di Torino e la Regione Piemonte.

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